Ventisei

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Il lunedì è sempre terribile , l'inizio di una nuova settimana . Si devono avere abbastanza forze per il nuovo ciclo . Altro giro altra corsa . La vita è tutta basata sui modi di dire . Ogni circostanza un detto . Alcuni cascano a pennello altri un po' meno .
Mentre ritiravo la spazzatura dagli androni pensavo al da farsi . Non al mio lavoro , ormai era tutto uguale , copia incolla , troppo noioso . Per fortuna la raccolta differenziata della spazzatura mi teneva informata su che giorno fosse stato .
Dovevo trovare il modo come aiutare Stefania , lo volevo , ma ero consapevole che non è per nulla semplice .
Chiederle di fissare un appuntamento con uno psicologo ? Non se ne parlava proprio . Mi avrebbe mandata a quel paese !
Però forse potevo andare io dallo psicologo e chiedere come comportarmi per aiutare Ste' ? Sempre che lo psicologo non ricoverava me in qualche clinica psichiatrica , dove Dio ha perso le scarpe e avrebbe anche gettato via la chiave , per la mia idea strampalata . Dovevo almeno provarci non avevo scelta . Non potevo voltarmi dall'altra parte e fare finta di non vedere .

- saranno almeno dieci minuti che ti osservo . Cosa c'è che non va ? Hai l'aria crucciata

- oggi è lunedì Ste' , è sono già stanca .

- si vede ! Sei pallida tesoro . Hai già fatto colazione ?

- veramente non faccio quasi mai colazione , sono abituata a prendere solo il caffè la mattina appena sveglia .

- okay ! Non svenire ! Vado a penderti qualcosa da mettere sotto i denti , e torno

- veramente non avrei nessuna voglia di mangiare , vorrei solo dormire

- perché non hai mai assaggiato il fazzoletto ripieno di ricotta con le gocce di cioccolato . È delizioso !

Feci uno sbadiglio talmente grande che mi costrinse a chiudere gli occhi , quando li riaprii , Stefania si era già eclissata . Di leggere oggi non se ne parlava , sarei sicuramente crollata addormentandomi caduta a faccia piena sul libro . Presi l'elenco telefonico e cercai sotto la voce psicologo . Dopo un attimo mi resi conto che c'erano troppi nomi , non conoscevo nessuno quindi dovevo buttarmi alla cieca . Ne scelsi uno che distava da me pochi isolati . Potevo andare nella pausa pranzo ...speriamo bene . Sollevai lo sguardo e vidi Stefania a pochi metri da me . Con fare indifferente seppellii l'elenco telefonico sotto le riviste .

- vieni dentro , ci sono due sgabelli , almeno facciamo colazione sedute

Io con la scusa presi il mucchio di riviste con sotto l'elenco , togliendolo completamente dalla visuale , la prudenza non è mai troppa

- allora ? Come è ?

- è squisito , non avevo mai mangiato niente di simile a questa bontà

Era troppo grande , quindi arrivata a metà porzione , lo abbandonai sulla carta .

- ma cosa fai ? Devi mangiarlo tutto

- non ce la farò mai è troppo e poi saranno mille calorie ed io che non faccio sport non posso permettermelo

- senti Letizia , quando davanti a te hai una bontà come questa non puoi appellarti a nessuna scusa . Devi mangiarlo e basta !

- credimi è troppo , non posso ( lo dissi con tono disperato )

- guarda che se continui così , non verrò più a farti compagnia

- oh ! Non alimentare in me delle false speranze

- ma sei veramente una gran stronza

Ci guardammo e fu inevitabile scoppiare a ridere come due stupide . Eravamo diventate veramente amiche . Così si avvalorava sempre di più la tesi che dovevo aiutarla . A tutti i costi !

- hai saputo che Vincenzo ha abbandonato l'appartamento ? È già pronto per nuovi affittuari .

- la cosa più meschina di Vincenzo è stata usare ed approfittarsi di due ragazzini . Non pensavo fosse così insensibile e vile

- il fatto è che sbagliamo ! Pensiamo di conoscere una persona ma in realtà non la si conosce mai affondo . Abbiamo tutti uno scheletro nell'armadio con cui prima o poi ci dobbiamo fare i conti

Per un momento restai basita ! Che stesse parlando di lei ? Voleva mandarmi forse qualche segnale ? Ma cosa ? Non capivo o forse è stato solo per dire ...

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