P.O.V ALESHA
Andrea:"dove sei stata?" appena entro alla base è la prima cosa che mi chiede
io:"beh la gara stava andando tutto bene, stavo vincendo, come avrai visto, però poi non so cosa è successo ma il meccanismo è andato a farsi fottere, sono uscita fuori strada e sentendo le sirene della polizia mi sono nascosta"
Andrea:"e come sei tornata?" quante domande
io:"sono rimasta un pò lì nascosta, in caso ci fosse qualche poliziotto e poi sono tornata con...i mezzi" è la prima cosa che mi è venuta in mente, se sapesse tutta la verità....
Andrea:"e la macchina?"
io:"è rimasta la, penso che i poliziotti non l'abbiano trovata, domani andiamo a vedere" in effetti mi sono dimenticata un piccolo particolare, quando me ne sono andata in macchina per tornare qui non era la mia, era quella di Edward, piccolo particolare, così impara a lasciare sempre le chiavi attaccate.
P.O.V EDWARD
Christian:"si ma penso che la TUA piccola se ne sia andata con la tua macchina" dice ridacchiando, quando mi giro per vedere se veramente ha preso la mia macchina, mi accorgo che effettivamente è scomparsa.
Tutti scoppiano a ridere e io li mando a fanculo
Christian:"si hai proprio ragione la TUA piccola stupisce proprio tutti" lo incenerisco con lo sguardo e poi mi volto verso Alex e George
io:"smettetela di ridere e accompagnatemi alla base" detto questo la smettono, saluto tutti e me ne vado
P.O.V ALESHA
E' tardi, mi lavo e mi vesto.
Indosso un crop top bianco, pantaloncini di jeans molto corti, scarpe col tacco bianche e diversi accessori. (foto)
Devo per forza vestirmi così, sennò Andrea me la fa pagare.
Scendo per dirigermi alla nuova macchina, datami da Andrea, ma appena faccio l'ultimo scalino sento un corpo addosso al mio, ancora no...
io:"Andrea facciamo tardi" lui mugula, non riesco a tirarmelo via da dosso e soprattutto non posso.
Sento un bruciore nel collo e poi lui finalmente si sposta
Andrea:"muoviti a fare quella gara, così questa sera ci divertiamo un pò" fa l'occhiolino andandosene, non lo sopporto, mi fa davvero schifo.
Mi dirigo verso la macchina e mi dirigo hai magazzini.
Appena schendo dalla macchina mi sento tirare da un braccio, sto per difendermi quando riconosco il profumo da maschio, quel profumo che mi era mancato tanto, mi tira verso uno spazietto fra due muri, mi fa appoggiare delicamente e senza dare preavviso si spinge verso di me baciandomi.
Muovo le mani su tutto il mio corpo, mamma quanto mi era mancato il suo tocco, le sue labbra poi non ne parliamo.
Piano piano appoggio le mie mani sul suo collo, certe volte un bacio è più di mille parole.
Ci stacchiamo l'uno dall'altro, ma è troppo tardi i miei ormoni vanno a mille e il mio cuore idem.
Lui sorride
Edward:"mi erano proprio mancate le tue labbra" senza neanche volerlo sorrido
Edward:"e comunque sono incazzato" dice mantenendo il sorriso, mi avvicino al suo corpo sbattendo i miei fianchi sui suoi, lui a stento trattiene un mugolio
io:"perchè?" faccio la faccia da cane bastonato
Edward:"lo sai bene, per la macchina, te ne sei andata via con la mia, mi sono dovuto fare accompagnare"
io:" e mi avresti lasciata andare a piedi di notte?" lui mi stringe a se
Edward:"per nessun motivo piccola" quando mi chiama così perdo un battito
Edward:" e sono anche incazzato anche per il fatto di Christian" continua
io:"contieni la gelosia"
Edward:"non è gelosia, tu sei mia e basta"
io:"possessivo vedo, oltre che geloso, comunque visto che hai riaperto il dicorso credo che dovresti fare pace con lui"
Edward:"assolutamente no, ci prova con te ogni volta che ti vede"
io:"smettila di fare il geloso e perdonalo, che poi dovrei essere io quella arrabbiata tu non c'entri niente, okay che mi vuoi proteggere, ma fa parte del passato"
Edward:"devi sempre rovinare tutto, ti sono venuta a dire che stasera partiamo"
io:"no scordatelo, non posso" senza farci caso mi tocco un punto del collo nascosto dai capelli, perchè mi fa male e lo vedo irrigidirsi
Edward:"vieni con noi sta sera punto e stop non si discute" dice freddo
io:"prima mi baci, fai il dolce e ora mi parli così"
Edward:"no dimmi te hai un cazzo di succhiotto sul collo e non dovrei innervosirmi" oh...
io:"come facevi a sapere che mi trovavo qua?" tento di cambiare discorso, possibile che quello stronzo mi debba sempre fare i succhiotti, lo odio
Edward:"so che stai cambiando argomento, forse è meglio, comunque è dove ci siamo incontrati ieri quindi ho presupposto che fossi qui anche oggi e comunque io ti troverò sempre dovunque tu vada, ricordatelo" di scatto lo bacio e gli infilo una mano sotto la sua maglietta, per poi tirargliela via, poi abbasso sempre di più la mano, tanto non c'è gente, sono tutti dall'altra parte per vedere la gara; Arrivo al cavallo dei suoi pantaloni, ma di scatto si tira indietro
Edward:"se non ti fermi subito non ti fermi più"
io:"e chi ti ha detto che mi voglio fermare" dico facendolo eccitare di più
Edward:"avremo tempo, non voglio che la nostra prima volta sia così"
io:"con quante ragazze sei stato?"
Edward:"è?"
io:"dai rispondi"
Edward:"ma che cazzo di domanda è?"
io:"rispondi"
Edward:"un pò, okay?"
io:"un pò quante?"
Edward:"un pò è un pò, anzi parliamo di quanti ne hai avuti te"
io:"no okay basta, dobbiamo andare"
Edward:"te la do vinta solo perchè è arrivato il momento sennò non facciamo in tempo"
io:"in tempo per cosa?"
Edward:"per scappare.."
Eccomi bellezze, sto cercando di aggiornare più frequentemente.
Non ce la faccio più a scrivere a computer, è tutto il pomeriggio che sto dietro alla tesina, non vedo l'ora dell'estate.
Prima di salutarvi volevo ringraziare ancora ElisaCiarlo grazie davvero, sei stata molto dolce.
Vorrei la seguiste.
Ciao a domani,
Livia
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ACTIVE GIRL [completata]
AcciónAlesha, ragazza di 17 anni, non ha mai vissuto una vita normale, perché i suoi genitori sono morti quando lei aveva due anni,e si trasferì da una amica di sua mamma, ma poi all'età di 10 anni decise di scappare, non voleva pesare nella vita di altre...