Prime supposizioni

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Jasmine chiama subito la polizia, che arrivò dopo qualche minuto. Lei era in stato di shock. Kevin arrivò 10 minuti dopo e subito la strinse tra le sue braccia. Cercava -per quel che poteva- di rincuorarla.
Al vederla piangere non resistette e scoppiò in lacrime anche lui.
I poliziotti entravano e uscivano da quella casa continuamente.
Dopo una decina di minuti un agente si avvicinò a Jasmine e le chiese: "Per caso ha notato se in casa manca qualcosa, perché temiamo si tratti di una rapina finita male".

Jasmine scosse la testa per dire che non lo sapeva. L'agente la accompagnò in casa per controllare.

Mancavano all'appello le collane e i bracciali della madre, i bracciali del padre, 2500£ in contanti e un Rolex del padre.

Il poliziotto chiese se aveva qualche parente vicino dove poteva andare a passare la notte ma Jasmine scosse nuovamente la testa. A questa visione Kevin si offrì di ospitarla, almeno fino a quando le indagini sarebbero terminate.

Kevin e Jasmine andarono e lasciarono fare alla polizia il suo mestiere.
Jasmine passò la notte a piangere e stava avendo anche fin troppi rimorsi per non aver dato quel bacio al padre quando stava per uscire. Kevin rimase lì a fianco a lei per cercare di sostenerla in quel momento fin troppo difficile e duro da affrontare.

La mattina seguente la polizia accertò che fu una rapina finita male, ancora non si sapeva il colpevole però.

Questo fu il triste epilogo di Thomas Brick e Taylor Dawn, genitori di Jasmine, uccisi da un colpo di arma da fuoco per una rapina finita male. Forse...

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