Capitolo 18

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Mentre tornavamo a casa, io mi addormentai in macchina.
Clyde era stato dolce, non avevo mai visto ragazzi comportarsi così con le ragazze. Lui aveva qualcosa di speciale, qualcosa che nessun ragazzo possedeva. Ero innamorata di lui come nelle favole. Ero convinta di non essere abbastanza per nessuno e che non potevo mai esserlo, si capiva di come venivo trattata a scuola, nessuna dignità, comprensione per gente come me che aveva tutti questi problemi.
Clyde mi capì, ma se mi avesse visto in quello stato? Mi avrebbe guardata o presa in giro? Questa domanda me la facevo spesso e mi rispondevo tutte le volte. Clyde mi avrebbe aiutata più del dovuto, perché i suoi sentimenti erano quelli e basta..
La mattina mi svegliai accanto a Clyde, e quando aprì gli occhi sorrisi, per la bella serata, mi avvicinai a lui, che dormiva come un bambino, gli diedi un bacio sulle labbra. Era la cosa più bella del mondo. Mi alzai e andai dritta in bagno, ero ancora sporca di cioccolato, sembrava fossi stata sbronza, con quei capelli tutti scompigliati e il vestito tutto sporco. Così entrai in doccia, lavando anche i capelli. Mi misi una tuta e asciugai i capelli facendo poi una coda di cavallo. Scesi sotto e feci colazione, preparai solo del bacon. Dopo un pò scese Kyle.
-Tu cosa ci fai qui?.- Chiesi sconvolta. Non potevo immaginare che Kyle sarebbe rimasto a dormire.
-È stata una notte calda..-
-No.. Non ci credo.- Dissi.
A Kyle gli sorridevano gli occhi. -Kylee.-
-Che c'è? Infondo era ciò che volevamo entrambi.- Rispose.
-Ma solo ieri vi siete parlati per la prima volta.-
Non potevo crederci, quei due avevano scopato, conoscendosi solo in una giornata.
-E beh?. Che importa, a lei piacevo.-
Mi sorrise e se ne andò in soggiorno, io ricambiai il sorriso e lo seguì.
Kyle accese la tele, nel frattempo scese Clyde. Venne da dietro me, appoggiò le sue mani sulle mie spalle, e si abbassò per darmi un bacio.
-Buongiorno principessa.-
-Buongiorno.- Ricambiai il bacio, prendendolo per il viso
Kyle lo osservava, forse perché era ancora sporco di cioccolato.
-Scusa, ma cosa avete fatto ieri sera?.-
Clyde era perplesso, poi però si accorse dal mio sorriso di che parlava Kyle.
-Oh, niente.. Abbiamo solo mangiato una crepes, e ieri sera siamo arrivati tardi non abbiamo fatto la doccia, anche perché Jamie dormiva.- Rispose Clyde, toccandosi il viso.
-Ho capito..-
-Kyle racconta cosa è successo ieri sera.- Dissi divertita. Kyle mi supplicava con gli occhi, Clyde in faccia cambiò espressione.
-Che è successo?.-
-Niente di particolare.- Spuntò Bonnie da dietro Clyde. -Buongiorno ragazzi.- Aggiunse. Lei e Kyle si scambiarono dei sorrisi. Clyde non capendo nulla andò a farsi una doccia.
Io presi il mio mp3 e misi le cuffie, ascoltando la musicadi James Arthur, Say you won't let go. Amavo questa canzone, mi faceva pensare a tante cose belle, ma in quel momento pensavo a tutto ciò che mi era capitato. Ho passato l'inferno, con Paige, con Bronson. Ero una drogata, una spacciatrice, non potevo mai immaginare che Clyde mi avrebbe salvata da questo casino. Pensavo che non sarei mai più uscita da tutto questo.
Lasciai soli Bonnie e Kyle, giusto per farli conoscere meglio, anche se forse non ne avevano bisogno. Andai in camera, e aspettai che Clyde finisse di farsi la doccia.
Entrò in camera mentre si asciugava il viso, e una asciugamano intorno alla vita.
-Oh, ma non eri sotto?.- Disse con i suoi addominali davanti al mio viso.
-S-si, ma volevo, cioè dovevo..e-eh. Lasciamo stare.- Balbettai. Ero nervosa, quei addominali, quei bicipiti, era una cosa spettacolare, mi rendeva abbastanza nervosa.
-Jamie, ancora ti innervosisci?.-
Era solo la seconda volta che lo vedevo a petto nudo. Prima in albergo, e adesso qui. Non avevamo fatto ancora nulla, per cui. Non mi sentivo pronta, avevo paura a farlo, anche se lo amavo con tutta me stessa.
Non volevo farlo aspettare ancora, ma dipendeva dal mio coraggio, ero insicura.
Arrossì, lui mi sorrise, scosse la testa.
-Esco, così ti vesti..- Andai verso la porta per uscire dalla camera.
-Jamie..-
Mi voltai pian piano.
-Non te la senti, vero?.-
Scossi la testa, e abbassai lo sguardo mordendomi il labbro.
Lui si avvicinò a me, con quei suoi addominali scoperti, appoggiò la sua mano sul mio mento e alzò il mio viso, fin quando i miei non si incotrarono con i suoi. Mi guardò negli occhi.
-Hei.. È tutto ok. Sarò disposto ad aspettare quanto vuoi.- Mi baciò sulla fronte e io uscì scendendo nel piano sotto.
Mi dispiaceva farlo aspettare ancora, purtroppo per me non era il momento.
Mentre scendevo le scale, Kyle mi aspettava proprio davanti al proprio scalino. -Jamie..- Disse preoccupato.
-Kyle. Dimmi.- Risposi guardandolo perplesso.
-Mi ha chiamato Arnold. Vuole vederti.-
-Arnold come sa che sono qui?.-
Come faceva a sapere che ero lì insieme a Kyle, se nessuno riusciva a trovarmi essendo a Brooklyn.
-Ti ha vista con Clyde, vuole parlarti.-
-Ma io non voglio.. chissà cosa mi farà. Ho paura Kyle.- Dissi.
Avevo paura, perché Arnold era molto amico di Paige, e anche se era innamarato di me, poteva farmi del male comunque.
-Tranquilla Jamie. Ci sono io.- Disse Kyle abbracciandomi.
Sbuffai. -Kyle...-
-Shh, tranquilla. Tu fidati.-
Mi fidavo di lui, però mi sentivo più al sicuro con Clyde.
Mi fermai un attimo a pensare, decisi di andare.
-Allora?.- Interruppe i miei pensieri, Kyle.
-Si, va bene.-
Mi preparai, vestendomi con dei pantaloni neri strappati dalle ginocchia, una camicetta rossa e la giacca di pelle nera, e delle Vans. Presi il mio zainetto e Salutai Clyde.
-Dove vai?.-
-Con Kyle.- Risposi, senza dare sospetti.
-Si l'ho capito questo, ma dove?.-
Abbassai lo sguardo, non volevo mentirgli, così svuotai il sacco.
-Ha chiamato Arnold. Vuole parlarmi.-
-Cosa?. No Jamie. Non andare. O almeno non senza di me.-
-Clyde. Tranquillo. So quello che faccio, voglio sapere cosa vuole. C'è Kyle con me.-
Lui non disse nulla, abbassò soltanto lo sguardo, strinse una mano appoggiandola sulla scrivania.
-Clyde..- Gli toccai il braccio e lui si girò di scatto.
-Jamie. Se ti accade qualcosa, io non posso perdonarmi di non esserci stato. Non voglio che ti accade nulla, sei la cosa più importante della mia vita.- Mi tenne il viso tra le mani, guardandomi negli occhi, e poi mi baciò leggermente.
-Clyde, devi stare tranquillo, ti prego.-
Mi abbracciò e mi accompagnò nel piano sotto.
-Kyle. Stai attento Jamie, perché oltre a farla pagare a quel bastardo, io la faccio pagare anche a te.- Disse Clyde, appoggiando la sua mano sulla spalla di Kyle.
-Clyde, avanti..- Dissi
Baciai Clyde, e uscimmo. Kyle chiamò Arnold, per chiedere dove si trovasse.
Si trovava alla stazione, ma ci incotrammo vicino casa di Kyle. Lì era sottocontrollo ormai.
-Jamie.- Gridò Arnold da dietro me. Si avvicinò, e prese un bel respiro.
-Allora Arnold, cosa vuoi.- Dissi con tutta calma, mentre dentro ero nervosa.
-Hanno portato via Paige.-
A quanto pare il nostro Arnold non sapeva chi fosse stato a farla portare via. Io feci finta di non sapere nulla.
-Si, ho saputo.- Risposi.
-E non hai fatto nulla? Da quando lo sai? La sera del giorno che l'hanno arrestata tu eri contenta con quel tipo, lei è la tua migliore amica, non posso crederci.- Mi disse.
Feci uscire la rabbia che avevo dentro quando scoprì che Paige mi stava solo usando.
-Stai scherzando Arnold? Anche lei diceva che ero la sua migliore amica, però mi ha solo usata per accontentare suo padre. Entrambi mi stavano rovinando la vita. Mi ha salvata dalla strada, ma non mi stava risparmiando la vita. Poi cosa avrei potuto fare? Lei mi ha lasciata in una cella tutta la notte, e capisco anche il perché, e adesso pretendi che io in qualche modo la faccia uscire da prigione? Ho solo 15 anni Arnold.-
Mi guardava con odio e amore insieme.
-Kyle, tu puoi fare qualcosa.- Si rivolse a Kyle, senza sapere cosa rispondere.
Kyle non poteva dare una risposta, se avesse detto no, Arnold avrebbe capito tutto, se avesse detto si, tornavamo ad essere dipendenti.
-Io non posso far nulla, perché non ci pensi tu, infondo sei tu che ci tieni tanto, non io.- Disse Kyle.
Io mi girai verso di Kyle sorridendo, era sicuro di ciò che diceva.
-Kyle, è la tua migliore amica, e non ci tieni a farla uscire dalla galera?.- Disse Arnold, sconvolto.
-No. Non ci tengo affatto, e la mia unica amica qui è lei.- Si riferì a me. -Perché non la tiri tu fuori? Tu e tuo padre. Andiamo Jamie.-
Di Kyle mi era colpito il fatto che riuscì a rinunciare a Paige davanti ad Arnold. Nel frattempo che andavamo a casa gli parlai.
-Sei sicuro di aver fatto la scelta giusta per te?.-
-Ma certo Jamie, cosa credi? Che la faccia uscire da prigione, per poi tornare ad essere il suo burattino, e poi non farei nulla per metterti in pericolo, sei "mia sorella".-
Gli sorrisi. Mi mise un braccio attorno al collo e tornammo a casa.
Ad aspettarci nella veranda erano entrambi, Bonnie e Clyde.
Quando Clyde mi vide, scese subito gli scalini e corse verso di me abbracciandomi.
-Pensavo ti fosse successo qualcosa.-
Mi strinse forte. -È tutto ok.- Lo baciai.
-Cosa voleva?.- Disse Clyde.
-Diciamo che voleva far uscire Paige da prigione col nostro aiuto.- Rispose Kyle, abbracciando Bonnie.
-Gli hai detto che non ha bisogno di far uscire Paige, perché tra un pò andrà a fargli compagnia.- Disse Clyde ridendo con Kyle.
Entrammo dentro e mangiammo dei sandwich, poi guardammo un film.

***
Erano le 22.0, Clyde e Kyle portarono me e Bonnie a cena fuori. Andammo in un ristorante cinese. Un cameriere ci fece accomodare in un tavolo vicino alla porta della cucina non essendoci posti liberi e noi avevamo dimenticato di prenotare.
Bonnie mise dei jeans aderenti e una maglietta di pizzo bianca, con la scollatura da dietro, un cappotto corto e dei tacchi alti circa 12 cm, bianchi. Mentre io indossai dei pantaloni neri semplici, aderenti, un maglioncino beige con un giubottino di pelle e dei tacchi uguali a quelli di Bonnie, ma beige.
Mentre aspettavamo la cena, che non arrivava mai, Kyle passò del tempo con i camerieri, toccandogli il sedere mentre uscivano dalla cucina. La porta della cucina gli sbatteva contro la sedia, così quando uscì un cameriere gli disse di andarci piano.
-Certamente, ci scusiamo.- Disse un cameriere.
-Bene, grazie.-
Kyle si sedette sulla sedia. -Ci andranno piano ha detto quel tipo.- Disse sospirando.
-Bene, ma la cena? Io muoio di fame.-Commentò Bonnie.
-Tra un pò dovrebbe arrivare..- Aggiunse Kyle, beccandosi un altro botto della porta dallo stesso cameriere.
-Oh e andiamo!.- Si rivolse al cinese.
-Mi scusi.- Era molto divertito, sembrava farlo apposta.
Kyle si alzò e andò dal cameriere.
-Ma che sta facendo?.- Disse Clyde. -Fermatelo prima che combina dei guai.- Aggiunse.
-Senti tu, avevo detto gentilmente di andarci piano, mi state rovinando la serata.- Gridò Kyle.
-Ma certo, ci scusi.- Ripetè il cameriere.

Kyle tornò a sedersi, mormorando con se stesso.
-Idioti.-

-Kyle adesso calmati. Non stanno mica facendo apposta.- Gli dissi.
Sbuffò.
Poi lo stesso cameriere fece sbattere di nuovo la porta contro la sedia di Kyle.
-No, ma allora lo fa apposta.- Sussurrò.
Quando il cameriere ripassò, Kyle gli fece lo sgambetto, facendolo cadere a terra con i piatti che aveva in mano.
-Kyle!.- Disse Bonnie ridendo.
Io risi e Clyde dietro me.
-Ma che sei in pazzito ragazzo?.- Gridò il cameriere alzandosi.
-No, è lei che mi ha rotto le palle.- Rispose Kyle, con calma e serenità, guardando l'orologio che aveva nel polso.
La gente aveva gli occhi puntati su di noi,
, e qualcuno andò a chiamare il proprietario del ristorante.
-Come gli è venuto in mente...-
Kyle lo interruppe. -Aspetti, si calmi, faccia un bel respiro profondo, ritorna in cucina e ci serva la cena.- Disse Kyle.
Il proprietario interruppe ogni cosa chiedendo cosa fosse successo.
Io spiegai ogni cosa, mentre Kyle faceva scenate. Il proprietario disse qualcosa alla cassiera nella sua lingua, riferito a Kyle che dopo gli diede un pugno sul naso.
-Kyle, ma sei impazzito?.- Disse Clyde.
-Mi hanno rotto!. Il proprietario, questo cameriere e questo ristorante di merda.-
-Clyde io e Bonnie usciamo fuori.- Sussurrai.
-Si andate, io vedo come risolvere la questione.-
Io e Bonnie uscimmo fuori, sedendoci su una panchina di fronte al ristorante. Dopo dieci minuti uscirono Clyde e Kyle.
-Allora, che è successo?.- Chiesi.
-Ci faranno causa.- Rispose Clyde.
Noi tutti guardammo Kyle, che sembrava essere abbastanza tranquillo.
-Che c'è?.- Disse tranquillo.
Evitammo di continuare questa faccenda, e tornammo a casa.
Alla fine mangiammo solo del sushi al ristorante, e del pollo fritto a casa, mentre guardavamo un film.

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Un altro capitolo ragazzi☺
Oggi è andata così!
Spero che continuate a leggere, non finisce qui!.

-Possono esserci degli errori che verranno corretti.-😘❤

Come andrà a finire?.

Continua..☺

Salvami ancora. [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora