se ne è andato...

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P.O.V ALESHA

Io:"CHIAMATE UN'AMBULANZA" urlo.

Resto paralizzato nel vedere un uomo a terra morto con un proiettile nel petto e la mia piccola seduta a terra, sostenuta dal letto, priva di sensi, ma non è quello che più mi spaventa, è vedere del sangue a terra, il suo sangue.

"Mi risveglio" dal mio stato di trans e corro verso di lei, prendendola tra le mie braccia

io:"che ti hanno fatto?" sussurro e poi piango, si piccole lacrime silenziose.

Grazie al mio urlo tutti sono davanti alla porta a guardare la scena, Christian ha chiamato l'ambulanza e noto che sta piangendo anche lui insieme a Alessia che è tra le braccia di Josh, lui ha uno sguardo freddo, benji guarda tutta la scena preoccupato, George, Alex, Anthony e Alessandro sono paralizzati.

George:"lo so che non è il momento giusto, ma l'ambulanza sta arriando e se i medici trovano il corpo di quell'uomo senza vita penso che finiremo nei guai" afferma, ha ragione; Alex, Anthony e George portano l'uomo nella cantina e danno una pulita per terra, giusto per togliere il sangue dello sconosciuto.

Perlustro il corpo della mia piccola e non vedo tagli o proiettili, quindi perchè le esce sangue? cosa è successo? e da dove le esce? a interrompere i miei pensieri è il suono delle sirene, scatto subito fuori e spiego ai medici di averla trovata così, senza dare altre spiegazioni trasportano il mio amore dentro l'ambulanza e io salgo con loro tenendo la mano alla mia piccola.





Alesha è in una stanza e non si sveglia, i medici le stanno facendo le analisi da ore o minuti non lo so, ho perso la congiunzione del tempo, mi sembra passato un secolo.

Dopo un quarto d'ora i medici iniziano a uscire di corsa dalla stanza e rientrano alla stessa velocità, ho provato a fermare un'infermiera, ma non mi ha ascoltato, vorrei capire quello che sta succedendo, è grave? cosa le è successo? qualcuno mi risponda.

P.O.V ALESHA

Mi sveglio con un gran mal di testa, mi guardo attorno e capisco che non è la mia stanza, perchè sono in ospedale?

Medico:"per fortuna si è svegliata" l'uomo è alto, avrà sulla cinquantina d'anni e ha i capelli castani con qualche ciocca bianca.

io:"cosa mi è successo?" chiedo confusa

medico:"suo figlio sta bene, deve solo stare più at..-" sbarro gli occhi

io:"COSA?" urlo, un bambino, io e Edward...non ci posso credere

medico:"ah non sapeva niente, signorina lei è incinta, da ormai tre settimane, deve stare più attenta e non fare sforzi" sta per uscire quando lo blocco

io:"potrebbe non dire niente agli altri, vorrei dirlo io" lui mi sorride

medico:"certo" e con questo se ne va.

Poco dopo entra Edward

Edward:"possibile che non mi abbia voluto dire niente?" dice nervoso con ancora le lacrime, aspetta ha pianto per me? corre a abbracciarmi

io:"cosa è successo"

Edward:"abbiamo sentito uno sparo e siamo corsi a vedere come stavi, c'era un uomo morto e te piena di sangue priva di senso" dice, mi vengono le lacrime agli occhi, non ci posso credere che per colpa mia stavo per perdere mio figlio, si appena il medico me la comunicato ero sorpresa, ma un figlio è la cosa più bella che mi potesse accadere.

Sorrido pronta a comunicare la splendida notizia al padre

io:"vuoi sapere perchè sono qua?" sorrido sempre di più e lui sembra confuso e attende una risposta

io:"sono incinta" silenzio tombale

Edward:"cosa?" quasi urla

io:"diventerai padre" sono felice

Edward:"devi abortire" il sorriso mi si spegne

io:"cosa? non ammazzerò mio figlio"

Edward:"nostro figlio"

io:"ma che ti prende? pensavo saresti stato felice"

Edward:"è solo un errore, uno stupido errore" scoppio a piangere

io:"NON ABORTIRO' E SE NON TI STA BENE TE NE PUOI PURE ANDARE" urlo ormai disperata, la sua risposta volete saperla? uscire sbattendo la porta, se ne è andato adesso che avevo più bisogno di lui.

Subito dopo entra Christian
Christian:"cosa è suc..-" si blocca non appena vede che sto piangendo.
Si avvicina piano piano, per poi sedersi accanto a me sul letto
Christian:"se vuoi parlarne sappi che io ci sono" mi butto tra le sue braccia, lui esita un pochino, ma poi avvolge le sue braccia intorno a me

Io:"grazie" sussurro sinceramente, lui muove le sue mani su e giù nella mia schiena per consolarmi
Io:"sono incinta" dico velocemente, le sue mani si bloccano e poi si allontana da me, vedo la tristezza nei suoi occhi

Christian:"come la presa?" Chiede freddo

Io:"non bene" e poi scoppio di nuovo a piangere e mi avvicino a lui.
Lui di scatto si alza

Christian:"beh faccio entrare Alessia, è molto preoccupata" senza attendere una mia risposta esce dalla stanza, perfetto nessuno mi vuole più.

Dopo poco è entrata anche Alessia, alla quale ho detto tutto e lei mi ha consolato, dicendo che ce la posso fare anche da sola perché sono forte.
Adesso sto parlando con il medico per farmi uscire oggi stesso
Medico:"può uscire, ma stia molto attenta, non faccia sforzi e questa è un impegnativa per l'incontro con l'ostetrica che mi ha chiesto il signore" spalanco gli occhi, gliel'ha chiesto Edward?

Io:"chi è il signore?"
All'improvviso entra Christian

Christian:"scusatemi, pensavo fossi sola"

Medico:"lui" oh, devo dire che sono un pò delusa, ma mi piace che Christian si prende sempre cura di me

Christian:"cosa?"

Io:"niente, vieni il medico se ne stava andando" viene da me
Io:"grazie" mi rivolgo al medico, lui mi sorride e esce
Io:"gliel'hai chiesta te l'ostetrica?" Lui si gratta la nuca, segno che è imbarazzato

Christian:"si emmmh...pensavo che ne avessi bisogno" è molto nervoso e non capisco perché.
L'abbraccio e lui si rilassa all'istante, mi stacco

io:"grazie di prenderti cura di me" gli sorrido, ricambia.

Io:"posso uscire subito" dico felice, lui sorride

Christian:"beh allora andiamo"

Dopo mezz'ora siamo a casa.

Vado subito nella stanza mia e di Edward, ma non lo trovo, apro l'armadio e le sue robe sono sparite, insieme alla sua valigia, se n'è andato.

Cado a terra distrutta e piango, entra Christian, vedo tutto a rallentatore, lui mi prende, mi appoggia sul letto, si sdraia accanto a me, abbracciandomi e poi dice qualcosa, ma non capisco.

Mi sveglio di soprassalto tutta sudata, quando mi sono addormentata?

Accanto a me non c'è nessuno.

Non riesco a smettere di pensare all'incubo, io che imploravo Edward di restare, lui che mi diceva che mi odiava e poi mi picchiava.

Mi alzo e entro nella stanza di Christian, il letto accanto è vuoto, ovvio Edward si è portato il fratellino.

Vado verso il suo letto e mi metto sotto le coperte, mi stringo a lui ed è così che mi addormento.





Ed ecco il colpo di scena, chi se lo aspettava?
Ormai siamo quasi giunti al termine del primo libro, e si alla fine ho scelto di fare anche il secondo e ho già pronta anche la copertina.
Un bacio, Livia.

ACTIVE GIRL [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora