Undici

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Smistai tutta la posta che mi fu consegnata dal postino , un tipo stravagante ma simpaticissimo , a modo suo . Quasi tutti i giorni , quando non aveva fretta , ma in particolare modo quando dall'ufficio usciva incolume dalle ire del direttore , si soffermava a sottopormi ai suoi ridicoli indovinelli  ;

- Letizia l'hai saputa l'ultima ?

- no !

- la " Z "

Rideva da solo mentre andava via . Non feci in tempo a dirgli ; primo , che era penosa , secondo , non faceva ridere e terzo che avrebbe fatto più figura a stare zitto !

Decisi di dedicarmi a Victor .
***
Un bambino di dieci anni viene abbandonato sulla costa inglese in preda ad una tempesta, impaurito , infreddolito ed affamato decide di avvicinarsi al fumo che intravede in lontananza .
Durante il tragitto trova il cadavere di una donna con ancora la propria neonata stretta al petto . La neonata è viva , decide di prenderla con sé .
***

Waoooo! E pensare che ci ho messo un anno , prima di decidermi di leggerlo ! Che stupida !

Lo stomaco iniziava a brontolare , chiusi la portineria alle 14:05 .
Scesi nel mio appartamento per mangiare qualcosa ed invece con l'aiuto del Bimby preparai l'impasto per pizza che lasciai a lievitare .
Mi poggiai sul divano e caddi sotto il fascino di Victor.

***
I due piccoli orfani trovano accoglienza presso Ursus ,un medico-filosofo , e il suo cane-lupo Homo .
***

Entrai in portineria per il turno pomeridiano .
Poggiai il libro . Di nuovo quella strana sensazione ! Ma qualcosa non tornava ...
Qualcuno si era intrufolato ,qui in portineria . Non riuscii subito a capire cosa c'era che non andasse ma ero certa che ci fosse stato qualcuno qui dentro prima che arrivassi . Mi guardai attorno per un po' . Mi accorsi che mancava il multiuso dei due teppistelli .
Feci una veloce ricerca nella speranza di averlo spostato e di non ricordarmene . Nulla ! Guardai per terra , nulla ! Chi poteva essersi intrufolato ? Guardai la porta , ma non c'erano segni di scasso !
Vidi Stefania uscire dall'androne ,venirmi incontro , vestita in modo impeccabile .

-Stefania , questo tailleur bianco ti sta benissimo , complimenti ! Vai da qualche parte ?
-assolutamente no !
Stefania era sempre vestita bene, e pettinata altrettanto . Ma oggi , forse la luce nei suoi occhi era diversa .

( Stefania )-un'altro libro ? O sbaglio ?

(Letizia)-già ! Sono alle prese con Victor Hugo . Dovresti leggerlo , è  molto bello !

(Stefania)-di cosa parla ? Raccontamelo tu , è uguale no ?

(Lì per lì non ci pensai ma certa che Stefania era strana . Lei che non aveva mai mostrato interesse nei libri che leggevo ! Ed oggi ?)

- No , Ste', questo libro non può essere raccontato . Deve essere letto , divorato , maltrattato . È una storia che ti entra nell'anima e non puoi cacciarla . Ti cattura !

- ma cos'è horror ? Detto così non sarei per nulla incentivata a leggere . E poi quante volte ti ho detto che prendo sonno appena iniziò a leggere ? La lettura non fa per me , tranne per le riviste di moda !
Dai Letizia lo sai che non ci riesco !
( me lo disse in tono capriccioso , come fanno i bambini )

- prova a leggere in momenti diversi della giornata . La sera a letto è  normale che tu prenda sonno !

(Continuava a guardarsi intorno , toccarsi i capelli , era diversa ! )

Chiusi la portineria e scesi nel mio appartamento per controllare la lievitazione del mio impasto . Tutto procedeva meravigliosamente !
Tornai su.

Inserii la chiave nella toppa della portineria , quando mi sentii investita dalla puzza inconfondibile di urina .
Massimo e Riccardo erano tornati in azione . Non avevo le prove ma ero certa fosse la loro impronta . Non dovevo perdere la pazienza . Presi un secchio d'acqua e lo gettai nelle due piante che puzzavano . Qualcuno dovrà stancarsi prima o poi . Non volevo essere io la perdente!

La mia giornata lavorativa volgeva al termine.

Finalmente a casa ! Decisi di aprire un nero
d'Avola e farlo ossigenare , giusto il tempo per creare delle palline , con l'impasto per la pizza , aromatizzarle ed infornarle .

Ero comoda sul divano , immersa nella mia lettura , quando squillò il citofono . Guardai l'orario ,erano quasi le dieci .

- Pronto ?

- Letizia ho bisogno di parlarti , posso scendere ?

- salgo io Vincenzo , aspetta solo un attimo .

Una casa dice tutto sulle persone che la abitano . Non avevo niente da nascondere .
E non volevo gente in casa .

Lo trovai che passeggiava avanti e indietro , inquieto . Appena mi vide mi venne incontro ..

- sento che succederà qualcosa di brutto , si sentono urla ed oggetti che si infrangono . Non possiamo aspettare . Dobbiamo intervenire !

- Vincenzo , noi non possiamo fare nulla ! È Stefania che deve avere la forza di reagire . Sai come funziona ? Deve denunciarlo !

- ho sentito il ragazzo delle consegne bussare alla loro porta

Lo diceva con gli occhi lucidi .  Ho capito che aveva bisogno di parlare di raccontarlo a qualcuno . Era rimasto solo , Manuela era andata via . Mi dispiaceva .
I libri letti mi avevano insegnato tanto , non potevamo far nulla . La vita di Stefania era nelle sue stesse mani. Lei era l'artefice del suo destino .

- Dopo , forse , dieci minuti ho sentito lui che urlava , " non sei capace neanche di ordinare la pizza , sei una buona a nulla " e poi piatti che si rompevano . E poi ancora , solo , la sua acre voce " Io ti ho creata ed io ti distruggo " . Poi più nulla ! È successo qualcosa lo sento !

- ascolta ! Capisco il tuo dolore , è sincero e ti fa onore . Vedrai che domani Stefania sarà splendente come sempre . Lei è una roccia ce la farà anche questa volta .

Quella notte non riuscii a prendere sonno . Pensavo alla sofferenza di Stefania .
All'impotenza di Vincenzo.
A quanto sia difficile la vita .
A quanto siamo stupidi a complicarla più di quanto non lo fosse già ! Questa vita che ci dà tanto e la nostra stupidaggine che ci toglie altrettanto !

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