Sette

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Volevo stare accanto a Rosina .
Gli anziani si sentono inutili e soli  , ed io volevo dimostrarle che non era sola , che poteva contare su di me .
I flashback non mi davano pace , la visione di lei così piccola da sembrare una bambina , indifesa mi inteneriva ed il mio cuore si faceva sempre più piccolo .
Non essendo una parente non mi permisero di salire nell'ambulanza ed il medico mi disse che fosse stato difficile anche avere informazioni telefoniche sullo stato di salute di Rosina . C'erano delle regole che io dovetti rispettare senza se e senza ma .
Decisi di non innervosirmi più di quanto non lo fossi già , così evitai il tutto .
Per fortuna , adesso era in mani sicure e decisi di continuare il mio pomeriggio in portineria .
Ripresi il mio libro , avevo bisogno di distrarmi , così mi immersi in una lettura spedita .

***
Max , il bambino speciale , riesce a fuggire dalla casa del suo rapitore .
Solo nove anni , eppure tanto coraggio .
Budo , l'amico immaginario , lo sprona  , lo incita a correre più forte .
Entrano nel bosco e si nascondono .

***

Ero arrivata alla fine del libro .
Tutto intorno a me taceva , stranamente .
Anche Stefania decise di disertare .
Però devo dire che malgrado tutto , sentivo la sua mancanza.

Non vedevo l'ora di finire la mia giornata lavorativa per poter rientrare a casa .
Non facevo altro che guardare l'orologio , ma più lo guardavo ,
più quest'ultimo sembrava essersi stoppato ( un po' come l'acqua nella pentola , se guardata non bolle mai ).
Ero veramente stanca , quella sera più che la doccia , nella quale ionizzare tutti i miei pensieri , necessitavo di un bagno ristoratore.

Lo vidi rincasare , Maurizio , oggi non poteva mancare all'appello , come tutti i giorni.
Volevo cadere nello sconforto ,ma non potevo , il mio dovere me lo impediva e così da brava decisi anche di seguirlo con lo sguardo mentre si avvicinava.
Alto, 1,92 cm , tanto che da lontano la pancia non si notava , ma da vicino ...era proprio la pancia a mettersi in bella mostra.
Il problema di molti non è che mangiano è che rimangiano!
Non osavo nemmeno immaginare quanto e cosa potesse soddisfarlo culinariamente .
Ma riuscivo ad attribuirgli il giusto ruolo , quello di un porco .
Per anni aveva vissuto abusando di sesso , alcool e droghe .

Mi superò ,salutandomi sorridente come sempre .
Adesso si era affievolito , perfino nella voce.
Quel sorriso stampato sulla faccia , ma che cazzo aveva da sorridere poi.
Ormai era fottuto , lui che possedeva un impero , adesso era tenuto sotto stretta sorveglianza dall'agenzia dell'entrate per false fatturazioni, manodopera in nero e quant'altro.
Sua moglie Carmela lo abbandonò non appena le fiamme gialle lo additarono ma soprattutto non appena capì che era finito il tempo dei balocchi .
Carmela , alta 1,68 , capelli neri lunghi e lisci , occhi verdi , ( la natura era stata molto generosa ) fisico asciutto ( anche quest'ultimo era stato un dono). Non era tipo da sudare in palestra .
Amava esternare lo stato di benessere in cui si trovava , lo si evinceva dai capi d'abbigliamento e accessori griffati . Gli appuntamenti settimanali al centro benessere , riempivano la sua agenda .
Carmela viveva solo di tutto questo , le interessava solo la bella vita .

Una volta mi raccontarono, che la scala era tutta imbrattata di sangue.
Cosa fosse successo me lo raccontò, lei , Stefania .
Era consono alle loro abitudini organizzare festini ma oltre le donzelle in fiore ,in fiore c'era anche il sesso forte.
Era un festino come tanti , non era la musica che dava fastidio
ma il continuo schiamazzare e la puzza di fumo ed alcool a disorientare
almeno per due giorni chiunque presenziasse in quella scala.
Stefania iniziò a raccontarmi l'accaduto ( lo ricordo ancora oggi ),con un certo rossore in viso , era troppo anche per lei, o forse no ,perché le leggevo, in quella strana luce nei suoi occhi , anche la soddisfazione di sapere cosa fosse accaduto.

.............
Lui era seduto in una poltrona, occupato a eccitarsi guardando un rapporto orale tra madre e figlio , quest'ultimo non ancora maggiorenne.
Mentre in un altra stanza uno dei ragazzi ,in un
momento di completa stupidaggine e sotto l'effetto di stupefacenti ,si apprestava a dare il meglio di se .

Uno degli invitati , introdusse il collo di una bottiglia di birra nell'ano ad un suo compagno di divertimenti , pensando visto che era gay di eccitarlo .
(....sarà un modo per dire a se stessi di essere coglioni . Tenni per me le mie considerazioni , senza disturbare Stefania nel suo racconto . E poi non la pensavamo allo stesso modo , siamo così diverse io e lei).
La bottiglia ebbe l'effetto del risucchio trascinandone dentro una parte ed impedendo l'estrazione della stessa bottiglia.
"RIDEVANO TUTTI COME PAZZI"
(erano completamente fuori di testa da non capire la gravità della situazione ,io la guardavo, sconcertata, schifata , incredula a tanta demenzialità.
C'è veramente gente che si diverte così ??)
NON SEPPERO CHI LO SUGGERÌ ,MA DECISERO DI ROMPERE LA BOTTIGLIA, NON IMMAGINANDOSI L'EFFETTO CHE CAUSÒ SUCCESSIVAMENTE .
TUTTO QUELL'ORRORE .
DUE LO TENNERO FERMO E UNO TENTÒ DI ROMPERE LA BOTTIGLIA .
QUANDO , SOLO LA PARTE DELLA BOTTIGLIA ESTERNA AL SEDERE SI FRANTUMÒ .
TRASCINANDO QUEL CHE NE RIMANEVA DENTRO IL DERETANO DI QUEL POVERETTO.
INIZIÒ A URLARE COME POSSEDUTO .
SI ACCORSERO CHE PERDEVA SANGUE E PARECCHIO E ALLORA SMISERO DI RIDERE .
A QUESTO PUNTO DECISERO DI CHIAMARE ,MAURIZIO
NELLA SPERANZA CHE ESSENDO MOLTO PIÙ GRANDE DI LORO NONCHÉ ANCHE PADRONE DI CASA E SAPESSE COSA FARE.
Ma TUTTO FECE TRANNE CHE SAPER GESTIRE LA SITUAZIONE .
ALLA VISTA DI TUTTO QUEL SANGUE COMINCIÒ A STROFINARSI LA FACCIA, GRATTARSI LA TESTA.
DA UN OMONE GRANDE E POTENTE COME ERANO ABITUATI A VEDERLO SI STUPIRONO .
COMPLETAMENTE TERRORIZZATO .
MAURIZIO S'INGINOCCHIÒ E SI MISE A PIANGERE COME UN BAMBINO ,SUBITO DOPO URLARE COME UN PAZZO:
"CHE CAZZO AVETE FATTO PERCHÉ TUTTO QUEL SANGUE??"
QUALCUNO CHIAMÒ I SOCCORSI
GLI FECERO SUBITO L'INTERVENTO PER ESTRARRE IL COLLO
DELLA BOTTIGLIA DALL'ANO, CON DUECENTO PUNTI DI SUTURA TRA DENTRO E FUORI !!
Confusa ,decisamente stordita da quel racconto reale !!
Nella mia mente ronzava solo una domanda " ma che cazzo vi dice il cervello?? "
Non sapevo che dire ,dopo quel racconto raccapricciante , per me ,ancor di più raccontato con nonchalance ,anzi ,Stefania era a tratti divertita.
Mi aveva lasciata tramortita , ancora adesso al solo pensiero inorridisco .

Ero stanca ,ma no stanca della giornata ormai svolta alla fine ma stanca di cercare di capire cosa spinge l'uomo a comportarsi in un modo di cui dopo potrà solo pentirsi !
Ma cosa ci si può aspettare da un branco di sfigati, insoddisfatti ,abbietti e sopratutto pericolosi per l'umanità intera.
Ci stanchiamo di tutto è vero ,ma non mi stancherò mai di comprendere !!
Uno stupido è uno stupido ma un gruppo di stupidi cosa sono ?? O era follia ??

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