CAPITOLO 11

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"Hey" mi saluta mentre si gratta la nuca.

"Ciao" gli vado vicino e gli bacio le guance, ma lui si scosta.

"Che c'è?" Chiedo

"Nulla, devo...devo solo andare a fare gli auguri ad Emy"

"Ok, ti accompagno"

Fa un sospiro e risponde:"Ok, andiamo"

Lo guido da Emy e, mentre lei saluta altri invitati, Luca mi chiede:"Cosa hai detto al DJ?"

"Te lo dico dopo, ora non è il posto più adatto" rispondo, avendo paura che Emy mi sentisse.

Dopo che Luca ha salutato Emy, ci incamminiamo verso la sala buffet e ci accomodiamo ad un tavolo.

"Davvero pazzesco questo posto!" Dice Luca.

"Già e poi il DJ è davvero forte, lo abbiamo incontrato ad una festa qualche anno fa e ci siamo innamorate della sua musica! È davvero bravo"rispondo.

"Speriamo sia come dici!!"

"Allora, dimmi perché ti sei trasferito?"

"Per il lavoro dei miei genitori. Ti ricordi che avevano un ristorante? Beh, hanno trovato un locale molto più grande e conveniente qui. E poi ormai, quel paesino non è più così sicuro..." abbassa lo sguardo.

"Io mi ricordo che era un posto molto tranquillo, cosa è cambiato?"

"Da quando te ne sei andata, molta gente si è trasferita per paura e gli appartamenti lasciati vuoti costavano sempre di meno. Si pensava che la zona fosse pericolosa ormai, dopo la tragedia avvenuta poco prima. Hanno iniziato a trasferirvici persone poco per bene e presto è diventato un borgo di spacciatori. I miei non volevano che iniziassi ad avere cattive amicizie e non volevano che mia sorella crescesse in quel luogo, allora ci siamo trasferiti qui..."

Rimango impietrita dalla storia appena raccontata. Percorro ogni ricordo della mia infanzia e immagino i posti dove amavo giocare rovinati. Mi fa male pensare che un luogo che un tempo mi ha dato tanta felicità, ora sia completamente cambiato.

".. beh è stato meglio così no? Almeno io ho ri-incontrato la mia principessa" dice prendendomi la mano nella sua.

Il mio viso si illumina sentendo quel soprannome ormai familiare, ma che ogni volta mi fa sentire speciale.

Lo guardo negli occhi e mi ci perdo dentro. Un verde scuro con dei pallini gialli. Spettacolare.

Mi sento chiamare da dietro e riconosco la voce, è Filippo

"Clara, eccoti ti cercavo" mi dice

"Dimmi tutto"rispondo

"Hai parlato con il DJ?"chiede

"Si certo, gli ho detto che appena gli farò cenno, farà partire il video."

"Benissimo, menomale che ci sei tu... allora a dopo"

"Ok a dopo"

In tutto questo ancora non ho visto né Riccardo né Chiara.

Io e Luca continuiamo a parlare e lui mi parla di sua sorella Viola. Di lei so che ha 5 anni e che adora Winnie the Pooh.

Luca mi racconta di come da piccolo, volesse avere un fratellino e di come è stato contento quando ha saputo che era una femminuccia. Poi mi ha raccontato di come glielo abbia dato lui il nome e che ogni notte si svegliava per i suoi pianti.

Veniamo interrotti da un microfono che richiama l'attenzione.

"Un attimo di attenzione prego..." dice Emy al microfono.

Hey Sono Clara Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora