capitolo 20

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 “Ogni volta che mi stava troppo vicino mi sentivo pesante come se avessi ingoiato un sasso e mi veniva voglia di fumare. Detestavo quella sensazione , era una cosa che non provavo con nessun altro. Un fastidio strano mi pizzicava la lingua. E avevo un gran caldo alla pancia”

-Valentina D'Urbano – Il rumore dei tuoi passi-

**

Mi accarezza i capelli , e con una mano mi tiene stretta a lui.

Che casino.

Non c'è un attimo di pausa nella mia vita.

- Vuoi rientrare dentro?- mi chiede dopo circa quindici minuti , credo

Non so cosa fare.

Dovrei entrare dentro , e cercare di tenere a bada mio fratello , per l'incolumità di Rayan , ma allo stesso tempo , stare con Harry , è tutto ciò che desidero ora.

Non so cosa mi stia succedendo.

Non so cosa Harry riesce a farmi , ma ci riesce benissimo.

È tutto completamente diverso quando siamo solo noi due.

Mi fa calmare , riesce ad avere il pieno controllo su di me.

E questo no. Non va bene. Non posso permetterlo , non di nuovo , non so cosa mi dica il cervello . Non posso essere così debole. Non di nuovo.

Mi stacco da lui , con un po' , anzi tanto imbarazzo.

Tengo lo sguardo fisso sulle mie scarpe e improvvisamente le mie vans sono diventate incredibilmente interessanti.

-si , credo sia meglio - riesco a dire piano

Inizio a camminare verso la porta di casa , seguita da Harry

Tiene le mani in tasca e la testa bassa. Non so decifrare la sua espressione. Non riesco a capire cosa provi , e questo mi mette ancora di più in agitazione.

Di solito riesco sempre a capirlo al volo , anche solo da alcuni gesti.

Si immerge nello schermo del suo telefono , e posso percepire il suo nervosismo che comincia a salire.

Si tira i capelli indietro , cercando di restare calmo.

È frustrante vederlo così . È come se fossimo in simbiosi. Non riesco a vederlo star male , dopo aver conosciuto il suo lato sereno.

Non riesco ad ignorare il fatto che in fondo al tunnel ci sia una luce. Dietro l'Harry , scontroso , e frustrato di tutti i giorni , c'è un Harry che mi piace. Che scherza , che si preoccupa per me , ed è quasi dolce , credo.

Vorrei avesse quella spensieratezza tutto il tempo.

Non ho idea di cosa lo innervosisca così tanto.

Mi avvicino a lui , e metto una mano sopra il suo polso per abbassargli il telefono dai suoi occhi.

Il suo nervosismo aumenta.

Alza lo sguardo su di me , quasi mi intimorisce.

È incredibile come il suo umore cambi completamente a distanza di minuti.

-Che succede?- riesco a trovare il coraggio per affrontarlo.

- Nulla- dice , tradito dal suo tono di voce riportando lo sguardo sul telefono.

-Harry ..- lo richiamo di nuovo.

Alza la testa e porta il suo sguardo su di me. Fa un grande respiro , per tentare di mantenere la calma.

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