Capitolo 17: Istinti

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Ero uscito già da un paio di minuti, e già il cielo era diventato buio. Quella serata le stelle erano bellissime, ma in quel momento non le stavo degnando nemmeno di uno sguardo. Quel discorso con Hannah mi aveva fatto salire lo stress, e con lo stress comincio sempre a pensare alle cose tristi e brutte.
Chissà come stava Joshua, da quando avevamo avuto quella discussione era completamente sparito, forse dovevo andarlo a trovare, ma anche quando non sapevo dove trovarlo. Perché doveva essere tutto così difficile? Volevo solo essere in buoni rapporti con tutti, ma a quanto pare non era possibile a causa di qualche entità venuta dall'alto per distruggere la mia vita.

Ero totalmente preso dai miei pensieri, quando ad un tratto una vibrazione del mio cellulare mi prese di sorpresa facendomi sobbalzare. Poi di seguito ne venne un'altra, seguita da un'altra, e da un'altra ancora, e da un'altra.
Incuriosito presi il telefono, e vidi dei messaggi da Andrew. Aprii la chat pronto a rispondergli

{ HEY ]

{ HEY ]

{ HEY ]

{ HEY ]

{ HEY ]

[ COSA VUOI }

{ Attirare la tua attenzione ]

{ : ]

{ 3 ]

[ Eccomi qua, dimmi }

{ Che stai facendo??? ]

[ Niente di che, sto in giro }

{ Dove ]

{ Con chi ]

[ Sto vicino casa }

[ E sono solo }

[ Che c'è, sei geloso??? ;) }

{ E anche se fosse? uwu ]

{ Comunque ]

{ Sono fuori anche io ]

{ E come te non sto facendo niente ]

{ QUINDI MUOVITI E VIENI QUI ]

[ Subito, dimmi dove }

{ Bravo. ]

E così facendo mi inviò la sua posizione.

{ Muoviti, ho voglia di vederti ;) ]

[ Wow }

[ Devo piacerti proprio tanto ;))) }

{ NO ]

{ ASPETTA ]

{ IO NON ]

{ MUOVITI E BASTA >\\\> ]

[ Va bene va bene, arrivo ;) }

_______________

Passarono un paio di minuti, e finalmente arrivai a destinazione, un piccolo parchetto. Guardai a destra e a sinistra, ma sembrava tutto deserto; una serie di stradine di pietra si diramavano per tutta la zona, e gli unici esseri viventi presenti erano i pochi alberi curati alla perfezione e l'erba che si trovava nelle aiuole, dove ogni tanto spuntavano dei fiori colorati. Avevano spento anche la fontana visto che era tardi, e tutte le panchine attorno erano completamente vuote.
Avanzai per quel vialetto abbastanza inquietante, col freddo che mi faceva rabbrividire.
Guardai di nuovo a destra e sinistra, ma ancora nulla.
Ad un tratto sentii dei passi veloci dietro di me, e di colpo mi fermai.

Teddy BearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora