"Tutto questo è assurdo comunque. Ti rendi conto che possiamo passare da una dimensione all' altra? E se non fossimo gli unici a poterlo fare?" Cristian mi riferì quelle parole combattuto da dubbi.
Io dunque gli risposi che era poco probabile in quanto neanche lui "poteva" a quanto pare; ne era capace solo grazie alla mia presenza.
Sembrava proprio che io fossi l'unico a farlo, LETTERALMENTE.
Quell' "altro me" trattandosi sempre della mia persona doveva essere in grado di "passare oltre" ogni volta che lo volesse: ci salvò durante la rissa in classe e in più Vera disse di averlo avvistato a Ferrugipoli... una cosa era certa: se l' avessimo trovato ne avremmo capito di più.
Cristian se ne tornò a casa sua ma non prima di esserci dati appuntamento per il giorno dopo in quanto saremmo andati proprio nella città della capopalestra Petra.
Il resto della giornata passò senza studiare, non ne avevo molta voglia e in più il giorno dopo sarebbe stata Domenica, quindi niente scuola.
Il giorno dopo mi svegliai tardissimo, a quanto pare entrare ed uscire dal mondo inverso portava il corpo e la mente a un forte stress.
Giusto il tempo di pranzare e subito il campanello di casa iniziò a rompere la quiete: il testone era arrivato.
Ci salutammo e ci chiudemmo subito in stanza pronti per il "salto".
"Allora... sei pronto?" Mi chiese Cristian poggiando la sua mano sulla mia schiena; io risposi con un semplice "ma certo!".
Provai allora a toccare il ciondolo con il polso in cui avevo indosso il PokéNav nel Mondo Inverso e subito fummo inghiottiti dalla luce.
Eravamo passati "oltre" facilmente questa volta... ma forse per via dei ripetuti ingressi nel mondo inverso iniziammo ad accusare fisicamente dei pesanti mal di testa.
Eravamo sbucati come al solito dal nulla proprio ad Albanova, da li a pochi minuti ci raggiunse Vera.
Dopo i saluti generali la ragazza ci invitò al laboratorio del padre per una sorpresa.
Arrivammo al laboratorio visto che era distante pochi metri dalla casa della famiglia Haruka e fummo accolti a braccia aperte dal professor Birch e i suoi assistenti.
"Ragazzi miei, ora che siete qui a Hoenn dovrete stare attenti a dove mettete i piedi, un Pokémon potrebbe sempre saltarvi addosso! Quindi dato che siete amici di mia figlia voglio regalarvi un Pokémon in buona fede con la speranza che ve ne prendiate cura." Proferì il professore con aria fiera.
Gli occhi di Cristian si spalancarono e i miei si riempirono di gioia quando ascoltammo le parole dell' uomo.
Eravamo già a conoscenza riguardo a che tipo di Pokémon iniziali gli allenatori della regione avrebbero ricevuto: Torchic, Treecko e Mudkip. Non eravamo più nella pelle.
"Scusa se scelgo per primo Lorenzo ma Mudkip non me lo faccio di certo fregare da sotto il naso!" Esclamò il testone a gran voce.
Il professor Birch spense l'entusiasmo del mio amico sul nascere: vi erano tre Pokéball chiuse davanti a noi, ma non contenevano affatto i Pokémon iniziali della regione di Hoenn.
"I Pokémon che sono presenti in queste Pokéball provengono da diversi viaggi che ho fatto dopo il cataclisma di Hoenn accaduto due anni fa." Spiegò il professore.
Vera aggiunse nozioni in più riguardo alla catastrofe citata poco prima: si trattava del putiferio creato dal Team Magma e il Team Idro rispettivamente utilizzando i poteri della sfera Rossa e la sfera Blu per controllare i due Pokémon Leggendari Groudon e Kyogre.
Erano tutte cose che io ed il mio amico conoscevamo già, ma comunque stavamo perdendo già troppo tempo: era il momento di giocare con la fortuna e vedere che Pokémon averemmo ricevuto.
Iniziò Cristian, fece pressione sul tasto bianco della Pokéball a destra e il mostriciattolo si palesò: era un Electrike dal carattere vivace.
Il mio amico era su di giri, non lo avevo mai visto così felice.
Toccava a me, scelsi la Pokéball al centro e feci pressione sull' unico pulsante dell' oggetto facendo fuoriuscire dal suo interno una creatura: era una sorta di soldatino rovente dal grosso testone.
"Quello pare che si chiami Charcadet, l'ho catturato in una regione lontana durante un seminario in una prestigiosa scuola". Disse il professore guardando il piccolo soldatino.
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Pokémon: Il Mondo Inverso
FanfictionIl mondo dei Pokémon: che posto meraviglioso. Pieno di persone solari e panorami capaci di togliere il fiato. O così pare dall'esterno... Cosa succederebbe se fossimo in grando di entrare in questo fantastico mondo in prima persona?