Capitolo 9

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-Paige che succede?.- Dissi per telefono.
-Raggiungimi alla stazione sbrigati.-
-Ma..-
-Meno chiacchiere Jamie, sbrigati. Si tratta di Bronson.-
-Ok. Arrivo.-
Clyde mi guardò preoccupato.
-Che succede.-
Cosa potevo dirgli, non lo sapevo neanche io, ma di sicuro non era qualcosa di buono, e io non volevo farlo preoccupare.
-Non so, devo andare adesso ci vediamo domani.-
-No, ma aspetta Jamie, ti accompagno..-
-No Clyde, vado sola.- Gli diedi un bacio, e cercai di andarmene, ma lui mi bloccò il braccio e mi fece voltare verso di lui.
-Se dovesse succederti qualcosa, io non me lo perdonerei mai.- Mi disse guardandomi negli occhi.
-Clyde.. Sta tranquillo.-
Lui non era tranquillo, così mi feci accompagnare alla stazione. Cosa poteva esserci di tanto grave, per interrompere la mia serata con Clyde.
Arrivammo alla stazione, lo feci aspettare nel parcheggio.
-Io ti accompagno.-
-Clyde, per favore. Vai a casa, Paige è con me.-
-Non puoi fidarti di lei.-
Mi avvicinai a lui, gli diedi un bacio leggero e scesi dall'auto, e lo avvisai.
Corsi fino all'entrata, vidi Paige abbastanza preoccupata, Kyle era accanto a lei, e non sembrava divertirsi.
-Che sta succedendo qui!?.- Chiesi sconvolta.
Fecero tutti silenzio, non parlò nessuno. C'era qualcosa che non andava, ma nessuno si decideva a parlare.. ma una persona non si fece problemi a dire qualcosa. Dietro di me, una voce abbastanza grossa..
-Jamie...Smith, strano sembra di averla vista da qualche parte, però non la ricordo bene, forse perché non si vede spesso in giro.-
Mi girai, vidi un uomo, alto vestito in giacca e cravatta, con capelli castani e degli occhi azzurri, e labbra carnose, un uomo abbastanza affascinante. Bronson.
Si riferiva al fatto che ancora non gli avevo portato il denaro.
-Bronson..-
-Jamie, credo che tu e Paige abbiate qualcosa per me. Vero?.-
Ero spaventata, io e Paige avevamo dei debiti con lui, ogni volta che lui ci chiamava noi non rispondevamo, perché non avevamo il denaro.
Bronson era abbastanza pericoloso, soprattutto se si trattava di droga, ma aveva anche ragione, il denaro guadagnato l'avevamo speso per cazzate, ed erano passati già due mesi. Bronson aveva avuto molta pazienza, ma era arrivato a limite con la rabbia.
-Bronson, io..- Cercai di parlare. Lui mi interruppe.
-Io non ho i soldi, magari la prossima volta, potresti chiudere un occhio. Jamie non scherzare. Esci fuori il denaro o è la fine questo vale anche per te signorina.- Si riferì a Paige..
-Bronson, io quel denaro non ce l'ho..- Parlai a testa bassa.
-Tu quel denaro non ce l'hai? Io non ti do merce per non farti pagare.-
Non sapevo cosa dire. Io avevo venduto l'ultima roba e credevo di aver finito, ma avevo dimenticato che avevo un grosso debito con Bronson.. Dove prendevo quei soldi adesso?
-Bronson adesso basta, potremmo trovare un accordo non ti pare?.- Spuntò Paige di punto in bianco.
-Un accordo? Qui l'accordo è solo uno, se non mi date il denaro siete entrambi finite, ve lo assicuro.-
-Testa di cazzo, dove pensi che troviamo il denaro se abbiamo finito tutta la merce?. Sei un grande idiota.-
Paige era impazzita o cosa? Non si poteva permettere di dire certe parole a Bronson, si sapeva come andava a finire.
-Paige per favore..- Sussurrai..
Bronson non gli disse nulla a Paige e neanche le sue 'Guardie del corpo'. Era strano.
-Bronson, non so come recuperare quel denaro..Farò il possibile lo prometto.-
-Io ho aspettato abbastanza. Troviamo un accordo e la finiamo.-
Feci si con la testa, stavo morendo di paura, era abbastanza lunatico non potevi sapere cosa gli passava per la testa. Kyle era accanto a me che mi teneva la mano, sapendo quanto terrore provassi per Bronson, e poi avevo solo 15 anni, ero ancora un cucciolo indifeso.
-Tu speravi di smettere di lavorare per me giusto?.- Disse. Lo guardai dritto negli occhi, lui capì la risposta. -Tu e Paige continuerete a dipendere da me ed è tutto risolto, altrimenti fuori il denaro o saranno guai.- Disse con uno sguardo inquietante.
Io accettai, sapevo che a Clyde non avrebbe fatto piacere, ma non potevo più fare nulla, il denaro non potevo prenderlo da nessuna parte. Allora andò così, io e Paige continueremo a lavorare per lui in cambio chiudeva un occhio per quel denaro.
Bronson andò via, io e Paige ci sedemmo a terra, e Kyle si mise vicino a me e mi abbracciò.
-Andrà bene.- mi disse..
-Kyle, ma cosa andrà bene?! Capisci che dovrò dipendere da lui tutta la vita?. Ho solo 15 anni, cazzo, e la mia vita si sta rovinando in questo modo.! Non era quello che volevo.- Risposi con un nodo alla gola. -Io vado via, Clyde mi aspetta..-
-Ci vediamo a casa.- Disse Paige.
Andai verso l'auto, vidi qualcuno avvicinare ed era Clyde. Io piangevo, e non appena lo vidi mi asciugai le lacrime..
-Jamie, cosa è successo?.- Mi disse mentre mi abbracciò. Cosa gli dicevo adesso? Gli avevo promesso di smettere, che ne ero uscita fuori, invece la situazione era solo peggiorata, dovevo mentirgli, perché so che lui avrebbe fatto di tutto per salvarmi, e si sarebbe messo in pericolo.
-Nulla è tutto ok.-
-Non si direbbe, hai risolto tutto con quel tipo?.-
Lo guardai in modo strano.
-Ma si certo.-
Mentì, ma non potevo fare altro. Mi accompagnò a casa e mi scusai per questo imprevisto. Gli diedi un bacio, e scesi dall'auto. Entrai in casa, e andai dritta in bagno, piansi.
Piangevo perché sapevo che non potevo più uscirne, perché tutto questo mi costringeva a mentire a Clyde, perché mi ero rovinata la vita con le mie stesse mani, e se penso che se non avessi mai incotrata Paige, tutto questo non mi sarebbe successo, ma io avrei vissuto per sempre nella merda. Ho fatto tutto questo per un motivo, e quel motivo erano i miei genitori, ma loro mi avevano abbandonata per non so cosa. Andai in camera, misi il pigiama e andai in soggiorno, e accesi la tele, mi sdraiai sul divano e mi addormentai.

Quando mi svegliai Paige era accanto a me che mangiava del pollo fritto, la luce era spenta.
-Sono ancora le 4 del mattino, continua a dormire.- mi disse Paige a bassa voce.
Mormorai senza capirmi neanche io, ero molto assonnata, non capivo nulla, ma Paige mi disse qualcosa che attirò la mia attenzione. Mi disse che era andata da Bronson perché era stata chiamata da lui, e le diede tutto quello che dovevamo vendere. Era tutto appoggiato sul tavolo, sulla cucina e sul tavolinetto del soggiorno. Bronson trovò un accordo, ma nel frattempo ce la stava facendo pagare, facendoci vendere tutta quella roba, obbligatoriamente altrimenti erano guai seri. Perciò non era cambiato nulla ma solo peggiorato tutto.
-Per caso è impazzito?. Quanto tempo abbiamo?.- Riferendomi a tutto quello che dovevamo vendere.
-Una settimana.-
-Che stronzo.- Dissi. Mi alzai e andai in camera, Paige mi seguì.
-Jamie, possiamo farcela, io è da molto che dipendo da lui, ce l'ho sempre fatta.- Io la guardai perplessa. Non mi aveva mai detto che lavorava per Bronson da un sacco di tempo.
Interruppi il suo discorso. -Come scusa? Da quando lavori per Bronson, una volta mi avevi detto che l'avevi conosciuto da poco.-
Diventò nervosa, sembrava mi nascondesse qualcosa.
-Ma si certo, era per dire che ormai so com'è caratterialmente.. cioè.. Vabbè lasciamo perdere, dai a chi importa.- Balbettò.
Ma a me importava, se era capace di mentirmi su questa cazzata figuriamoci su cosa mi avrebbe mentito ancora, e se fosse davvero così io starei vivendo con una persona non affidabile.
-Paige a me importa, adesso parla.- Dissi alzando la voce.
-Si può sapere cosa vuoi Jamie, se credi che ti stia nascondendo qualcosa ti sbagli, adesso se non ti dispiace vorrei dormire.-
Sbuffai e mi misi sotto le coperte, era ovvio che nascondeva qualcosa, le scappavano sempre parole dalla bocca che poi negava di averle dette. Cominciavo ad essere pensierosa, e non riuscì più a prendere sonno. Pensavo al perché Paige mentiva. Pensavo a Clyde, a Kyle che non avevo ancora perdonato, ai miei genitori. Mille pensieri per la testa, ma poi chiusi gli occhi e provai a dormire. Mi alzai, andai a prendere un bicchiere d'acqua, e uscì di casa. Andai nel giardino e mi sdraiai sul prato a guardare le stelle. E mi addormentai lì.
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Questo è tutto, spero vi piaccia😘
Continuate a leggere.

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