Capitolo 7

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-Che cosa hai fatto a mio figlio?!?- urla la madre di Chris appena lo vede reggersi a me e mormorare parole confuse come conseguenza della sbronza.

Merda. Credevo stesse dormendo a quest'ora.

La vedo venirmi incontro di corsa, prendere il viso di Chris fra le mani e scrutarlo per cercare segni di qualche genere.

Sì, sì, controlla pure, tanto darai la colpa a me.

Ma siccome non ho voglia di subire la sua collera, decido di mentire nel caso in cui mi chieda cosa sia successo.

Dopo aver spupazzato le povere guance di Chris senza fine, si volta di scatto verso di me, osservandomi con quegli occhi gelidi privi di gentilezza e mi punta un dito contro.

-Tu!- mi si avvicina a pochi centimetri dal viso. Io non mi muovo e di certo non distolgo lo sguardo dal suo. Duro e freddo come una pietra che si spacca in due.

-Già sapevo quanto fossi una disgrazia per mio figlio, ma non credevo che lo avresti ridotto in queste condizioni!- mi sbraita contro davanti all'ingresso dell'hotel. Non ho fatto neanche in tempo ad entrare che mi sono ritrovata questa arpia difronte.

Devo cercare tutto il mio autocontrollo per non prenderla a schiaffi.

Per tutto questo tempo non ha fatto altro che mettere i bastoni fra le ruote nella vita di Chris; non ha fatto altro che sminuire quella sua poca autostima e non si è mai preoccupata di come stesse o cosa provasse nei momenti difficili.

Per questo sono qui cara, io sono l'unica persona che in questo momento può sostituire la madre che ha sempre pensato di non avere.

Dov'eri quando tornava a casa da scuola con la faccia gonfia di botte perché i compagni non accettavano la sua omosessualità? Dov'eri quando la notte piangeva perché il ragazzo che gli piaceva baciava una ragazza davanti ai suoi occhi?

Non so dove tu fossi, ma ti posso dire dove fosse lui.

Lui era da me.

Veniva da me.

Piangeva e rideva con me.

Non con te.

Io l'ho aiutato ad affrontare i periodi difficili della sua vita mentre tu te ne stavi ad amoreggiare con i tuoi molteplici amanti.

Davvero credi che non lo sapessi? Lo sa anche Chris e tuo marito, solo che lui è troppo innamorato per separarsi e per tutto questo tempo loro hanno ignorato il tuo schifoso comportamento stando in silenzio, dandoti l'illusione di essere la più furba quando in verità sei passata come la più miserabile.

Ecco perché io sono l'unica persona che può portarlo alla disgrazia ma che ha anche il potere di risollevarlo. Tu invece, puoi solo portarcelo.

Ma per l'amore che provo per mio "fratello", non glielo dico e rimango in silenzio.

-Vi prego, non litigate- sussurra senza fiato Chris, mentre si tiene con fatica appoggiato alla mia spalla.

Resto zitta solo per lui, altrimenti le avrei detto tante di quelle cose che avrebbe assunto la stessa faccia dell'Urlo di Munch.

-Andiamo Chris- gli dico continuando a guardare fissa la donna dinanzi a me.

-Tu non vai da nessuna parte con mio figlio- stringe tra i denti. Sento Chris muoversi al mio fianco e voltarsi verso la madre.

-Vai a succhiarlo a quel tuo amante del cazzo e lasciaci in pace-

Detto questo, mi prende la mano e con una forza che non mi sarei mai aspettata, mi porta in ascensore e preme subito dopo un pulsante prima che sua madre ci possa raggiungere.

Labbra SconosciuteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora