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Piove oggi, e non è solo questo il male. È nervoso ed irrequieto, così tanto da sembrare un leone in gabbia.
"J, farai i solchi nel pavimento. E mi stai facendo venire mal di testa" lo affronto. Stanotte non ha dormito, si è svegliato spesso e il resto del tempo lo ha passato a rigirarsi.
"Qualcosa, qualcosa, qualcosa non va" dice con gli occhi fuori dalle orbite.
"J" Ma non mi lascia finire. Si inginocchia e stringe, forte da far male, le mie mani.
"Le voci, le voci, le voci hanno parlato. I sogni hanno rivelato. Il buio e l'oscurità sono qui e io non posso" picchia il pugno a terra.
Lo afferro per le spalle, costringendolo a guardarmi.
"Che succede? Parla con me, ti prego" lo imploro.
"La prima volta che ti ho vista, ho saputo. Avevo la certezza assoluta che tu saresti stata un importante tassello nella mia vita. Una sensazione atavica me lo disse. Ancora non c'erano le voci, ma poi anche loro, anche loro, lo hanno confermato. Ed è così adesso. Fuggire qui, portarti lontana, non è servito. Il sangue che hai versato, il veleno, erano un segno" e adesso davvero mi fa paura. La sua psicosi è peggiorata.
"Amore non ti seguo. Di cosa parli " domando.
"Il destino, piccola mia. Presenta sempre il conto. Ed io, ho con lui un grande debito. Ho giocato, ho rischiato, ed ho tolto vite che non dovevano essere tolte per preservare l'equilibrio. Pagherò il prezzo più alto e lo farò tramite te" continua.
"Che cosa c'entro io?" Non capisco davvero. Abbatte il pugno sul tavolo e si volta. È spaventoso.
"TU C'ENTRI! TU SEI IL FULCRO SU CUI RUOTA TUTTO. LA SALVEZZA E LA CONDANNA! Loro, loro lo sanno e tramano nell'ombra. Ti porteranno via di nuovo. Faranno in modo che tu ti rivolti contro di me!".
"Joker, che cosa vuol dire "Ti porteranno via di nuovo?" Domando.
E trovo la colpa sul suo viso.
"Nulla, non vuol dire nulla Lize. Ho sbagliato... io ho confuso" ci prova ma con scarso risultato.
"Finiscila! Non ci provare nemmeno. Non sono stupida, e so' benissimo che tu non dici mai qualcosa tanto per fare. Cosa mi stai nascondendo?" Lo affronto.
"Niente! Non ti nascondo niente" inizia a picchiare i pugni sulle tempie.
"FINISCILA!" E smette.
"Cosa diavolo stai combinando J? Voglio sapere la verità o quanto è vero Dio, me ne vado e non vi vedrai più" pongo l'ultimatum.
"Non posso Lize. Non ti posso dire nulla, ho bisogno che tu ti fidi di me. Segui il tuo istinto, fidati ancora, come quella sera in cui hai scelto di seguirmi. Tutto sarà svelato al momento opportuno, ma fino ad allora, fino a che non avrò preso le mie contromisure, ho bisogno che ti fidi di me. Ti prego Lize" e qualcosa nel suo tono mi smuove.
"Mi fido di te J. Ma promettimi che quando tutto questo sarà finito, mi dirai la verità. Tu conosci il mio passato?" Ed è la sola cosa che mi preme sapere.
Scuote la testa affermativamente.
"Va bene. Come ti posso aiutare?" Chiedo, mettendo da parte ciò che voglio io.
"Resta qui, al sicuro. Aspettami e abbi fiducia in me. Tornerò, io tornerò sempre da te, Charlize" mi dice. Spalanco gli occhi sentendo quel nome. Mi dà un bacio, lieve ma carico di amore e promesse. Scappa in camera e quando ne esce, prego per colui che ha deciso di mettersi sulla sua strada.
È tornato, potente e maestoso.
Il Joker.

Il Joker

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