Capitolo 5

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-Problema vestiti!- urlo dal bagno a Chris. Ho appena finito di fare la doccia e se non mi sbrigo rischio anche di arrivare in ritardo alla festa.

-E allora?- mi risponde senza capire. Una volta avvolto alla vita un asciugamano, esco dal bagno.

-Cosa mi metto?- resto con i capelli tutti da una parte mentre le gocce d'acqua cadono sui miei piedi e il pavimento.

-Ah, bho. Niente- resta serio.

Certo...

-Certamente vado là senza vestiti- rido nel mentre mi dirigo verso la cabina armadio.

Perché ho portato più libri che vestiti?!

Opto per un vestito semplice verde scuro che mi arriva quasi alle caviglie. Né troppo formale né troppo semplice.

Ritorno in bagno per asciugarmi i capelli e con un sospiro mi guardo allo specchio.

Non ho bisogno di trucco.

Trovo che mettere chili di roba chimica in faccia sia solo uno spreco, non mi piace truccarmi, mi fa sentire falsa. Pensa se un ragazzo si innamora di te e quando ti vede senza trucco, capisce di essersi innamorato solo della maschera che portavi. Triste.

-Sì, ma prenditi una giacca. Così morirai di freddo- mi porge la sua giacca più grande di me ed insieme scendiamo.

Come sempre, i nostri genitori sono nella hall a parlare.

Non si stancano mai? E poi, di che cosa dovranno mai parlare per tutto il giorno?

-Noi usciamo, ci sentiamo- prima di uscire da quel posto, sento mio padre chiamarmi.

-Cenerentola?- mi domanda complice puntandomi un dito contro.

Alzo gli occhi al cielo.

Ho capito papà, per favore.

-Cenerentola- confermo e finalmente esco con Chris dietro.

In spiaggia non c'è nessuno e l'aria fresca, ma non troppo fredda, mi fa rabbrividire dal piacere. Chiudo gli occhi e mi immergo per qualche istante in quello che per me è il paradiso.

Chris al mio fianco invece si sta guardando attorno, alla ricerca dei cinque ragazzi.

Di loro ancora nessuna traccia, anche se sarebbe difficile vederli dall'hotel, non siamo ancora in spiaggia.

-Le tue prime impressioni?- domanda squarciando il nostro sereno silenzio.

-Di cosa?-

-Delle mie mutande. Parlo di quei ragazzi, Sky- dice spazientito. Lo adoro quando mi prende in giro, però dopo un po'...

-Prime impressioni?- punto gli occhi al cielo come se potesse darmi ispirazione -Sono ragazzi-

-Come sei perspicace amica mia- gli do un leggero schiaffo sulla spalla.

-Bryan, il biondo, è uno sbruffone- lo vedo annuire concordando con me.

-I due gemelli, mah, tipi ok, se non fosse che si muovono in sincrono. Sono inquietanti-

-Allora tutti gli horror che ti ho fatto vedere non ti sono serviti a nulla?- scuoto giocosamente la testa. Lui è un fanatico dei film horror. Se fosse per lui, me ne farebbe vedere uno diverso ad ogni ora del giorno.

-Quello con gli occhi verdi, Victor, anche lui sembra un tipo ok. Certo, non posso dire molto dato che non ci ho parlato- gli ricordo. Non posso già giudicarli senza averci mai parlato.

-E l'altro? Quello che sembra te, ma al contrario- parla di Nathaniel.

Ricordo ancora il suo tocco e il suo sorriso.

Labbra SconosciuteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora