20# SCAPPA!

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Andrew inizio nel peggiore dei modi quel dialogo.
_ Allora sei ancora viva! - esclamò Andrew.
- Spero che tu stia scherzando... Appena mi vedi mi fai una domanda del genere? Ma non ti vergogni lurido verme? Ti ricordo che qui c'è la pena capitale, spero la usino! - Jasmine disse questo. Ma qualcosa negli occhi e negli atteggiamenti di Andrew non la convinsero. Non lo riconosceva.
- IO NON C'ENTRO NULLA! DOVEVO FARLO, TU NON CAPISCI! -
- Cosa non capisco eh? Che volevi uccidere la mia migliore amica nonché tua fidanzata? Come puoi dire che non c'entri nulla me lo spieghi? Non so neanche perché sono venuta qui... -
- Perché tu dici questo? Io davvero non c'entro nulla. Nessuno qui, in questo inferno, mi crede! Neanche tu che sei la mia migliore amica? Mi conosci Jaja, come potrei aver fatto una cosa simile? Spiegami! -
- Ormai non ci si può fidare nemmeno dei propri genitori. Non mi verrebbe difficile la sfiducia verso di te sai? A proposito, tu c'entri qualcosa con i miei eventi precedenti? DEVI ESSERE SINCERO! Voglio saperlo direttamente da te piuttosto che da un telegiornale. Ti prego dimmelo! -
- Jaja, io non c'entro nulla in quello che ti è accaduto. Te lo giuro! Anche in questo ultimo evento non c'entro come tu pensi. Io non volevo ucciderla volevo solo... -
- Solo...? -
A quel punto il cervello di Andrew andò in piena crisi e cominciò a dire frasi apparentemente senza senso. Alcuni agenti entrarono nella cella di Andrew per fermarlo prima che si facesse del male. Andrew urlò a Jasmine:
"SCAPPA! DEVI SCAPPARE! ESCI, FAI PERDERE LE TUE TRACCIE, SCAPPA, VIA DA QUI, VIAAAAAAAA! QUI NON SEI IN SALVO. SCAPPA DEVI CORRERE SCAPPA! TI VOGLIO BENE. QUALSIASI COSA MI ACCADA SAPPI CHE TI HO VOLUTO UN BENE STREPITOSO. MA ORA È PER QUESTO CHE TI DICO DI SCAPPARE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! -
Jasmine chiese ai due agenti che cosa stesse accadendo. I due le fecero riferimento di aspettarli all'entrata in modo da comunicare senza essere sentiti da Andrew. Jasmine ubbidì.
Uno degli agenti le disse: "È sotto stato di shock. Non sappiamo cosa gli stia prendendo".
- Non potrebbe avere relazione con quello che ha fatto? -
- Ipoteticamente si. Ma stiamo facendo ulteriori analisi per capire da dove scaturisca questo shock -
- Quelle frasi che mi ha detto, cosa devo fare? Dargli retta o meno? -
- Darebbe ragione ad un matto? In base alla sua risposta si comporti di conseguenza -
Jasmine si scrollò le spalle e poi si diresse verso l'uscita.
Andò a fare un po' di giri e tornò a casa verso le 17:30.
Tornata a casa vide Kevin legato ad una sedia, avente del nastro adesivo su bocca,mani e piedi. Le mani erano legate dietro la sedia.
Appena Kevin vide Jasmine alla porta cominciò a saltellare verso di lei come per dirle di scappare. Jasmine pensò subito a quello che le disse Andrew in carcere.
Fece uno sbalzo in avanti e andò a liberare Kevin ma prima che potesse liberarlo senti la porta d'ingresso chiudersi. Spontaneamente si girò e vide una figura conosciuta con una pistola in mano. Alzò lo sguardo e vide che era CATERINA.

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