Cinque

89 18 0
                                    

Mi concentrai sulla posta da smistare , forse non abbastanza ,perché ,sentii uno sgocciolio provenire da sinistra.
Mi voltai come fossi spaventata ,percepivo qualcosa di negativo ,però non vedevo nulla ,ma sapevo che qualcosa stava accadendo .
Approfondii la mia ricerca in direzione del rumorino . Come un rubinetto lasciato sgocciolare .
Adesso riuscivo a vederlo .

-Riccardo ,la mamma non ti ha spiegato che si fa pipì in posti che ne so ,tipo il bagno di casa tua ??!
- del tuo bagno non avevo la chiave ,mi rimaneva la pianta.Non preoccuparti ,non le sarà sicuramente dispiaciuto, non sentì che fa caldo ? Vuoi essere innaffiata anche tu ?
-Ma possibile che non hai un minimo ne di rispetto ne di vergogna?

Nello stesso tempo mi accorgevo che l'altro gemello con un temperìno scorticava l'unico albero presente nell'androne.
Quell'albero era un inno alla vegetazione ,un noce alto circa venti metri, offeso brutalmente a titolo gratuito dal gemello di Riccardo.

-Bene,bene, adesso la famiglia e' quasi al completo. Ma proprio non ci riuscite ad affermare il vostro posto nel mondo differentemente da così !
-Ma come parla non si capisce nulla di quello che dice ma è italiana ?
Il fratello non tardò ad aggiungere la sua
-Secondo me è scimunita ahaha
Presero a ridere sguaiatamente ed era una delle cose che mi faceva veramente perdere le staffe .
-Oh certo per te è più facile prendersela con chi non può difendersi , ed un albero fa proprio a caso vostro . Non avete rispetto per niente e per nessuno.Ne ho fin sopra i capelli ,adesso basta ,chiamo i vostri genitori!!!

-andiamo Massimo che sta cretina questa mattina e' arraggiata!

Ero veramente uscita dalle grazie di Dio ,questa volta non l' avrebbero fatta franca, hanno superato ogni limite. Fossero stati miei figli,li avrei scorticati vivi proprio come
stava facendo Massimo con l'albero. Due mocciosi , solamente due mocciosi . Il mondo stava cadendo a pezzi e la nuova generazione era anche peggio della nostra .

Mi avviai furiosa verso la portineria ,pronta per chiamare al telefono i genitori
dei gemelli.
Alle spalle mi si avvicinò Stefania .
" Adesso la mando a cagare " pensai , mi sta sempre fra i piedi . Ma non ha altro da fare ? Visto che mi sta sempre tra i piedi e tra l'altro mi ha anche detto che il mio lavoro le fa schifo . Le dovevo parlare del mio spazio vitale il prima possibile , dopo sarebbe stato tardi per lei .
Aveva visto tutto ,tanto per cambiare e tra l'altro aveva anche capito le mie intenzioni e conoscendo più di me i caratteri e la fama dei genitori dei gemelli cerco' di dissuadermi da qualsiasi seguito.

-Non ne vale la pena li conosciamo tutti i malfatti di Massimo e Riccardo e siamo tutti saturi di questi piccoli mostri, ma credimi i genitori sono anche peggio. Ti ritroveresti la portineria a fuoco o la macchina senza tutte e quattro le ruote. Abbiamo già visto gli esiti negativi di una lite qui dentro .
-Ma non posso farmi mettere i piedi in testa da due mocciosi di dieci anni.
-Non è poi così difficile , concentra le tue energie da qualche altra parte,qui
sono sicuramente sprecate!
Mi hai sempre detto che la lettura ti rilassa , prova a leggere un po' ,vedrai......

Le voltai le spalle e continuai ad avviarmi verso la guardiola senza finire di sentire cosa stesse dicendo . La mia temperatura corporea stava diminuendo .
Ormai l'ira scemava e non pensavo neanche più alla telefonata.
Che si fottano!!!
Non adesso , ma certa che prima o poi sarebbero stati al centro
dei miei giochi.
Stavo già notando un mutamento da dentro.
La mia anima gioiva per i miei pensieri cattivi ,sentivo sul mio volto il peso di una ruga in più , proprio come nel "ritratto di Dorian Gray".

Presi un secchio con po d'acqua per gettarla nell'albero in modo che che la puzza di urina non attirasse le mosche .

 La portinaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora