SIAE SU AMAZON.Rapita da Joker Volume 2- The man inside the Monster.

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Capitolo interamente ideato e scritto da AntonellaDeCaro.

In quest'ultimo periodo ho la mente confusa, immagini mi passano per la testa ma non riesco a metterle a fuoco e questo mi rattrista molto. Ma non voglio pensarci più di tanto devo prepararmi per affrontare un'altra serata al locale. Mi preparo, indosso un pantalone nero attillato e una camicetta bianca con uno stampo di Jolly dietro la schiena. Arrivata al locale i miei colleghi sono già alle loro postazioni, quest'ultimo inizia a riempirsi, infatti al bancone c'è già una fila che non ti permette di vedere nulla.Tutto procede bene, nonostante mi giri molte volte nella speranza di scorgerlo, ma niente. Poi ci sono i soliti che quando alzano il gomito fanno delle battutine poco divertenti ma io non ci faccio caso e proseguo, sto per arrivare al bancone quando mi sento afferrare da due braccia possenti, non ho nemmeno il tempo di ribellarmi che mi gira di scatto e incontro due occhi che non dimenticherei mai . È lui Joker, lo sento mormorare: "mi manchi" e subito la sua labbra catturano le mie. Non mi chiede l'accesso perché glielo concedo subito e mi travolge in un bacio carnale, passionale, come se quello fosse il suo tutto e anche il mio. Mi lascio trasportare perché mi sento al sicuro. Le sue mani esplorano il mio corpo e lo lascio fare come se conoscessi già quel tocco, facendo lo stesso con lui. La sua bocca avida scende lungo il mio collo succhiando, mordendo, come se volesse reclamare qualcosa di suo, appropriarsi della mia essenza. Mi esce un leggero gemito, ritorna sulla mia bocca con foga, stringendomi a sé come per proteggermi e io in quelle braccia mi sento al sicuro, mi sento a casa. Un rumore ci riporta alla realtà . Si guarda intorno poi mi guarda negli occhi e dice: "Lize, mia cara Lize, non posso, non ancora, ci sono molte cose che devi capire prima di lasciarti andare a me". Se ne va lasciandomi con l' amaro in bocca e più confusa di prima.

Da qui, riparto io a scrivere.

Ecco un'altra volta il sogno. Non è la prima volta, in questo mese lontani mi è capitato quasi tutte le notti. Ma oggi è peggio. Un senso di oppressione e di malessere mi accompagna. Lui dorme, stranamente quieto. Lo accarezzo, oramai è diventato necessario come respirare. Bacio la sua testa e mi alzo. Voglio andare sulla spiaggia, per schiarire le idee, e magari trovare un po' di pace.
Prendo una tazza e la riempio di caffè, buttando un occhio al timer del microonde. Sono le 3:00 spaccate, come ogni altra notte, ma fa caldo come se fosse già mattina inoltrata. Ho bisogno di... qualcosa. Ricordo di aver visto il mio mp3 nel trolley. Lo prendo ed esco nella notte.

Schiaccio play, e Blue Jeans rimbomba.
Svuoto la mente e mi lascio andare, ballando. Immagini di me e lui affollano la mente. Joker, J, me. Aumento il ritmo eseguendo una serie di piroette, andando sempre più veloce. D'un tratto qualcosa in me si spezza, cado in ginocchio ed urlo alla luna. Le cuffie mi vengono strappate via di colpo e il suo viso mi appare.
"Amore mio" dice.
"J, oddio J, mi sento così male. Non so cosa succede, ho una brutta sensazione. Come se tutto dovesse iniziare o finire. Ho paura per te, per noi. E non ne capisco il motivo, NON RIESCO A RICORDARE" Urlo, picchiandomi i pugni sulle tempie.
"Smetti, smetti di farti male. Ti ho promesso che ti avrei protetta, ho fatto le mie mosse amore. Non accadrà nulla, starai bene, staremo bene. Fidati di me, un giorno ricorderai, ti aiuterò io, farò l'impossibile ma adesso ho bisogno che tu sia forte, ho bisogno di te."
Afferro i suoi capelli in una stretta famelica e lo bacio.
Ci strappiamo i vestiti, e diventiamo una cosa sola. Veloce, bramoso ma pieno di amore. Noi siamo l'amore.
"Ti amo, Lize. Sempre" mi ringhia all'orecchio, un attimo prima di lasciarsi andare. Urlo il suo nome e mi lascio andare. Mi arrendo a lui, ai suoi occhi, alla sua follia. Perché il mio cuore lo ha riconosciuto.