#ALIS
"Saresti dovuto essere nonno" urlai continuando a muovermi sulla sedia senza nessuna possibilità di scappare "ma tuo figlio è stato un bastardo e mi ha fatto perdere il bambino."
Mossi per un'ultima volta le mani lasciando che la fune cadesse per terra, i graffi ricoprirono i miei polsi sanguinanti.
Ringraziai mentalmente Ivan e le sue lezioni di come disfare un nodo stretto.
Gli puntai il dito contro toccando il suo petto.
"Dovreste bruciare entrambi nell'inferno"
Restò immobile davanti a me con quella faccia schifosa poi guardandolo per un'ultima volta negli occhi, girai le spalle andandomene.Seduta sulla sedia girevole del bar, con la testa nel palmo destro, inghiottì i shots uno per uno per poi spingere il bicchierino verso il barista, facendomelo riempire fino all'orlo.
Si piegò in avanti mettendomi il bicchierino pieno e senza batter d'occhio, lo inghiottì.
Prima di spingerlo verso di lui mi bloccò una mano.
Dannazione, era ovunque.
"Vieni Alis" mi buttò sopra la sua spalla come un sacco di patate.
Mi portò davanti alla piscina buttandomi dentro per poi buttarsi anche lui.
"Cazzo fai Ivan?" urlai togliendomi l'acqua dal naso, si mise le mani sul viso sfregandolo
Il silenzio mi calmò, il suono dell'acqua mentre muovevo le mani mi fece chiudere gli occhi godendomi il silenzio.
"Sono stanca Ivan" sussurrai senza rendermi conto delle mie parole "perché non poteva essere tutto più semplice?" galleggiai nell'acqua "perché dobbiamo soffrire così tanto?"
Sentì i suoi respiri senza dire niente, deglutì lasciandomi trascinare dall'acqua "Alis, tutto è facile" mormorò, notai che anche lui aveva gli occhi chiusi, calmo "siamo noi che rendiamo le cose difficili"
Mi leccai le labbra guardando il cielo, i miei muscoli si rilassarono sempre di più mentre galleggiavo.
"Abbiamo fatto un errore enorme Ivan" sentì i suoi occhi posarsi su di me, aggrottò le sopracciglia non capendo "sebbene mio padre avesse voluto vendetta, avremmo fatto meglio a rimanere in Russia."
Mi fissava incredulo "Dio avrebbe fatto giustizia" mormorai.
Si avvicinò a me guardandomi, serio "se avessi la possibilità di ritornare indietro, lo faresti Alis?"
Alzò le sopracciglia, senza aspettare la mia risposta, continuò "ritorneresti indietro e far scomparire dalla tua mente tutti i momenti passati con lui, i suoi tocchi, i suoi baci e le sue carezze?" chiese.
Guardai attraverso di lui con lo sguardo perso nel vuoto "avresti coraggio di cancellare il fatto che stavi per avere una famiglia con lui?"
Tutte quelle parole mi fecero scendere una lacrima che cadde nell'acqua perdendosi tra le mille gocce "Sebbene lui ti abbia rovinato la vita" si fermò prendendo un respiro "non puoi negare il fatto che te l'abbia anche migliorata"
Mise le mani sul bordo della piscina, si alzò sulle mani e uscì, lasciandomi da sola.
"No Ivan, non ritornerei indietro"
Sussurrai più a me stessa che a lui.❌❌❌❌❌❌
Eccomi con un nuovo capitolo.
Perdonatemi per eventuali errori 💘
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LAKWNOSKI
FanfictionIsidor Lakwnoski, capo della più potente mafia russa, in fin di vita chiederà a sua figlia, Alis Lakwnoski di vendicarsi sul gruppo più potente di Stratford, causa della sua morte. I Komodo. Ma cosa succederà quando Alis Lakwnoski e Justin Bieber si...