capitolo 7

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Chiudo a chiave la porta , per stasera non voglio sentire nessuno .

Parlo tutta la sera con Carly tramite Skype , e so che sembra , scontato e banale  , ma gia sento la sua mancanza . Gli ho raccontato di Harry , di Louis e di quello che è successo oggi all'auto grill .

Verso le 22.30 ci salutiamo .

Sento , da fuori il balcone , un forte vento che provoca lo scrosciare delle foglie.

Intravedo dalla finestra dei grandi nuvoloni grigi . Spero con tutto il cuore che non piova , o che non ci sia un temporale .. 

Mi infilo sotto il piumino .

é strano addormentarmi in un letto che non è il mio , in una stanza che non è la mia e in una casa in cui non ho mai messo piede prima .  

Non riesco a pensare che , abiterò qui sembra tutto così surreale . Ho abbandonato in due giorni tutte le certezze che avevo , e la mia vita è completamente cambiata .

Cerco di non pensarci . Butto la testa su un cuscino e ne stringo un altro fra le braccia.

Senza accorgermene i miei occhi si sono gia chiusi .

*******

HARRY'S POV

Mi sporgo per prendere il cellulare . Sblocco lo schermo e vedo che sono già le 3.00 .

Sono sdariato sul letto a guardare il soffitto , e non riesco a chiudere occhio per colpa  di questo fottutissimo temporale .

Si vedono da fuori dei lampi infrangere la monotonia del nero del cielo. I tuoni colmano questo silenzio che si è creato .

Mi passo una mano fra i capelli , mi giro dall'altro lato , e cerco di dormire , ma niente .

Sento un lamento provenire dall' altra stanza , come un pianto disperato .

- Papà no! - credo di aver sentito queste parole .

Capisco subito che è Sheryl . 

Che cosa dovrei fare ? 

Mi ha praticamente detto di stargli lontano , ma sta piangendo come una bambina e mi sento in colpa a lasciarla così .

Poggio i piedi sul pavimento gelido , ed esco dalla mia camera . 

Faccio per aprire la sua porta , ma è chiusa a chiave 

-No per favore .- dice quasi come una supplica. 

Non so come cazzo fare , vorrei aiutarla , ma ha chiuso la porta a chiave .

Sbircio dalla serratura della porta . 

Da quello che vedo è avvinghiata ad un cuscino , stretta più possibile a se stessa e continua a piangere . 

Vedo la sedia appoggiata alla finestra e mi ricordo della serratura rotta .

Mi precipito verso la mia camera , esco fuori al balcone , me ne frego della pioggia e dei miei piedi che stanno congelando .

Con una spinta sposto la sedia e apro la finestra , e finalmente sto dentro la stanza . 

Mi siedo sul suo letto e provo a svegliarla più delicatamente possibile . Accendo la piccola lampada sul comodino vicino al suo letto 

Le scuoto la spalla e la chiamo sotto voce . 

Finalmente apre gli occhi , più che apre li sbarra , e noto che sono più scuri rispetto ad oggi . 

Non so definire di che colore siano . Sono si un verde molto chiaro , forse anche verde acqua , ma ora no , sono più scuri e impauriti . Ha le pupille dilatate e prima che me ne accorga ricomincia a piangere più forte di prima .

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