capitolo 8

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Non riesco a dormire .

Prendo la borsa che avevo posato e prendo una sigaretta . Bhè ora lui non c'è .

Per questo non mi piace l'idea di aver bisogno di qualcuno . E vorrei essere emotivamente indipendente pur di non soffrire mai ,anche se ormai , da un pezzo non faccio altro .

Sono talmente abituata ormai , che non sento più nulla .So che se è un bel periodo , c'è sempre la fregatura dietro l'angolo . Eppure , mi lascio sempre convincere . So che è una battaglia che non posso vincere , eppure ci ricasco ogni volta . E' un ciclo che si ripete continuamente .

La accendo e comincio a tirare per farmi arrivare il fumo nei polmoni . Esco fuori al balcone per evitare di far puzzare la stanza di fumo . 

Lo sgurdo mi casca sulla finestra della stanza di Harry . 

Sta seduto sulla sedia del computer , con i gomiti poggiati sulla scrivania e la testa fra le mani .

Gira la testa di scatto e mi vede fuori al balcone . Si alza velocemente dalla sedia e viene verso la finestra . Resta in piedi per un attimo e mi fissa negli occhi . 

Mi preparo mentalmente , ad una sua ramanzina per avere la sigaretta in mano , ma non esce . 

Stringe in un pugno la tenda verde e la tira con forza per coprire il vetro . 

Non riesco a capirlo davvero . 

Mi rigiro verso la rindiera . 

Il sole sta sorgendo e si fa spazio fra i palazzi in lontananza . Oggi non c'è più la neve , a causa della pioggia di questa notte .

Peccato , amo la neve .

Il vento freddo mi graffia la pelle , e credo che il mio naso sia diventato rosso .

Lascio che il fumo mi invada i polmoni , e lasci libera la mente .

La testa comincia a girarmi un po ' , ma è proprio questa la parte migliore . Non pensi a niente , se non a rimanere in piedi .

Mi incanto nel vedere come il fumo esce dalla sigaretta e si infrange nell'aria , creando forme strane e contorte tutto intorno a me , per poi sparire verso l'alto .

Mi sento sola senza quelle braccia a consolarmi , e questo non va bene .

Finisco la sigaretta e rientro dentro .

Vado nel bagno , alla destra della mia stanza , portando con me il cellulare. 

Chiudo a chiave la porta dietro di me .

Vedo la mia immagine riflessa nello spacchio : Ho i capelli arruffati , due occhiaie sotto gli occhi a causa delle ore di sonno mancate e le mie guance sono rigate da segni rossi .Succede sempre . Odio vedermi in questo stato , odio gli specchi quando sono così .

Non dovrei , ma neanche la sigaretta mi ha fatto arrivare a non pensarci più. 

Levo la cover del telefono , dove nascondo un paio di lamette del temperino , non si sa mai quando posso servire .

Alzo la manica sinistra e mi accarezzo la mano sui tagli vecchi .

si è formata una crosta profonda , e quelli meno profondi hanno già iniziato a cicatrizzarsi.  Non devo , ma solo uno , non mi farà niente , se non farmi stare meglio .

Appoggio la punta della lametta e faccio un po' di pressione .Traccio una linea da una parte all'altra del l'avambraccio , dato che il polso è gia ricoperto di cicatrici .  Non sento niente , quindi ci ripasso più volte , fino a quando non sento un leggero bruciore . Una goccia di sangue mi segna il braccio e cade nel lavandino . Mi sento vuota , apatica , priva di emozioni e sensazioni . Semplicemente stanca .

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