"Torneremo in Italia" aggiunge suo padre.
Io e Benjamin ci giriamo di scatto per guardarci.
"Davvero?" gli chiediamo in coro.
"Sí. Non sei contento pudding?" risponde sua mamma.
"Tantissimo".
In men che non si dica Benjamin mi sta abbracciando, e continua a ridere.
"Perché ridi?" gli chiedo.
"Perché sono felice".
Gli sorrido e lui mi guarda compiaciuto, per poi ringraziare i suoi genitori.
"Quando partiamo?"chiede.
"Tra due settimane".
Io e Benjamin ci alziamo dal tavolo, andiamo nella sua stanza, ci sdraiamo sul letto e ci addormentiamo, io rannicchiata con la testa appoggiata al suo petto e lui abbracciato a me, come ai vecchi tempi. Era tanto che non succedeva.
"Mi era mancato dormire così vicino a te" dice prima di chiudere gli occhi.
Due giorni dopo prendo di nuovo l'aereo e torno a casa, in Italia, nella mia amata Milano.
Fortunatamente mio padre ora sta meglio e non è più ricoverato in ospedale, quindi trovo entrambi i miei genitori in salotto ad aspettarmi per andare a dormire.
"Com'è andato il viaggio?" mi chiede il giorno dopo Mia durante l'intervallo non prima di avermi abbracciata.
"Bene" le rispondo cercando di trattenere l'emozione.
"Cos'altro mi devi dire? Perché hai quel sorrisetto furbo?".
Evidentemente il mio tentativo di nascondere l'entusiasmo è fallito.
"'Mh non saprei...forse potrei dirtelo, o forse no..." le dico ridendo.
"Dai Sofia, perché sei così felice?".
"Benjamin e la sua famiglia tornano a vivere qui Italia fra qualche settimana".
"Davvero? Sono così felice per te tesoro".
In quel momento arriva Fede, da un bacio sulla guancia a Mia e la prende per mano.
"Ciao Sofia" dice abbracciandomi, "amore, ci vediamo dopo fuori da scuola" aggiunge poi rivolto a Mia.
"Sei libera oggi pomeriggio? Devo raccontarti una cosa" mi chiede lei non appena Federico si è allontanato.
"Certo. Ci vediamo al bar del parco?".
"Va bene, a dopo tesoro".
Torno in classe e nell'ultima ora di lezione continuo a pensare al ritorno di Benjamin qui.
Il caso ha voluto farci incontrare e poi allontanarci, e ora vuole farci ritrovare.
Assurdo, no? Io credo proprio di sì.
Anche se non sono mai stata il tipo di persona che crede molto nel destino, negli oroscopi, nel caso e tutte queste cose. Ho sempre pensato che se deve succedere qualcosa allora accadrà e basta. Alla fine siamo noi che prendiamo le nostre decisioni, che poi andranno ad influire sul nostro futuro.
E più o meno è successo così con Benjamin, abbiamo accettato di stare insieme pur sapendo che l'altro era a migliaia e migliaia di chilometri di distanza e alla fine siamo riusciti a resistere. O forse è il destino? Io non lo so.
So solo che ora mi sto confondendo le idee a a fare questo ragionamento.
Arrivo al bar e Mia è già lì ad aspettarmi.
Ci sediamo ed ordiniamo un frullato.
"Allora, cosa mi dovevi dire?" le chiedo.
Il bar è semi deserto a quest'ora, ci siamo solo noi due e l'anziana proprietaria, che è un'amica di mia nonna.
"L'altra sera ero a casa di Federico e..." le si stampa un sorrisetto sulla faccia.
"...e" la incalzo.
"Eravamo nella sua stanza a vedere un film, i suoi erano fuori a cena ed eravamo solo io e lui. Quando lui mi ha iniziato a baciare e poi a toccarmi...e beh, ci siamo ritrovati a fare l'amore".
"Com'è stato?" le chiedo.
"Bellissimo".
Mi abbraccia tutta contenta e torniamo ognuna a casa sua.
Salgo in camera e mi arriva una telefonata di Benjamin.
"Manca solo una settimana e poi ci rivedremo. Mi manchi piccola, non vedo l'ora di riabbracciarti" mi dice.
"Anche tu mi manchi, e non vedo l'ora di riabbracciarti anche io"
"E di baciarti. E dire a tutti che sei solo mia".
"Ti amo, anche se ogni tanto sei un po' scemo".
"Ehi... Ti amo anche io".
Chiudo la chiamata e vado a sdraiarmi sul letto.
Manca così poco e finalmente ci rivedremo.
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Photograph
FanfictionSofia è una ragazza come le altre e la sua vita si divide fra scuola, studio e amiche. Qualcosa cambierà quando Benjamin entrerà a far parte della sua vita, sconvolgendola completamente.