14. You're Beautiful

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#JUSTIN

"Mi raccomando, vestitevi bene" urlò sua madre mentre salivamo le scale "dobbiamo fare una buona impressione."

Entrai in camera e vidi sul letto uno smoking nero cenere. Rimasi immobile davanti a lui, lo presi nelle mie mani sfiorandolo.
Sembrava che più io lo sfiorassi, più fosse morbido.
Lo alzai davanti a me guardandolo analizzando ogni parte del tessuto costoso.
"È del fratello di Alis"
Una mano si posò sulla mia spalla stringendola poi mi sorrise "spero ti vada bene" poi uscì lasciandomi davanti allo smoking.

Eravamo tutti all'inizio delle scale, aspettavamo che le ragazze scendessero.
Kylie indossava un vestito bianco corto a tubino, Sarah un vestito rosso attillato, Alis indossava un vestito nero corto con pizzo sulle mani e un copri spalle fatto in pelo, l'eye-liner le definiva ancora di più l'occhio, dandole di più un effetto occhio di gatto.
Rimasi immobile davanti alla sua bellezza, mi sentì i palmi sudare davanti a tutta quella bellezza.
Scendeva le scale tenendosi il vestito alzato poi mi guardò e deglutì.
"Sei bellissima" mormorai baciandole la mano
Mi sorrise e fece una faccia come per dire che era ovvio.
"Vedi di non rovinare la serata" sussurrò a denti stretti aggiustandomi la serata.
Risi sistemandomi lo smoking poi alzai il braccio mettendomi la mano sulla pancia "pronta signorina Lakwnoski?"
Rise mettendo la mano dentro il mio braccio e ci avviammo verso l'uscita.

Entrammo nel locale.
Un grande lampadario ci accolse, illuminando tutto il locale. Vari tavoli erano sparsi, con tovaglie molto chiari il che davano l'impressione di eleganza.
Tovaglioli messi al loro posto con le posate vicino.
Il cameriere ci indicò il nostro tavolo, grazie a Dio, la madre di Alis mi fece sedere proprio vicino a lei.
Lasciai cadere una mano sotto il tavolo accarezzandole la coscia.
Sfiorai la sua pelle morbida mentre nella mente mi stavo facendo i viaggi mentali con il suo corpo.
Diamine, avevo così tanto bisogno di lei e del suo corpo che stavo impazzendo.
"Smettila" continuava a sorridere alle persone rendendomi conto che le conosceva tutte.
"Ho voglia di te" mi avvicinai al suo orecchio mordendolo, sentì la sua pelle d'oca mentre le lasciavo scie di saliva.
"Non credo affatto che a tua madre dispiacerebbe se noi andassimo"
Le afferrai la mano mettendomela sul mio sesso massaggiandolo, gemetti chiudendo gli occhi.
Stavo davvero impazzendo, ogni parte di lei mi eccitava. Le sue mani, le sue gambe, il suo viso.
Tutto.
"Lo so che lo vuoi piccola" rise facendo finta di niente mentre io continuavo.
"Non ho bisogno di te" disse.
La sua mano strinse il mio sesso, gemetti leccandomi le labbra.
"Vuoi davvero che ti ricordi quanto urlavi il mio nome mentre mi dicevi di andare sempre più forte?"
Risi notando che aveva tolto la mano e le sue guance erano rosse.
"Non vergognarti piccola"
la mia mano raggiunse le sue mutande.
"Finiscila" afferrò il mio polso togliendolo.

La tirai dietro di me verso l'uscita mentre borbottava sotto i baffi.
"Andiamo a casa" mormorai girandomi verso di lei stringendo le sue chiappe.
"Lakwnoski" urlò un uomo alto, con i capelli neri e gli occhi azzurri puntandoci una pistola contro.

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Hei amori, lo so che questo capitolo è corto ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo e più interessate.
Buona lettura ❣️
A domani, baci. 👋🏻♥️

LAKWNOSKIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora