Nel pomeriggio uscimmo per fare un giro, avevamo bisogno di nutrirci dopo il lungo viaggio, così decidemmo di andare a fare in città dato che io non ci ero mai stata, ero curiosa di vedere come fosse una città di Vampiri, anche se speravo che non fosse molto diversa da quella dove vivevo prima.
Circa una ventina di minuti più tardi arrivammo in città e Gabriel mi portò in un posto dove c'erano gli umani.
"So che ti stai chiedendo perché ci sono degli umani nel mondo vampiro, loro sono qui per fare sì che noi possiamo nutrirci di loro, se tuo padre decide di rimanere qui ne farà portare anche a palazzo" mi spiegò Gabriel prima che io potessi dire una sola parola.
"Quindi questi umani non sanno che si trovano nel regno vampiro?" chiesi
"Esatto, i vampiri che li hanno portati qua hanno usato lo stesso metodo che ti ho insegnato, quindi noi possiamo nutrirci liberamente di loro" concluse Gabriel entrando in uno dei locali con gli umani.
"Ma devo dire loro di non urlare o lo sanno già?" domandai ancora
"Basta che tu ti avvicini a uno di loro, e lui si lascerà mordere, sono già stati informati di tutto"
Così senza pensarci mi diressi verso una ragazza questa non appena mi vide si scostó i capelli dal collo e si lasciò mordere.
Una volta usciti dal locale Gabriel mi fece fare un giro per la città dato che lui ci era già stato altre volte, la città era enorme e con mio grande soglievo era praticamente uguale a quella dove vivevo prima di venire qua.
Alle nostre spalle in lontananza si poteva vedere il profilo del castello e sullo sfondo dietro al palazzo c'erano le montagne, che davano al paesaggio una sembianza quasi normale.
Stavamo camminando tranquillamente quanto sentimmo dapprima delle urla, che ci parvero di persone che stavano litigano ma non appena ci soffermammo ad ascoltare meglio ci accorgermmo che ci stavamo sbagliando non si trattava di un semplice litigio, qualcosa non andava, ma Gabriel mi fece segno di fermarmi e di non andare oltre per non correre il rischio di essere visti.
"Lascia stare nostra figlia, lei non c'entra" era la voce di una donna disperata che cercava di difendere la propria figlia
"Avete sbagliato e ora dovete pagare" gli rispose un uomo
"Si, è vero abbiamo sbagliato ma lei non ha fatto niente, non se la prenda con lei la prego, è soltanto una bambina" rispose una voce maschile probabilmente era il padre della bimba "Uccidi noi piuttosto ma non lei, la prego la lasci andare" concluse poi
Per un attimo ci fu un silenzio assoluto, la bambina che prima stava piangando di colpo si azzittí , tutto taceva ma all'improvviso si sentì la piccola che aveva ricominciato a piangere e gridare
"Aiuto! Aiuto!" la voce della bambina era roca e rotta dal pianto, la persa che prima si trovava li doveva essere scappata senza che nessuno potesse vederlo, così io e Gabriel ci dirigemmo nella direzione della voce della bambina ma quando svoltammo un angolo ci trovammo davanti una scena orribile.
STAI LEGGENDO
IO SONO UNA VAMPIRA
VampireCiao a tutti, il mio nome è Lydia Campell e quella che voglio raccontarvi è la mia storia. Ho diciassette anni, sono alta e magra, i miei capelli sono lunghi, ricci e di uno splendido color biondo e i miei occhi sono azzurri come il cielo. Sono una...