Capitolo 5: Notizie da Mark

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<< Oh, perdonami! Stai bene? >>

Sentii quella voce calma e non troppo grave che si rivolgeva a me, così alzai lo sguardo per identificarla. Si trattava di un ragazzo più o meno della mia età, con dei capelli castani dal taglio asimmetrico e una barba curata minuziosamente; indossava una camicia che sembrava pregiata, un paio di pantaloni neri e scarpe sportive. I suoi occhi erano coperti da un paio di occhiali da sole, ma questo non mi impedì di restare incantato dal suo bell'aspetto.

Confusamente presi l'oggetto che era caduto a terra, un paio di chiavi, e mi rialzai con l'aiuto del ragazzo. Feci per dargliele, ma non appena gli sfiorai la mano un brivido mi percosse la schiena. Quel tipo mi faceva uno strano effetto, ma probabilmente era solo il suo essere gentile.

<< N-no, scusami tu... dovrei stare più attento. >> gli risposi imbarazzato, con un filo di voce. Senza fermarmi a parlare abbassai lo sguardo e tirai dritto, imprecando internamente per la figuraccia che avevo fatto.

Non appena mi allontanai abbastanza sentii il trillo del telefono, era un nuovo messaggio.

{ Giorno! (^O^)/ Che fai???]

Era Jessie, e come al solito si ostinava a inviarmi quelle emoticon orribili.

[ Smettila di usare quei cancri. Comunque sono al vecchio parco dove andavamo da piccoli.}

{ E come mai sei lì?]


[ Boh, avevo voglia di feels.}

{ Oh, capisco... come sta andando la giornata?]

[ Uno schifo, mi sono appena scontrato con un tipo e sono caduto a terra lol}


{ COSA?! \(//∇//)\ ]

[ Cosa c'è?}

{ Era bello?? ]

[ Chi, il tipo? Sì, non era niente male... perchè? }

{ Magari ti capita come nei libri... lo ritrovi e vi mettete insieme!(≧▽≦)]

[ Seh, certo. Dai, passo da Mark... se sei libera più tardi raggiungici, okay?}

{ Anche subito! ☆ミ(o*・ω・)ノ ]

[ SMETTILA DI USARE QUELLE FACCINE. }

Irritato spensi lo schermo del telefono.

Casa di Mark non era molto distante, quindi ci arrivai dopo nemmeno cinque minuti. Suonai il citofono, aspettando il classico "chi è?".

<< Sono Maxwell, apri. >> dissi con tono quasi svogliato.

Entrai all'interno del portone per chiamare l'ascensore, e una volta salito mi trovai davanti un Mark con delle occhiaie gigantesche e i capelli scombinati intento a mettersi una maglia.

<< Sei fortunato che mi sono svegliato da poco, altrimenti col cazzo che mi alzavo dal letto per venire ad aprirti! >> esclamò con la voce ancora rauca. 

<< Ti voglio bene anche io, Mark. >> dissi dandogli qualche pacca sulla schiena, ed entrai dentro l'appartamento; ormai mi era così familiare che conoscevo tutte le stanze a memoria, quindi oltrepassai tutto fino ad arrivare dentro la sua stanza: un vero e proprio covo per nerd.

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