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"Bene, bene, bene... cosa abbiamo qui?" Gorgheggia J rivolto allo squadrone, che ci deve tendere la trappola, fermo in mezzo alla strada.
"Ma chérie, vedi anche tu?" Mi si rivolge.
"Vedo, con limpidità assoluta, mio Re"  lo sostengo appoggiandomi al cofano dell'auto, picchiettandomi la mazza sul palmo.
È una messinscena la mia, ma ho promesso che lo avrei sostenuto e protetto. L'ho promesso a me, al mio bambino.
"Dunque, perché aspettare? Siamo qui, rivelati!" E la folla si apre.
Joker diventa di pietra, e inizia a far tremare la mano indicandolo.
"Tu, tu, tu non puoi essere vivo! Sei morto, io lo so'!" Non comprendo, ma se ha paura perfino lui, non c'è da stare tranquilli.
"Oh, è quello che ti volevano far credere. Ma io sono vivo, e anche incazzato. Tu, Joker, mi hai tolto qualcosa di prezioso. Ed ho intenzione di riprendermelo.
Buonasera, Charlize" mi fissa e io capisco.
Quest'essere mi conosce. Anche J ha usato questo nome, lo ricordo.
"Io non ti conosco. E non sono Charlize, io son Lize e basta." Rispondo.
"Tu, sei e sarai sempre Charlize. Era il nome di tua madre" mi dice.
"Io non ho..." Ma non riesco a terminare, perché il mezz'uomo inizia a fare fuoco. Tutti scappano al riparo, mentre dal cielo, qualcosa piomba giù in picchiata. Impossibile non riconoscerlo.
Il suo mantello è nero, le ali aperte lo fanno sembrare un enorme, pericoloso pipistrello.
Lui, è Batman.

Il delirio si scatena, non appena Batman piomba sull'uomo sfigurato. Ma lui, scaltro, si sposta all'ultimo secondo. Nel frattempo J, se la sta vedendo con i suoi scagnozzi. Chi si prende a pugni, chi usa delle armi improvvisate trovate a terra. Buster che lotta con tre sgherri dello sfregiato, contemporaneamente. Io non so che cosa fare, ho troppa paura e non so combattere. E devo difendere mio figlio.
E con l'imprevedibilità tipica del Fato, tutto cambia. J e Batman vengono sopraffatti, J viene colpito alla testa con un grosso cilindro metallico, cade in ginocchio ma non si dà per vinto. Si rialza e spianando la pistola ne fa fuori due. Si guarda attorno, e in quel momento il tipo sfigurato lo abbatte. J crolla e, nello stesso istante, Batman viene colpito da una scarica elettrica. Resta solo Buster, a cui sparano alle gambe. Adesso sono stati resi inoffensivi.
"Charlize esci, non ti farò del male. Ma è giunto il momento che tu sappia" dice il tizio brutto.
Penso in fretta, lui ha il mio J, non resta che arrendersi. Esco fuori da dietro l'auto alzando le mani. Lancio la mazza lontano.
"No, torna" J urla, ma lo colpiscono forte.
"Ti prego! Ti ascolterò, ma non fargli male" lo supplico.
"Non dovresti difenderlo. È a causa sua che non hai memoria. Solo perché lui ti ama. Non ti ricordi più neppure di me" e sembra davvero triste. Poi inizia a ridere, si sposta in avanti e tira fuori una moneta dalla tasca, mostrandomela.
"Il tuo nome è Charlize Arleen Queen Dent. E lascia che mi presenti, io sono...

Harvey Dent, ma puoi chiamarmi papà"...

Continua.

Continua

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