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"J, svegliati" lo scuoto piano entrando in camera, dato che dormivo sul divano. Non risponde, restandosene sdraiato a dormire.
"J?" Okay, ho capito. Esco dalla stanza, uscendo poi di casa. So' che è strano ma ho voglia di fare un bagno. Fa caldo da morire e la doccia non mi basta, complice anche il bacio che ci siamo dati qualche ora fa.
Sfilo la maglietta e le mutandine, piegandole per bene, posandole da una parte. Entro in acqua sentendo subito il sollievo lenire la pelle. Mi immergo e faccio qualche bracciata fino ad arrivare dove non tocco. Mi fermo e decido di sparire sotto la superficie. Prendo un respiro e scompaio. Inizio a nuotare fino a che qualcosa mi afferra e mi trascina fuori.
È davanti a me, con occhi sbarrati.
"Cosa fai?" Mi strilla in faccia.
"Facevo un'immersione J, non ti allarmare!" Cerco di calmarlo. Mi afferra tirandomi sul suo petto, stringendomi.
"Credevo ti volessi affogare" sussurra sulla mia tempia.
"Perché dovrei fare una cosa così stupida? Sono in un paradiso esotico, con un uomo folle e bellissimo, e dovrei cercare la morte? Adesso sì che fai discorsi insensati" spiego. Non replica, si limita a fissarmi in silenzio.
La luna è alta e piena nel cielo, cosicché rischiara tutto intorno a noi. Il mare quasi nero, offre un contrasto spettacolare, così come la pelle di J, chiara, liscia e bagnata. Mi viene spontaneo inumidire le labbra, come quando si vede qualcosa di ghiotto.
"Dovremmo uscire. Ci sono gli squali" dice.
"Gli squali dormono di notte J. Ma se vuoi esci pure. Io resterò ancora un po'. Non sono abituata al clima e non riesco a dormire dal caldo" mi stacco da lui. Nuota a ritroso mentre io lo imito, andando nella giusta maniera.
Arrivo dove si tocca, mi fermo e mi volto, godendomi il panorama. Spero di vedere qualche delfino, magari. Mi bagno le braccia e i capelli, sentendomi a mio agio, nonostante la nudità.
Sospiro insoddisfatta, dato che sto mascherando il reale motivo del mio brutto stato d'animo. Speravo che potesse esserci qualcosa di più tra noi, ma a quanto pare non lo interesso sotto quel punto di vista. Non ne comprendo la ragione, tuttavia le lacrime iniziano a scendere copiose, seguite dopo poco dai singhiozzi.
Sono al culmine dello sfogo, quando le sue mani mi voltano di scatto.
"Perché piangi?" Chiede. Scuoto la testa e basta.
"Non sei felice con me?" Prosegue ancora.
"Sì sono felice" mormoro.
"Allora perché piangi, dannata ragazza!" Urla, picchiando il palmo sulla superficie del mare.
"Non è nulla, ora passa J, lasciami stare" mi scosto andando indietro. Sono nuda e ferita, mi sento a disagio.
"Tu adesso mi dici, per quale FOTTUTO motivo stai frignando come un fastidioso moccioso!" Continua alzando la voce ulteriormente.
Alzo le mani, impaurita. È spaventoso in questo momento, ma eccitante e pericoloso.
Mi afferra e mi scuote ripetendo "Dimmelo, dimmelo, dimmelo!" Cerco di liberarmi, ma stringe la presa e alza la voce.
"PERCHÉ NON MI VUOI!" Strillo a mia volta. Mi lascia andare di scatto, mi copro il seno, non più nascosto dal livello del mare.
"Perché pensi che non ti voglia? Ti ho portata via con me, no?" Si passa la mano nei capelli diverse volte.
"Mi hai baciata ma..." non so' come proseguire.
" È il sesso? Questo è il problema? Pensi di non eccitarmi, che io non ti desideri?" Dà voce al mio pensiero.
"Sì, lo vedo bene. Io... non ti interesso sotto questo punto di vista. Mi ci vorrà un po' ma" non finisco, dato che mi afferra la testa e mi bacia. Un bacio pieno di passione e desiderio.
Mi solleva e mi porta ad allacciare le gambe ai suoi fianchi. Un istante dopo, siamo una cosa sola. Gli tiro i capelli, approfondendo il bacio iniziando a muovermi, seguendo il suo ritmo. Si stacca e reclina la testa, stringendo più forte la presa. Sono al culmine, gli affondo le unghie nella carne e gli mordo una spalla, per poi lasciarmi andare ad ansiti febbrili. Qualche istante dopo mi imita ringhiando, ed aumentando il ritmo, lasciandosi andare.
Lo abbraccio stretto, baciandolo sul collo, mentre lui esce dall'acqua. In poche falcate siamo in casa, in camera. Mi deposita sul letto, fa il giro e si mette sotto il lenzuolo.
"Dormi ora, come vedi le tue paure sono infondate. Buonanotte Lize" mi volta appoggiandosi alla mia schiena. Intreccio la mano con la sua e finalmente sprofondo nel sonno, sorridendo.

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