"Javier Sanchez, a sua disposizione"
Facendo una piccola risata mi spintonò via da lui facendomi così cadere a terra.
Lo guardai, lo osservai.
Lo smoking nero gli calzava a pennello e risaltava i suoi occhi color verde smeraldo.
Il sorriso bianco con i canini a punta mi sorridevano facendomi impaurire per poi far scomparire quel sorriso e diventare serio.
Restavo sul pavimento con le lacrime sulle guance, spaventata e scioccata.
Lo sapevo benissimo.
Il tizio che avevo davanti sarebbe stato il primo di una lunga lista delle persone che avrebbe rovinato tutta la felicità alla quale tanto avevo sperato.
Dietro di lui c'erano 2 persone che sicuramente superavano i 120kg dato che il bottone del blazer tra poco non mi cavava un occhio.
Aveva il viso serio come se mi stesse uccidendo con lo sguardo.
Teneva i pugni stretti lungo i fianchi, poi con poca voce ma sicura disse "portatela via da qui"
E io non feci altro che farmi portare via da lì e aspettare.
Bentornato dolore, da quanto tempo.Con difficoltà aprì gli occhi guardandomi attorno e chiedendomi dove fossi. Proprio quando cercai di alzarmi e scappare, la manetta attorno alla mano mi bloccò facendomi così ricadere sul letto.
Quando lo notai appoggiato allo stipite della porta, mi ricordai tutto.
Mi ricordai della sera precedente e non volevo altro che scoppiare a piangere.
Io non me lo meritavo tutto questo.
Era troppo per me.
"Buongiorno" sorrise.
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LAKWNOSKI
FanfictionIsidor Lakwnoski, capo della più potente mafia russa, in fin di vita chiederà a sua figlia, Alis Lakwnoski di vendicarsi sul gruppo più potente di Stratford, causa della sua morte. I Komodo. Ma cosa succederà quando Alis Lakwnoski e Justin Bieber si...