Parte 11: Il Drago

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Il pokémon intervenne giusto in tempo, vista la collera del testone non ero per nulla sicuro di come sarebbe andata a finire se l' ulteriore colpo di Cristian mi avesse raggiunto.

"Ma sei completamente impazzito?!" esclamò Ash spingendo il testone a terra. Iniziò ad urlargli contro; cominciò a mettere in dubbio l' amicizia che avesse nel miei confronti e chiedeva, anzi, pretendeva spiegazioni riguardo a quel comportamento assurdo e violento mentre Pikachu era impegnato a caricare le sue guance con dell' elettricità .

"Guarda lì per terra, il mio "amico" voleva rubarmi la ragazza." rispose Cristian con tono arrogante.

Vera rimase sorpresa dalle sue parole, al punto che si avvicinò all' ormai ammaccato pacco regalo che le avevo preso con tanta cura: lo aprì e, una volta aver preso con entrambe le mani il dono, riconobbe la bandana.

"Non volevo rubarti proprio nessuno. Semplicemente sono una persona a cui piace saldare i debiti con gli altri, dovresti conoscermi bene." Dissi al mio amico ormai triste per come stessero andando le cose.

Vera mi guardò chiedendomi di cosa stessi parlando e le riferì del mio desiderio di volermi sdebitare con lei e Max per via del PokéNav regalatomi proprio dai fratelli Haruka.

Vera mi sorrise ma con aria un po' triste per via della situazione; successivamente si rivolse al testone dicendogli apertamente di non appartenere proprio a nessuno, non era certo un oggetto, era una persona, una ragazza... e solo un' amica.

Cristian scoppiò a ridere... al punto che i suoi occhi divennero viola, e dai suoi piedi iniziò a fuoriuscire un gas, anzi no, un vapore del medesimo colore.

Lanciò la sua Pokéball contenente Zeus verso Blaziken ordinandogli di usare Ondashock, ma a quanto pare non era altro che un diversivo: nel frattempo che Blaziken era troppo impegnato ad incassare il colpo, Cristian con una spinta allontanò Ash e correndo superò in un lampo i due Pokémon impegnati nella "lotta" venendo verso di noi.

Fu così veloce che ne Vera e ne io fummo in grado di muoverci dal posto. Nell' impeto riuscii a stento a notare un ulteriore dettaglio: le unghie nere e affilate di Cristian che erano in procinto di afferrarmi per la gola. Istintivamente riuscii solo ad alzare un braccio come protezione, era troppo veloce per un normale ragazzino come me.

Mi ferì il braccio e... distrusse il mio PokéNav, il quale dopo aver generato un' onda d' urto scaraventando tutti i presenti a gambe all' aria fece fermare completamente tutto... i colori iniziarono a sbiadire, i suoi diventavano sempre più sordi e ovattati, l' unica ferita che mi ritrovavo sul braccio piano piano iniziò a sparire lasciando il posto ai vecchi lividi che avevo prima di entrare nel mondo inverso.

L'ultima cosa che ancora si muoveva era Vera, la quale mi guardò con aria triste prima di congelarsi completamente come se già sapesse cosa sarebbe successo da li in poi... intanto ero tornato nel nostro mondo.

Mi aspettavo di ritrovarmi nella mia stanza davanti al ciondolo, magari con Cristian in modo tale da affrontarlo per bene... invece mi trovavo in un posto mai visto prima.

Ero in una stanza dalle pareti nere, su di un letto, ammanettato e con una gran sete.

"Vuoi bere qualcosa, acqua, soda, una birra? No... forse sei ancora troppo giovane per quella." Disse una figura oscurata dall' ombra seduta ad un angolo della stanza in cui mi trovavo.

Ero terrorizzato, dov'era mia madre? Perché non ero nella mia stanza come al solito? Specialmente... chi diavolo era quel tale?

L'ombra non ricevendo alcuna risposta da me se non solo un faccia impaurita decise di alzarsi e avvicinarsi al letto dove ero ammanettato.

"Oh giusto, le manette... scusami bello ma le persone in stato di shock sono imprevedibili, sono solo per precauzione comunque, non temere." aggiunse quel tale prima che l'unica fonte di luce proveniente da un' unica piccolissima finestra gli illuminasse il corpo dal torso in su.

Mi somigliava moltissimo, le uniche differenze erano i capelli lunghi, l' altezza, lo sguardo spento e malinconico e... il tattoo di un drago... era proprio il "Dragone nero" che stavo cercando con gli altri ad Hoenn!

"Si può sapere chi sei veramente? Che intenzione hai? E soprattutto che sta succendendo?" Chiesi al drago con aria perplessa.

Prese posto di fianco a me iniziando a liberarmi dalle manette per poi iniziare con la sua grande spiegazione: lui era davvero me, veniva dal futuro e il suo obiettivo era quello di proteggermi dal Karma.

"Karma? Che intendi? Non credo in queste cose." gli risposi a tono.

Il drago sospirò annoiato per poi riprendere a parlare: essendo me sapeva già a cosa credessi o no, inoltre aggiunse che fino a non troppo tempo prima la pensava proprio come me.

Iniziò a dire che per via della mia "unione" con il mondo inverso Cristian non sarebbe mai più stato lo stesso, aggiungendo come lui stesso si ricordasse per filo e per segno il momento dell' inizio della sua pazzia, momento che avevo vissuto non troppo tempo fa.

"Sapevo che sareste entrati nel mondo inverso con lo scopo di cercarmi, ma comunque non potevo interferire con il passato, avrei creato un paradosso..."

Mi mandò il cervello in pappa, però capii che non potè intervenire in quel momento per via di possibili ripercussioni future.

Aggiunse inoltre che non mi trovavo nel mio "Tempo"... ero nella futuro rispetto ai miei anni, nella sua linea temporale, un 2023 che non avrei dovuto minimamente vivere.

"Cristian non è più quello che conosci tu... per via del salto nel mondo inverso senza un "legame" con qualcuno di interno a esso il suo volere è stato corrotto da qualcosa... dobbiamo trovare questa misteriosa entità e terminarla." Non capii molto neanche con la sua spiegazione esaustiva.

Aggiunse inoltre che Cristian era riuscito a portare i suoi Pokémon a spasso per le due dimensioni inverse a piacimento per via di uno dei suoi Pokémon: Hoopa.

E a quanto pare le sorprese non finiscono qui, mi riferì il drago che il suo team comprendeva anche un Manectric di nome "Zeus", un Haxorus, un Gallade, uno Shiftry, ed infine un Infernape.

"Forza alzati... devo mostrarti qualcuno..." disse il dragone gettandomi dei vestiti puliti rigorosamente neri addosso invitandomi a seguirlo fuori dalla stanza.




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