Sei

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Vidi la signora Rosina uscire dall'androne del palazzo ed avvicinarsi piano piano verso la mia portineria .
La chiamai, lasciai il secchio vicino la pianta e le feci capire che la stavo raggiungendo .

-Signora Rosina, poteva chiamarmi invece di uscire da casa .
-Ho bisogno ogni tanto di fare quattro passi , guarda ti ho portato un involtino di carne , sei troppo magra e devi mangiare . È fresco sai , me lo ha portato prima il ragazzo delle consegne .
-Si, me ne sono accorta , sono io che lo faccio passare per consegnare la spesa . È proprio un bravo ragazzo , che ne pensa ?
-Ma è troppo giovane per te . Tu Letizia hai bisogno di un uomo non di un ragazzino , Stefano ha solo diciannove anni .
-Ma no , signora Rosina , io non pensavo a quello .. ( feci una piccola pausa ed ammiccai con gli occhi facendole capire , perché quando si parla con un anziana non si può essere tanto espliciti . Anche se da quella osservazione intuii che la vecchietta guardava troppa TV ) .

Io, Rosina la vedevo timida ed indifesa . Ottantacinque anni , sempre pulita e profumata . Il marito era morto già da venti anni , non avevano avuto figli e lei si sentiva sola , non vedeva l'ora di morire per rivedere e stare questa volta per sempre con lui . Ecco perché tutte le mattine si riempiva la vasca e si immergeva per venti minuti con i suoi coloratissimi sali da bagno .
Parlare con una persona matura e vissuta mi faceva sentire speciale .
Peccato che molti pensino che gli anziani non siano più buoni a nulla , se solo sapessero che invece è una ricchezza interiore poterci anche solo scambiare due chiacchiere . Così colsi al volo l'occasione e decisi di stare un po' con lei .
Intanto si erano quasi fatte le quattordici e il mio stomaco iniziava a brontolare.
Il solo pensiero di rientrare a casa per finire di stirare e pulire la vetrata della mia veranda , non mi andava tanto a genio .
Dalle quattordici alle sedici .
Solo due ore per mangiare , stirare e pulire i vetri .
Poi nuovamente in portineria , fino le venti e trenta . No! Troppo triste e piatto .

-Signora Rosina che ne pensa se pranzassimo insieme ?
-Tesoro , sarei felicissima , ma ho paura di annoiarti .
-Non lo dica neanche per scherzo . Facciamo tra dieci minuti a casa mia ?
-No tesoro io ho bisogno di continue medicine , non riesco ad allontanarmene .Perché , invece ,non vieni tu da me ?
- Ne sarei onorata.
La vidi avviarsi piano piano verso il suo appartamento , mi faceva una gran tenerezza , così indifesa .
Mi ricordai di dover recuperare il secchio così mi avviai . Ai piedi dell'albero intravidi qualcosa che luccicava ,mi avvicinai e vidi un oggetto ,uno di quelli in cui aprendolo ,trovi :forbicina ,coltellino,
apribottiglie , cavatappi, seghettino.
Un oggetto ,dalle piccolissime misure che ,in mani diverse da quelle di Massimo, viene usato per la sopravvivenza . Lo presi ,recuperai anche il secchio e ritornai in portineria dove nascosi il multiuso per restituirlo , o forse no !
Suonai il campanello !
-Mia cara potevi anche aprire tu la porta , hai le chiavi, no ?
-certo che ho le chiavi , le custodisco gelosamente , comunque bussare è questione di buona educazione , la mia mamma ci teneva tanto .
-Doveva essere una brava donna !
-Si, lo era .

Trovai già tutto pronto. Era palese che Rosina in casa sua si muoveva con molta destrezza.
Una casa austera con dentro solo il necessario, molto ordinata e anch'essa pulita e profumata .
Una casa rispecchia la personalità di chi ci vive .

-Preparo la caffettiera così appena terminiamo di pranzare non avremo tanto da attendere,tu intanto siediti ed inizia pure
-Lasci che la prepari io, vorrei aiutarla ( mentre lo dicevo mi affrettai a seguirla )
-Non se ne parla, lavori già parecchio ,siediti!

Decisi di non insistere . Nel soggiorno (era lì che si mangiava ),c'era una vetrina con tante foto incorniciate , ritraevano tutte Rosina con il suo amato defunto .
C'era una foto dietro altre , di Rosina ed il marito a bordo di una nave ,volevo vederla più da vicino , ma riuscii solo a poggiare la mano sul pomello quando sentii un tonfo provenire dalla cucina . Volevo andare a vedere , sicuramente le era caduta la caffettiera , però non volevo metterla in difficoltà per via della sua timidezza decisi di temporeggiare ,continuai a guardare le foto , solo che adesso distrattamente ,il rumore mi aveva deconcentrata .
Aspettai ancora qualche attimo , non sentivo più nessun rumore , impossibile mi dissi ed iniziai ad agitarmi ,il cuore incalzò velocemente , però , decisi prima di chiamarla ...

- Signora Rosina tutto bene ?
Nessuna risposta , nessun rumore .
Mi avviai in cucina già tremante .
E la vidi. Era accasciata a terra , il braccio sinistro le era rimasto incastrato sotto il corpo ,mi avvicinai e cercai di metterla più comoda possibile sia per lei che per me . Controllai i battiti mettendo indice e medio sulla giugulare . NIENTE , non sentivo i battiti , pensai anche di non essere capace . Avevo fatto il corso per il primo soccorso e pratica sull'uso del defibrillatore .
Avevo praticato la respirazione ma cavolo "ERA UN MANICHINO NON UNA PERSONA IN CARNE ED OSSA", non è la stessa cosa.
Corsi in soggiorno , il telefono era lì , chiamai il 118 . Adesso dovevo aspettare ?
Tornai in cucina con le gambe che non mi reggevano ma dovevo fare qualcosa.
Iniziai a praticarle il massaggio cardiaco ,trenta compressioni sul torace e due inalazioni . Al momento delle inalazioni mi ricordai di guardare il torace se si fosse sollevato . Ma non si muoveva nulla in Rosina !
Continuai , non mi desi per vinta ,ad ogni colpo la chiamavo disperatamente , NULLA NULLA NULLA.
Continuai ,trenta/due .
Finalmente sentii la sirena dei soccorsi ma non mollai Rosina .Forse era già tra le braccia di suo marito ?
Suonarono e solo allora mollai qualche frazione di secondo per aprire .Tornai velocemente da lei e continuai ,grondai di sudore ,ma continuai .
Attorno a me vidi tre persone mi parlavano ma sentivo solo una voce che continuava a ripetermi "NON MOLLI FINO A QUANDO NON LO DIRÒ IO"( doveva essere il dottore).

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