Il drago iniziò a farmi strada lungo un corridoio illuminato malamente da solo un vecchio lampadario coperto da uno strato spesso di polvere, il quale oscillando per via del vento proveniente da una fatiscente finestra alle nostre spalle, illuminava l' ambiente circostante rivelando lo stato di decadimento delle pareti ingiallite.
"La persona di cui parlavo prima comunque... non esiste..." esordì il me del futuro improvvisamente.
Rimasi di sasso... anche se si trattava di un me alternativo, quella rivelazione mi mise parecchia angoscia addosso... ebbi paura che sarei stato picchiato, o peggio, ucciso; quel tipo di frase ero solito sentirla dai bulli del gruppo di Igor a scuola... frasi usate a pennello per portarti via dalla vigilanza degli insegnanti.
"O meglio... non più. Guarda lì..." finì di parlare il dragone nero indicando nel mentre una foto appesa sul muro raffigurante una ragazza: Era una splendida ragazza dagli occhi azzurri, un caschetto lungo color nocciola e, inoltre, aveva la pelle rosea con una piccola voglia a forma di cuore sul collo.
Rimasi in silenzio ad osservare la foto, era davvero bellissima, eppure ero ben certo di averla già vista da qualche parte.
Il dragone, una volta aver sospirato iniziò a parlare nuovamente: "Lei è...no scusami, era Valeria, la mia ragazza. E' morta il mese scorso per colpa di un cancro al seno."
Mi si strinse il cuore... una ragazza così bella stroncata da un bruttissimo male. Sentivo quasi le lacrime formarsi sotto ai miei occhi, un po' per via della la faccia che fece il drago, un po' sapendo che sotto sotto lei era anche la mia fidanzata.
"Non te lo racconto comuque per farti piangere o cose del genere, te lo sto dicendo per un motivo specifico: guardale il collo, nota bene la voglia che ha." mi invitò con il dito a focalizzare la mia attenzione nuovamente sulla foto.
Si, avevo già notato quella strana voglia color caffé sul collo, ma nonostante quelo non fui in grado di capire... non finché il drago iniziasse con l' ennesima spiegazione.
"Scommetto che ti sembri avere un viso familiare eh? E' naturale, lei è Vera."
Ero parecchio confuso... pochi istanti prima avevo appreso che il nome della ragazza fosse Valeria... che c'entrava Vera?
Il Drago ricominciò: " La strana voglia è proprio la chiave che ti servirà per capire: il mondo inverso non è un' "altra dimensione" come hai sempre creduto, esso è uno specchio. Tutto ciò che vi è al suo interno è presente dall' altra parte e ovviamente viceversa. Luoghi, persone... e Pokémon compresi."
Iniziai a prenderlo per pazzo in quanto i Pokémon "da noi" non sono mai esistiti se non nei media sotto il marchio The Pokémon Company; infatti gli feci presente il mio scetticismo.
Lui ebbe la risposta pronta: "Non farmi innervosire! Non ho ma detto che qui esistono i Pokémon, ho parlato di un parallelismo sotto la forma di specchio. Rapidash non è forse uguale ai cavalli? Piplup non è forse un pinguino? E cosa mi dici dei Pidove? Piccioni dico bene?"
Effettivamente sotto quel punto di vista aveva ragione, ma non ebbi il tempo di rifletterci più di tanto che già riprese a parlare:
"Valeria non era altro che l' "inverso" di Vera. Gli inversi non sono sempre come me e te ad esempio, tu sei debole e timido, io sono forte e coraggioso. Ci sono casi in cui gli inversi sono così simili da sembrare la stessa identica entità. Comunque a quanto pare le due dimensioni non viaggiano allo stesso ritmo temporale... non so se tu già ci sia arrivato ma... se un inverso dovesse morire...beh... anche l'altro a suo tempo farà la stessa fine.".
Sentì come se l' anima stesse abbandonando il mio corpo... Vera sarebbe morta... ma tutta quella storia doveva essere campata per aria no?
Gli feci presente la cosa, dicendo apertamente che non avevo alcuna intenzione di credergli e il drago, prontamente, mi fece notare un ulteriore dettaglio: Aveva anche lui una voglia a forma di chicco di caffé sulla guancia sinistra... la stessa che ho io.
"Si, io sono il tuo inverso, e tu sei il mio." mi rivelò l' altro Lorenzo scrocchiandosi il collo.
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Pokémon: Il Mondo Inverso
FanfictionIl mondo dei Pokémon: che posto meraviglioso. Pieno di persone solari e panorami capaci di togliere il fiato. O così pare dall'esterno... Cosa succederebbe se fossimo in grando di entrare in questo fantastico mondo in prima persona?