"Benjamin dove sei?" gli urlo non appena risponde al telefono.
"Ti richiamo più tardi" mi dice.
"No Benjamin non os...". In quel momento chiude la telefonata.
Perché aveva quella voce? Cosa gli sarà successo? Ma soprattutto, perché mi ha riattaccato mentre gli parlavo? Sofia stai calma.
Siediti sul divano e aspettalo, dovrà pur tornare a casa, no? Credo di sì.
Mi metto comoda sul divano e prendo un libro da leggere. Un capitolo, due, tre, quattro...al quinto mi sono addormentata sul libro, quando qualcuno apre di scatto la porta facendomi sobbalzare. La persona, che non riesco a riconoscere perché sono ancora mezza addormentata, entra e va diretta in bagno sbattendo la porta.
Mi alzo dal divano e la seguo. È sicuramente Benjamin. Non penso che uno sconosciuto forzerebbe una porta per usare il bagno.
Busso più volte ma nessuno risponde, perciò decido di entrare anche senza il permesso della persona che c'è dentro.
Spalanco la porta e trovo Benjamin seduto a terra, con le spalle appoggiate al calorifero.
Ha gli occhi rossi, stanchi e delle occhiaie molto profonde.
"Ben, cos'è successo?" gli chiedo.
Mi guarda un attimo con lo sguardo perso, poi tossisce.
"Nulla, sto solo poco bene".
"Sicuro? Hai una faccia...".
"Non ti preoccupare amore, se ho bisogno ti chiamo". Esco dal bagno e torno in salotto a leggere il libro. C'era qualcosa che non mi convinceva in lui...
Lo sento tossire di nuovo, e poi lo sento chiamarmi.
"Che c'è?" gli dico correndo di là preoccupata.
"Mi gira la testa. Potresti accompagnarmi in camera così mi sdraio?".
"Certo".
Lo prendo per le mani e lo aiuto ad alzarsi, poi lo accompagno fino al letto.
"Tieni, mettiti questi" gli dico passandogli il pigiama "così stai più comodo".
"Grazie" mi risponde mentre si cambia.
"Ora mettiti a letto e riposati, io sono di là se dovessi avere bisogno okay?".
"Okay". Mi alzo e faccio per andare in salotto.
"Sofia" mi dice mentre sono sulla porta.
"Dimmi".
"Mi fai compagnia?".
Mi giro e torno indietro. Mi siedo sul letto accanto a lui, che appoggia la sua testa sulla mia pancia, ed io gli accarezzo la fronte.
"Ti amo" mi dice.
"Anche io Ben".
Nel giro di cinque minuti scarsi si è già addormentato, così decido di alzarmi dal letto e andare in sala a leggere.
Mi sdraio sul divano ma lo sento tossire di nuovo, così mi alzo e torno in camera da lui.
Ho capito, rimango qui. Prendo il mio libro e mi siedo per terra, accanto a lui, che dorme come un bambino.
"Piccola, svegliati" mi dice lui nel tentativo di svegliarmi.
"Come stai?" gli chiedo immediatamente aprendo gli occhi. E ancora una volta mi sono addormentata leggendo questo cavolo di libro.
"Meglio" mi risponde "di cosa volevi parlarmi ieri?".
"Del compleanno di Mia. Fa una festa e ci ha invitati. Ti va di andare?".
"Quando?".
"La settimana prossima".
"Ah."
"Che c'è?".
"No, nulla. Ci sarò".
"Sicuro?".
"Sicuro".
"Allora chiamo Mia e la avviso."
"Okay".
Mi alzo, esco dalla stanza, chiudo la porta per non disturbare Benjamin e vado in salotto a chiamare Mia.
"Ehi Mia".
"Ciao tesoro, avete deciso se venire alla mia festa?".
"Ti ho chiamata proprio per questo. Io ci sarò sicuramente e già lo sai, però non so se Benjamin verrà. Cioè mi ha detto di sì, ma non mi sembrava molto sicuro. Sai se per caso ha litigato con Federico?".
"Non ne ho la minima idea...".
"Ah. Okay".
"Vedrai sarà solo la stanchezza che glielo fa dire...".
"Speriamo".
"Ora devo scappare perché devo uscire a pranzo con Fede, ci sentiamo tesoro".
"Ciao" le rispondo chiudendo la chiamata.
Mi alzo dal divano e faccio per andare in stanza quando, avvicinandomi alla porta, sento Benjamin che parla. Ma con chi sta parlando?
La porta è socchiusa, perciò mi avvicino il più possibile senza farmi vedere per sbirciare dentro la stanza e noto che sta parlando con qualcuno al telefono a bassa voce.
Sofia, non dovresti origliare. Sono affari suoi.
No non posso. Devo per forza ascoltare, e se fosse qualcosa che riguarda me?
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Photograph
FanfictionSofia è una ragazza come le altre e la sua vita si divide fra scuola, studio e amiche. Qualcosa cambierà quando Benjamin entrerà a far parte della sua vita, sconvolgendola completamente.