Mi tolsi la canottiera buttandola mentre la baciavo appassionatamente. Nonostante tutti questi anni fossero passati, niente era cambiato nei suoi confronti.
La toccavo con cura avendo paura che il mio tocco gli potesse far male.
"Mi sei mancato" disse tra un bacio e l'altro.
Passò le unghie sulla schiena mentre le lanciavo il reggiseno ammirandola. Le baciai ogni centimetro della pelle morbida che sapeva di rose, per poi mordergli i capezzoli.
Rise tirandomi per i capelli "non sei per niente cambiato."
Mi abbassai togliendomi i pantaloncini da basket e feci lo stesso a lei, baciandole l'interno coscia.
Passai due dita sotto le mutande fatte in pizzo togliendole, mi guardava.
Mi distesi su un fianco vicino a lei baciandola, due mie dita bagnate dalla sua saliva, entrarono dentro di lei facendola mordermi il labbro inferiore.
"Justin" balbettò, risi mentre aumentai la velocità leccandole i seni.
Gemette gridando il mio nome mentre le mie dita entravano e uscivano. Mi alzai prendendola in braccio e mettendola sul bordo del letto, incrociò le sue gambe al mio collo mentre mi passai un po' di saliva sul mio sesso.
Entrai in lei piano facendole incurvare la schiena mentre si teneva i seni "oh dio" gemette leccandosi le labbra.
Aumentai la velocità mentre ero disteso su di lei e la baciavo, i suoi occhi penetrarono i miei mentre mi sussurrava di aumentare, infilzò le unghie gridando "Desideri più forte piccola?" sussurrai al suo orecchio, annuì facendomi capire di si "allora grida il mio nome" risi aumentando sempre di più.
"Justin" urlò mordendosi il labbro chiudendo gli occhi "ti prego" il suo respiro affannoso mi fece aumentare ancora di più la velocità.
"Dimostrarmi che ti sono mancata" disse tenendomi il viso tra le mani.
Mi baciò mentre io continuavo a penetrarla "Dannazione Justin" urlò "sei migliorato"
Finì lasciando cadere la sua mano sul clitoride iniziando a massaggiare "fammi venire"
Più veloce che potevo, aumentai ancora e ancora la velocità, incurvando la schiena con l'altra mano, strinse il lenzuolo
"Dai piccola" sussurrai stringendole i capezzoli.
Uscirono da lei chiazze d'acqua bagnando dappertutto.
Si alzò per poi inginocchiarsi davanti a me, tenendole i capelli in mano, iniziò a leccarmi il sesso facendo su e giù in continuo, ogni tanto mi guardava per poi riprendere
"Ancora un po' piccola" aumentò la velocità muovendo il braccio e leccarmi la punta.
"Diamine Alis" fece ancora una volta su e giu e il mio sperma gli arrivò sui seni.
Ne prese un po' con il dito inghiottendo.Mi svegliai lanciando la mano dall'altra parte del letto sentendo la sua mancanza.
Tenevo gli occhi chiusi mentre sentivo le gocciole d'acqua nel bagno.
Mi alzai andando ad aprire la porta piano.
Le baciai la spalla spaventandola "Justin" disse coprendosi.
"Non vergognarti piccola" dissi insaponandole il corpo con delicatezza.
Si girò verso di me posando i seni sul mio petto baciandomi, alzandola per le cosce la penetrai con forza, la tenevo per i fianchi continuando ad alzarla, appoggiò il viso sulla mia spalla mentre io le mordevo il collo.
Le lasciai un succhiotto sul collo per poi leccarlo "Jus.."
Si fermò gemendo infilzando le unghie nella mia nuca "alis" risi facendo sempre più forte "le unghie"
Lasciò la presa, mi teneva le mani incrociate dietro la nuca guardandomi negli occhi, le leccai il capezzolo.
"Alis" gemetti tirandole i capelli sapendo che ero sul punto di venire, mi baciò rassicurandomi "sei tutto ciò che voglio" mormorò, la sua voce roca mi eccitò ancora di più facendomi venire dentro di lei, gemette per poi sorridere "sei mia" dissi lasciandola giù "tua" mi baciò accarezzandomi il petto e gli avambracci.
Giuro che il suo tocco mi faceva impazzire, i suoi baci, il suo corpo "ti amo" si fermò deglutendo, fece un sorriso "ti amo anch'io"La vidi camminare nella stanza mentre io ero sdraiato sul letto che la fissavo, si tirò su un paio di jeans che le mostrava il culo e un crop top nero che le mostrava il piercing.
Mi tenni l'asciugamano attorno evitando che cadesse, girata sistemò l'armadio per poi chiuderlo.
La spinsi facendola mettere i palmi della mano sull'armadio.
Era a pecorina davanti a me "Justin" rise mentre gli passavo la mano sulla colonna vertebrale.
Il mio sesso massaggiava il suo culo, gli diedi uno schiaffo facendola gridare.
La tirai per i capelli alzandola, la sua schiena toccava il mio petto. Lasciai le mani andare sotto il crop top massaggiandole i seni.
"Justin, dobbiamo scendere" sussurrò lei guardandomi con la coda dell'occhio.
Mi sentivo strano, come se il suo corpo fosse tutto quello di cui avevo bisogno. L'adrenalina prese sopravvento su di me, volevo recuperare tutti i momenti con lei.
"Ho bisogno di te" le sussurrai all'orecchio lasciando cadere l'asciugamano ai miei piedi. Le afferrai la mano posandola sul mio sesso.
Iniziò a massaggiarlo, feci cadere il capo all'indietro "Alis, ti scoperei per ore" mormorai togliendole il crop top.
Sorridendomi si girò mettendo il mio sesso tra i suoi seni facendo su e giu "cazzo" ad ogni mossa che lei faceva, sentivo tutto il mio corpo indurirsi sotto il suo tocco, sapevo che anche lei sentiva la stessa cosa.
Lasciai schizzare il mio sperma sul suo petto.
La presi in braccio buttandola sul letto, le sbottonai i jeans.
Mi misi in ginocchia leccandola.
Il suo sapore mi faceva impazzire, inserì due dita mentre continuavo a leccargli il clitoride.
"Fermati" strinse la cosce attorno alla mia testa continuando a mordersi il labbro.
Strinse il lenzuolo tra le mani,gemendo.
Continuai a leccarle le labbra bagnate "Bieber" sussurrò "fermati"
Risi mentre la vedevo incurvare la schiena ad ogni tocco che le lasciavo.
"Cristo" mormorò.
La vidi venire, gemette posando la sua mano sulla mia fermandomi, sentivo i muscoli della sua vagina contrarsi mentre ero ancora dentro di lei "Buongiorno piccola" sorrisi.La vidi scendere le scale con dietro Ivan vestito in giacca e cravatta, indossava un jeans strappato solo su un ginocchio, tacchi bianchi e una canottiera.
La guardammo tutti mentre si mise il paio di occhiali sulla testa "io devo uscire per un po'" mormorò buttando nella piccola borsa il telefono e le chiavi della macchina.
"Non aspettatemi" si abbassò dandomi un bacio sulla guancia "alis" mi alzai prendendola per il polso "Dove vai?posso venire con te?" chiesi a bassa voce.
Rise staccandosi e avviandosi verso la porta "ho avuto cura di me stessa tutto sto tempo e non mi è successo niente"
Mi massaggiai la fronte alzando gli occhi al cielo.
"Diamine, sta ragazza non scherza"
Brian alzò le sopracciglia stupito.
Risi buttandomi sul divano "non scherza per niente" mormorai.
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LAKWNOSKI
FanficIsidor Lakwnoski, capo della più potente mafia russa, in fin di vita chiederà a sua figlia, Alis Lakwnoski di vendicarsi sul gruppo più potente di Stratford, causa della sua morte. I Komodo. Ma cosa succederà quando Alis Lakwnoski e Justin Bieber si...