thirty✧epilogue.

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La gente si gira a guardarmi, ovviamente riconoscendo la ragazza più stramba della scuola, che si fa riconoscere in ogni modo visto che questa volta ho un megafono in mano.

«Luke Hemmings!» Urlai, e il rumore del megafono risuonò in tutta la palestra, facendo fermare il ragazzo dai capelli biondi.

Michael mi guardò sconvolto, insieme al ragazzo degli hot dog.

«Hey ragazza, ridammi il megafono!» Lo fulminai con lo sguardo, indicandolo con l'oggetto che avevo in mano.

«Stai zitto e mangia quel cibo spazzatura.» Mi guardò offeso, per poi fare spallucce e iniziare a mangiare uno dei suoi preziosi hot-dog.

Guardai Luke, per quanto mi riusciva vista l'enorme distanza da lui.

«Bene, è giunto il momento. Se qualcuno mi avesse mai detto che avrei fatto uno spettacolino per un intero istituto solo per parlare con te, mi sarei messa a ridere. Ma invece eccomi qui, e per favore ascoltami.» Vidi gli sguardi che la gente si lanciava tra di loro, mentre dal campo Luke si guardava intorno cercando lo sguardo, quasi sicuramente, di Demetria.

Lei era ad uno dei primi spalti, e mi fulminava con lo sguardo stringendo a sè i suoi pon-pon blu e bianchi.

«Bene, Luke. Ascolta: tutto è iniziato quando io stavo uscendo con i miei amici di casa. Sei ed eri il solito vicino rompi palle che si vede nei film, e proprio quella sera, cari ragazzi, lui è venuto a farmi la sua solita predica sul fatto che io uscissi di casa senza dirlo ai miei e blablabla. Tanto per evitare incomprensioni quando la gente vi sparlerà di Maggie Lindemann: la mia vita è stata fatta interamente di nascosto ai miei. La mia vita era una pagliacciata. Quindi adesso lo sapete tutti.» Lui mi guardò immobile, ancora una volta. Avevo paura di tutto quello che stavo facendo, ma continuai.

«Tutto questo era in passato, perché adesso non lo è più. Si Luke, i miei mi hanno scoperta. E sai come? Stavo fumando ieri sera, perché tu non volevi parlarmi nè vedermi ed io non sapevo come dirti tutto questo, ed ero fottutamente preoccupata. Si, Maggie Lindemann si preoccupa. Mi hanno urlato contro, mi hanno detto tante cose in realtà e forse se non fosse stato per te, in questo momento sarei ancora nel teatrino banale della mia vita. Ho scoperto un sacco di cose grazie a Luke Hemmings, gente.» Indicai il ragazzo al centro del palco, con il megafono.

«Ho capito chi sono. Perché Maggie Lindemann non è solo una ragazza che si diverte il sabato sera. Maggie Lindemann soffre, si autocommisera e perdona. E forse è anche un po stupida.» Sospirai, per poi fare un sorriso a Demetria.

«Ma Luke, non è tutto grazie a te. Ma anche a Demetria.» Camminai verso la fila di sedie più vicina alla ragazza, che distava qualche metro da Luke.

«Vedi Hemmings, la tua ragazza è stata così gentile l'altro giorno a parlare con me, che mi ha fatto capire molte altre cose. Mi ha detto della sua fantastica popolarità, la tua più grande qualità. Non mi ha parlato di quanto tu fossi bello, simpatico e testardo. Mi ha parlato solo della popolarità che le facevi acquisire. Quindi gli ho chiesto "ma tu lo ami?" e lei sai cosa mi ha risposto? "Questo non è importante". Beh grazie Demetria, mi hai fatto capire che Maggie Lindemann può essere diversa, diversa da tutto quello che non vuole essere. Diversa da te.» Luke si allontanò di qualche metro, guardando ferito la ragazza che gli voleva andare in contro.

Sorrisi ad Ashton e Calum che erano davanti a lei, bloccandole qualunque movimento di troppo.

«Ho capito anche che Maggie Lindemann ha paura. Quando mi hai lasciato con la scusa del "il patto è finito" ho avuto paura. Ma non per il fatto che forse avresti detto ai miei che loro figlia era una pazza, una ragazza che voleva essere una ribelle. Ho avuto paura di perderti. E sai perché? Perché oltre alle tante cose che mi hai fatto capire, ho capito anche una cosa da sola: Maggie Lindemann ama. Io posso amare, forse in modo inesperto e senza vie di misura ancora comprensibili a me stessa, però lo faccio.» Lo vidi fermarsi dal guardare male Demetria, e guardarmi intensamente.

«Ho pensato a quanto io fossi stata ridicola a non volerlo amettere prima. Volevo solo che tu non distrugessi il patto tra di noi, così che io potessi vivere ancora la mia vita. Ma quando te ne sei andato hai portato via con te anche il patto, e dovevo sentirmi sollevata. Ma ogni giorno che passava stavo male, e pensavo che il ricatto fosse solo una maschera per coprire i miei veri intenti verso di te. Mi hai ascoltata, mi hai capita e questo non è da poco. Io ti ho respinto, ma poi? Poi ho capito di amarti. Io, Maggie Lindemann, amo Luke Hemmings.» Lo guardai, per poi girarmi verso le persone ancora mute a sentire tutto il mio imbarazzante sproloquio.

«Signori e signore, io amo Luke Robert Hemmings. E molto probabilmente l'ho perso cercando di essere qualcun'altro, ma lo amo ugualmente.» Andai verso Luke, cercando di intravedere nei suoi occhi anche solo un'emozione.

Eravamo a circa quattro metri di distanza, posai il megafono.

«Ti amo, Hemmings. E so che probabilmente tutto questo non servirà a niente, l'ho capito perché per quanto tu possa non crederci mi reputo un minimo intelligente.» Ridacchiai amaramente, voltandomi per andarmene.

«Vuoi darmi il tuo pezzo di torta?» Sorrisi, per poi girarmi verso di lui.

«Probabilmente si. Tu sei disposto a darmi la tua?» Si avvicinò, guardandomi dall'alto visto la sua altezza.

«Probabilmente.» Cinsi il suo collo con le mie braccia, per poi abbracciarlo e stringerlo forte.

Inalai il suo profumo, ridendo per tutto quello che avevo appena fatto.

Si staccò, guardandomi divertito.

«Però, devi promettermi che smetterai di fumare. Non ti fa bene.» Alzai gli occhi al cielo, per poi prenderlo dalla maglia e baciarlo.

«Sei il solito rompi palle, Hemmings.»

[SBOOOM, FINE.
E niente, siamo arrivati alla fine di questa storia che ho amato scrivere e amato programmare dal primo capitolo. Non archiviate la storia perché MOOLTO probabilmente posterò i ringraziamenti, dove spiegherò pure il significato di questa storia che sennò alcuni mi faranno "ke sheet kosa impara qst str?!?!? 1?1?" perché in realtà un significato c'è.
Mar.]

𝙗𝙡𝙖𝙘𝙠𝙢𝙖𝙞𝙡//𝙡𝙧𝙝. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora