Non avrei mai immaginato che Paige poteva usarmi in questo modo. Quella ragazza che mi vide seduta su quella panchina, la prima che mi rivolse la parola, e che pensavo che lei volesse aiutarmi, invece mi ha portata alla cattiva strada.
Pensavo sempre a ciò che mi aveva detto Bonnie.
I giorni erano cupi, in fin dei conti lei era importante nella mia vita, mi ha tolta dalla strada, ma mi ha rovinata del tutto.
Dentro di me sentivo solo dolore e tristezza, volevo urlare, e capire cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto questo. Ma da capire il perché Kyle non mi aveva detto nulla, avrei potuto evitare tutto questo.
Stavo sul letto, nella mia stanza, e mi squillò il telefono. Era Kyle, non sapevo se rispondere, perché avrebbe potuto tradirmi anche lui, così rifiutai la chiamata. Rimasi tra i miei pensieri, a riflettere, a capire cosa fare. Non potevo scappare per sempre, dovevo fare qualcosa, ma cosa. Bronson mi avrebbe fatta fuori.
Mentre guardavo un punto fermo con qualche lacrime che scendevano sul mio viso, entrò Clyde.
-Jamie.-
Lo guardai negli occhi e lui si avvicinò a me. Si sedette sul letto e mi prese le mani.
-Manderemo in galera quel bastardo.- mi disse sicuro di se. Mi asciugai il viso.
-Cosa? Clyde...-
-Jamie, io sto cercando solo di salvarti da questo casino.- Mi interruppe.
-Paige me la farà pagare. Sono complici, Clyde, rifletti.-
-Paige non ti farà del male, con me accanto.- Mi disse accarezzando il mio viso. -Adesso non pensarci, tu sei con me, devi stare tranquilla.-
Era vero, io ero con lui. E non avevo bisogno di altro. Si alzò dal letto e andò verso la porta. Stava per uscire dalla camera, però si fermò e si voltò verso di me.
-Ah, Jamie, torneremo a New York più tardi.-
-Cosa? Ma Clyde...-
-Fidati di me. Stai tranquilla, se non fossi sicuro non l'avrei detto.-
Avevo uno sguardo abbastanza sconvolto, cosa aveva in mente Clyde? Di portarmi di nuovo a New York, per cosa?
Chiuse la porta e si riavvicinò a me.
-Hei Jamie, stai tranquilla. Ok?.- Dissi 'si' con la testa, lui mi diede un bacio a stampo e scese da Doris. Nel frattempo che usciva entrò Bonnie.
-Oh ciao Clyde.-
Lui le fece un sorriso, Bonnie chiuse la porta e si sedette sul letto.
-Allora come ti senti.- Mi disse accarezzando velocemente la mia gamba.
Sospirai. Come potevo sentirmi. Non stavo male per Paige, ma di più perché lei mi aveva rovinata completamente. Io mi drogavo, spacciavo, rubavo, ero una prostituta.. cosa peggio di questo? Mi aveva convinta che in questo modo i miei genitori sarebbero sopravvissuti, invece mi avevano abbandonata, e mi convinse lo stesso a fare tutto questo, solo per fare un favore al padre. Ci mancava solo che mi convinceva ad essere una assassina. Non aveva paura di nulla Paige, aveva ucciso anche un Boss della droga.
Scossi la testa, e alzai lo sguardo verso Bonnie.
-Non mi aspettavo tutto questo..- Abbassai di nuovo lo sguardo, e cominciai a giocare con il braccialetto che mi aveva dato.
-Mi ha anche dato questo... questo stupido bracciale.- Dissi, togliendolo e lanciandolo verso la porta. Appoggiai i gomiti sulle mie gambe incrociate, e misi le mani tra i capelli. Piansi.
Bonnie si avvicinò e mi abbracciò forte.
-E non capisco perché vuole portarmi a New York, un'altra volta.- Le dissi piangendo.
-Jamie, Clyde sa quello che fa, stai tranquilla.
Ah, non pensare più a Paige, adesso sei con noi. Non è il caso di essere triste per lei, ormai è tutto passato.
Dai preparati adesso.-
Andai al bagno e mi sciacquai il viso, mi vestì indossando dei jeans abbastanza aderenti, una camicetta che misi dentro ai jeans, il giubino di pelle e dei tronchetti con un pò di tacco. Mi pettinai i capelli lasciondoli cadere sulle spalle.
Bonnie uscì fuori in veranda, io andai nella cucina della signora Doris, dove la trovai che faceva dei tachos.
-Salve signora.- Dissi sorridendo a malapena.
-Oh ciao Jamie.- Disse sorridendo.
-Posso prendere un tachos?.- Le chiesi gentilmente.
-Ma certo, neanche dovresti chiederlo.- Mi fece un grande sorriso.
Clyde arrivò da dietro me e mi prese la mano, mi voltò verso se e mi baciò.
-A cosa devo questo bacio?.- Gli chiesi.
-Ad avermi reso la persona più felice al mondo.- Mi baciò di nuovo con le sue braccia intorno a me. -Che ne pensi se andiamo al parco? Prendi anche pò d'aria, che dici?.-
-Si.. Direi di si.-
Avevo bisogno di un pò d'aria fresca con Clyde, era la cosa migliore. Lui andò a prendere la macchina nel garage, mentre io in quel piccolo istante riflettei sul fatto che non dovevo dare troppa importanza a ciò che mi fece Paige, l'importante che adesso sono tranquilla, e lei l'avrebbe pagata, senza dubbi.
Sentì il clacson e salutai Doris con un abbraccio, nel frattempo che uscivo dalla cucina, incontrai Cornelia.
-Oh, ciao Jamie. Stai bene?.- Mi chiese preoccupata.
-Ciao Cornelia, meglio non può andare.-
Ero decisa di fregarmene, perché io avevo Clyde e non mi bisognava altro.
-Bene. State uscendo?.-
-Si, una passeggiata al parco e torniamo.-
Mi abbracciò e mi salutò.
Salì in macchina e andammo verso il parco.
-Ti va di andare in un bar prima?.- Mi chiese Clyde.
-Clyde, non mi va di stare in mezzo a tanta gente. Ma solo io e te.-
-Ma al parco non siamo mica soli.- Mi disse sorridendo.
-Sbaglio o mi hai chiesto un pò d'aria fresca.- Risposi sorridendo.
Lui rise, poi mi prese la mano e me la tenne per tutto il tragitto.
Arrivati, prima che parcheggiò l'auto mi fece scendere.
Poi scese lui, mi prese la mano. Prima abbiamo fatto una passeggiata, poi verso le 21.0, lui mi coprì gli occhi.
-Clyde! Ma che succede.- Sorrisi.
-Ho una sorpresa per te.-
Mi portò vicino alla ringhiera, verso il lago. Mi tolse le mani dagli occhi.
-Guarda nel cielo.-
Guardai all'insù, ma non vidi nulla tranne la stella più bella che avevo mai visto.
-Cosa, Clyde.-
-Vedi quella stella lì?.-
-La più luminosa?.- Dissi. Affermò. -Che cosa?.- Chiesi.
-Adesso è tua.-
-Cosa?.-
Non potevo crederci, mi regalò proprio la stella più bella!.
Una stella.
-Si. Quella stella adesso è tua.-
-Dio, Clyde.- Mi aggrappai a lui, bloccando la sua vita con le mie gambe, lo baciai senza alcuna fine, gli morsi il labbro inferiore. Lui mi sedette sulla ringhiera, e mi guardò negli occhi spostando i miei capelli neri dietro l'orecchio.
-Promettimi che mi amerai sempre.-
-Qualunque cosa succeda tra me e te, io ti amerò.- Lo abbracciai.
Andammo al parco divertimenti e poi a casa.
Preparai la mia roba, misi tutto in un nuovo zaino. Clyde mi aiutò.
-Torneremo a vivere qui, quando saremo marito e moglie.-
Mi voltai verso di lui con un sorriso.
-Hai intenzione di sposarmi?.-
-È una promessa... . Beh sei pronta per andare?.-
Non dissi nulla. Ero preoccupata a tornare lì. Se mi avessero trovata?.
Clyde prese il mio viso tra le sue mani.
-Hei Jamie, stai tranquilla, andrà tutto bene, sei con me.-
Gli sorrisi. Presi la valigia e scesi, Clyde mi aiutò.
Salutai Doris.
-Ci vediamo signora Doris.-
-Certo cara, stai tranquilla, con Clyde sei al sicuro.-
Abbracciai Doris, e salutai Cornelia e Ezra, che restavano ancora per un pò lì. Solo Bonnie venne con noi.
Salimmo in macchina e andammo a New York.---------
Ragazzi captitolo di passaggio!!
Ho avuto pochissimo tempo, questo è tutto per oggi, continuate a leggere, domani il prossimo aggiornamento.
Scusate ma è corto.!Che succederà a Jamie tornando a New York?
-Possono esserci degli errori che saranno corretti.-
😘😘😘😘
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Salvami ancora. [Completa]
RomanceJamie è una ragazza con problemi economici, vive a NewYork in una casa con solo due stanze. Il padre è malato e la madre per prendersi cura del marito non può lavorare. Un giorno Jamie incontra Paige dove la ospita a casa sua fin quando non si sist...