Finalmente non dipendevo da nessuno, avevo Clyde con me, la sorella del mio ragazzo, e avevo il mio migliore amico, cosa c'era di meglio?.
Eravamo rimasti tutto il pomeriggio a ridere e scherzare, con crepes e pancakes, io e Kyle eravamo liberi. Io mi ero liberata di Bronson, e anche di Paige e Kyle anche.
Nel pomeriggio tardi Clyde mi portò a casa 'mia' per prendere tutte le mie cose e trasferirmi da lui.
Lasciammo soli Bonnie e Kyle, che entrambi sembravano essere interessati l'uno dell'altra.
La sera Clyde decise di portarmi a cena fuori, così quando tornammo a casa sua, mi feci una doccia e piastrai i capelli. Indossai un abito stretto bianco, e delle scarpe col tacco, chiuse. Clyde si mise un pantalone nero, una camicetta rosso vino, e la giacca di pelle nera, e delle sneakers.
Clyde mi chiamava dalla cucina, dato che ero in ritardo e il tavolo era prenotato per un certo orario.
-Jamiee, dai sei pronta?.- Mi gridò Clyde.
-Arrivo, solo un minuto.-
Dovevo scegliere degli orecchini da mettere, ma alla fine andai sul sicuro, misi delle perline. Tolsi il piercing al sopracciglio, e indossai la collana di Clyde.
Non appena scesi le scale, Kyle restò a bocca aperta.
-M-ma che eleganza-. Balbettò Kyle.
Risi. -Allora hai intenzione di accompagnarmi in auto da Clyde o no?.-
-Ma certo..-
Kyle mi accompagnò in auto, lo abbracciai per salutarlo, e gli augurai buona fortuna con Bonnie.
Lui sorrise.
-Wow, sei bellissima, come al solito.- Mi disse Clyde quando salì in macchina, guardandomi dalla testa ai piedi.
-Tu sei stupendo.- Mi avvicinai e gli diedi un bacio.
Io e Clyde andammo in un ristorante molto lussuoso. Non appena entrammo un cameriere ci fece accomodare al nostro tavolo, decorato con due candele bianche, e una margherita con un piccolo pacchetto, al mio posto.
-E questa?.-
-Una margherita con un pensierino.-
-Oggi non è il mio compleanno, Clyde.- Sorrisi.
-Quindi?.- Disse prendendomi la mano, e la tenne con entrambi le sue mani.
-Non so, non credi sia troppo?.-
Mi sembrava un pò troppo, lui faceva tanto per me, mentre io non facevo nulla per lui.
-Non dire sciocchezze e apri il pacchetto.-
Scartai il pacchetto, e all'interno si trovava un piccolo anello di diamanti, era così luminoso. Era l'anello più bello che abbia mai visto. C'era inciso il mio nome all'interno dell'anello, un pò tipo come le fedi nuziali.
-Mio Dio, Clyde..-
-Ti piace?.-
-E-e-è stupendo.- Non sapevo cosa dire.
Mi alzai e lo baciai, nel frattempo portarono la cena.
Spaghetti ai frutti di mare, degli involtini di gamberi, e dell'insalata di polipo, come contorno.
E poi mangiammo caviale. Infine come dessert, del gelato fritto.
-Spero ti sia piaciuta la cena.- Mi disse Clyde.
-Certo, Clyde.-
-Finalmente possiamo stare insieme senza che nessuno ce lo impedisca.-
Lo guardai con gli occhi che mi sorridevano, poi mi alzai e mi misi sulle sue gambe, gli misi le mie braccia intorno al suo collo, lo baciai leggermente e gli sussurrai: -Se dovessi scegliere tra te e qualcuno di meglio, che è pronto a darmi qualunque cosa, io sceglierei sempre te. Perché nessuno e dico proprio nessuno, mi ha rubato il cuore come hai fatto tu.-
Aveva gli occhi lucidi, mi baciò.
Ci alzammo, la cena la fece mettere nel conto dei suoi. Mi aprì la portiera dell'auto, e gentilmente mi fece salire.
-Dove vuoi andare?.-
Appoggiai la testa sul poggiatesta del sedile, mi morsi il labbro e sorrisi.
-Dove esistiamo solo noi due.-
Mi tenne la mano per tutto il tragitto.
Andammo in spiaggia, lì mi tolsi le scarpe, che lasciai in auto, e misi delle sneakers che si adattavano perfettamente con il vestitino che indossavo.
Mi prese la mano e abbiamo fatto una passeggiata.
Io e Clyde parlavamo di come c'eravamo incontrati, cosa pensava, etc..-Cosa hai pensato di me la prima volta che mi hai vista?.-
Fece un gran respiro.
-La prima volta che apristi gli occhi in ospedale, io ho visto la cosa più bella al mondo. Non avevo mai visto tanta bellezza in vita mia. Ero rimasto come uno stupido, e ancor prima che li apristi, io guardavo te e le tue labbra.. capì subito che tu eri speciale, e dovevi far parte della mia vita con o senza i tuoi difetti.-
Lui poi si fermò, e si girò verso di me prendendo il mio viso tra le mani.
-Jamie, non abbandonarmi più, ti prego.-
-Non l'avrei mai fatto se non fossi stato in pericolo. Ma adesso sono libera.- Dissi.-SONO LIBERA!.- Gridai e aprì le braccia facendo un giro su me stessa e poi cominciai a correre. Clyde mi inseguiva.
-Aspetta Jamie.- Rispose divertito.
Corse fin quando non è riuscito a prendermi da dietro e mi diede un bacio sul viso, cercai di liberarmi ma inciampai e trascinai Clyde a terra con me, che cadde su di me sorridendo.
Lui mi guardava negli occhi, come se ci fosse qualcosa di bello in quei miei occhi castani. Si abbassò la testa e mi baciò come se non ci fosse stato un domani. Lo tenevo tirandolo dalla sua giacca nera per poi respingerlo sorridergli, alzandomi, e scappando divertita.
-Hei.- Rideva mentre mi correva dietro.
Infine mi prese in braccio, nel frattempo gli sorridevo.
Mi portò a fare un giro notturno in barca, poi andammo al parco, io mi sdraiai sul prato con lui accanto, io guardavo le stelle mentre lui stava con la testa sopra il suo braccio, e guardava me mentre parlavo.
-Guarda Clyde, la mia stella!.- Gli dissi.
Lui non mi dava retta, così mi voltai.
-Clyde...- Mi fermai. -C'è la mia stella. È la più bella. Guarda!.-
Mi accarezzò il naso con il suo indice, sussurrandomi: -Solo la mia stella è la più bella, e la sto già guardando.- Si riferì a me.
Io lo guardai e lui mi baciò.
Poi si alzò e mi porse una mano per aiutarmi ad alzarmi, mi portò al parco dei divertimenti, mi fece salire sulla ruota panoramica. Avevo molte vertigini, per fortuna girava lentamente. Poi salimmo sulle montagne russe, Clyde mi abbracciò forte, sapendo il terrore che avevo. Finito il giro, lui fece il gioco delle pistole, vincendo un orsetto di un metro che mi regalò.
Andammo in un fast food a prendere una crepes, tornammo al parco e ci sedemmo sul prato a mangiarla.
-Aspetta, hai un pò di cioccolato.- Avevo del cioccolato sulle labbra, stava per pulirmi le labbra con il fazzoletto, ma si avvicinò e mi baciò.
-Fermo, così ti sporchi.-Dissi divertita.
Lui continuò a baciarmi sul collo, nel frattempo il cioccolato mi cadde sul vestito bianco.
-Clyde!.-
Si tolse di scatto dal mio collo. -Cosa?.-
Risi.-Il cioccolato.-
-Che importa.- Rise ancor più di me.
-Beh. Allora...- Gli presi il viso con le mani sporche di cioccolato, e lo avvicinai a me, scuotendo il mio naso con il suo e poi baciarlo.
-Mi hai sporcato.-Mi sussurrò.
-Ops! Ma che stupida.- Continuai a baciarlo.
Eravamo entrambi sporchi di cioccolato, ma non ci importava, in quel momento contavamo solo noi due.
Dopo mi appoggiai con la testa sulle sue gambe, spezzando la mia crepes e metterla dentro la sua bocca come una madre con il suo bambino.
Finita la crepes, lui mi portò verso la ringhiera, dove dall'altra parte del lago si vedeva il parco divertimenti.
-Adesso guarda, ho una sorpresa per te. Chiudi gli occhi.-
Chiusi gli occhi, dopo sentì un rumore di un aereoplano.
-Apri gli occhi.-
Su nel cielo c'era un aereoplano, che trascinava con se uno striscione.'QUALUNQUE COSA ACCADA TU SARAI SEMPRE CIÒ DI CUI AVRÒ BISOGNO.'
'TI AMO'.-Clyde!.-
Rimasi senza parole, era la cosa più bella al mondo, mi faceva sentire importante, amata, desiderata.
Non mi ero mai sentita così. Nonostante tutto io mi sentivo felice.Baciai Clyde con tutto l'amore e la passione che avevo, e subito dopo cominciarono i fuochi d'artificio.
Lui mi riteneva importante, come lui lo era per me. Non avevo mai amato nessuno come amavo lui.
Faceva parte di me. Era il mio cuore.
Era tutto.-----------
Ecco un altro capitolo, forse è un pò corto, ma vabbè.
Ragazzi continuate a leggere, non finisce qui!.COSA SUCCEDERÀ ANCORA?
Scopritelo continuando a leggere.
Spero vi piaccia.😘-Possono esserci degli errori che verranno corretti-
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Salvami ancora. [Completa]
RomanceJamie è una ragazza con problemi economici, vive a NewYork in una casa con solo due stanze. Il padre è malato e la madre per prendersi cura del marito non può lavorare. Un giorno Jamie incontra Paige dove la ospita a casa sua fin quando non si sist...