Parte 14: Il team Ring

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La "nuova" Vera ci accompagnò fino a casa sua per poi prendere la sua presunta moto... lo spettacolo al quale Icor ed io assistemmo fu completamente inaspettato: 

Una volta effettuato il "salto" nel mondo inverso notai subito le differenze che ho già citato, eppure non potevo immaginare che Albanova fosse cambiata al punto da essere completamente irriconoscibile; aveva subito un' urbanizzazione non indifferente. Hoenn è sempre stata famosa per essere letteralmente immersa nella natura... eppure non era possibile notare neanche un filo d' erba.

Arrivammo a casa sua, dato che eravamo "comparsi" quasi fuori dalla piccola cittadina; lei non ci mentì: parcheggiata davanti all' uscio di casa sua vi era una motocicletta con motore a vista, modello che era facile ammirare tra le più famose gang di motociclisti.

Vera, con sguardo malizioso, mi sorrise in modo sinistro e, dopo aver preso nuovamente per il braccio Icor, disse: "Oh dimenticavo, essendo una moto ha spazio solo per due persone... sembrerebbe che qualcuno resterà tagliato fuori."

Icor annuì aggiungendo che sarei stato io ad andare con lei, in quanto egli fosse in possesso di un Pokémon volante che gli avrebbe permesso di arrivare al percorso 115 in un baleno.

A Vera la cosa non andò giù, infatti iniziò a lamentarsi come una bambina; Icor la ignorò completamente e, una volta fatto uscire dalla Pokéball un esemplare di Corviknight, volò alla volta della nostra destinazione.

"Grr! Che razza di antipatico. Lasciare una zavorra simile ad una bellezza come me... non è carino!" disse a gran voce la teppista.

"Zavorra"... Ammetto che fece male sentirglielo dire.

Mi lanciò un casco nuovissimo (evidentemente non era solita usare protezioni durante le sue scampagnate con la moto) e con un gesto con la mano mi ordinò di salire sulla moto.

Una volta salita, Vera impennò e partì a tutta velocità per le ormai strade urbane della nuova Hoenn obbligandomi a tenermi forte attorno alla sua vita per evitare brutte cadute.

"Heh! I mocciosi come te non dovrebbero salire su dei gioiellini del genere!" esclamò la ragazza aumentando ancora la velocità.

Eravamo a velocità folli, i palazzi, le persone, e la strada stessa ai miei occhi apparivano completamente deformati. 

Chiusi gli occhi per la paura appoggiando la mia faccia sulla schiena di Vera, la quale iniziò a decelerare subito... ci fermammo a Ferrugipoli.

"Hey? Stai bene? Non starai avendo mica un attacco di panico, vero?" MI disse la ragazza visibilmente dispiaciuta.

Le risposi di no, forse volevo apparire più coraggioso di quel che in realtà non ero, ero veramente terrorizzato.

Lei sospirò: "Aspettami sulla moto e non muoverti, vado al Pokémon Market a prenderti dell' acqua."

Così fece.

Una volta solo mi fermai a riflettere: dal primo momento in cui la vidi mi era sembrata diversissima dalla Vera che conoscevo io... era rude, forte e a tratti anche intimidatoria. A vederla allontanarsi così invece... andare a prendere dell' acqua per un piccolo ragazzino come me... non potei far altro che pensare che sotto sotto lei era proprio la ragazza che conoscevo.

"Ti ho detto di bere moccioso... si può sapere a che diavolo stai pensando?" Non mi accorsi che Vera era già tornata con l' acqua.

Svuotai completamente la piccola bottiglia e iniziai a sentirmi un po' meglio.

Vera accennò un sorriso... successivamente mi saltò addosso per proteggermi: ci fu un esplosione  a pochi metri di distanza da noi.

Una volta che la nube di fumo e polvere si diradò riuscii a vedere chi avevamo davanti: erano due persone dal lungo cappotto bianco con delle cuciture a forma di Hoopa sulle braccia; un maschio ed una femmina, entrambi dai corti capelli rossi aventi come Pokémon rispettivamente un Lairon ed un Metang.

"Diavolo... il team Ring." esclamò Vera guardando i due ragazzi minacciosi di fronte a noi.

Il team Ring? Io conoscevo solo i team Magma ed Idro... questo nuovo team mi parve nuovo.

"Tu devi essere la figlia di Birch, dovrai venire con noi... così tuo padre si farà vivo. Abbiamo bisogno del suo intelletto." Disse a gran voce il ragazzo.

Vera fece ad entrambi il dito medio per poi dire ad entrambi che suo padre (chiamato da lei "idiota") non si faceva vivo da anni.

La ragazza con il Metang rimase seccata dal comportamento di Vera e mandò dunque il suo Pokémon ad attaccarci in modo diretto... Vera mi spinse dietro di lei per proteggermi ma una grossa luce ci abbagliò prima che la mossa "Vortexpalla" del Pokémon Ferrunghia ci travolse.

Un misterioso Pokémon violaceo con delle spade fatte di fiamme del medesimo colore si contrappose tra noi e l' attacco proteggendoci.

"Appena in tempo Ceruledge. Ottimo lavoro" una voce misteriosa proveniente dalle nostre spalle si congratulò con il misterioso Pokémon.

Mi voltai e notai Icor con i vestiti un po' impolverati.

"Guarda Ton... abbiamo un altro tipetto da schiacciare" disse con un ghigno la ragazza in bianco.

"Già... meglio per noi Phoenix. Distruggiamoli. Sarà la nostra occasione per dimostrare al capo che siamo degni di essere stati eletti tenenti del team Ring!" le rispose il ragazzo.

Icor chiuse gli occhi e con un semplice schiocco di dita ordinò al Pokémon chiamato Ceruledge di attaccarli.

Era una lotta impari... due contro uno...eppure quel Pokémon era davvero molto abile:

Lairon provò a colpirlo con un "pietrataglio" mentre Metang provò un "Meteorpugno", entrambi fallirono in quanto il Pokémon Violaceo evase i colpi di entrambi.

Contrattaccò colpendoli entrambi con una mossa enunciata da Icor a gran voce che non avevo mai sentito prima: "Lama del rimorso".

Entrambi finirono K.O. e i due allenatori fecero rientrare i loro rispettivi Pokémon sconfitti nelle loro balls, prima di andarsene però la ragazza ci disse: "La pagherete molto cara! Lord C sarà molto infastidito da quello che avete fatto oggi!"

Una volta via, Icor fece rientrare Ceruledge nella sua Pokéball, era una ball parecchio usurata.

"Ho parlato con Lyris, verrà qui da noi a Ferrugipoli a momenti... ha detto che aveva un Pokémon da "richiamare"."

Vera con faccia e tono seccati provò a cambiare discorso: "Che razza di Pokémon era quello?"

Icor si fermò ad osservare la pokéball e me la lanciò: "Sarà Lorenzo a rispondere, è suo; io l' ho solo preso in prestito senza permesso."







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