Capitolo 6-Notizia inaspettata

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Nella mia vita ho davvero paura di poche cose,del buio forse ,anche degli insetti magari,ma nulla é paragonabile a quella che ho adesso,mentre fisso la casa di Luca
É una villa a due piani,non enorme,ma abbastanza grande con un bel giardino
Ci sono stato tante di quelle volte in passato,ma adesso è tutto diverso
Ho paura di entrare qui e di riprovare tutte quelle emozioni,che per anni ho tenuto dentro,ho paura di riprovare tutto quel dolore, per quei ricordi così felici che ora sembrano lontani anni luce
Cercando di respirare regolarmente, suono il suo campanello ,cominciando visibilmente a tremare
Una bella donna con i capelli corti biondi a caschetto e gli occhi castani,vestita con dei semplici jeans e una maglietta a maniche corte mi apre sfoderando un sorriso:é Giorgia,la madre di Luca
-Matt??-mi guarda sorpresa-che ci fai qui?-
-io..Be..devo fare i compiti con Luca-gli rispondo a disagio,indicandole lo zaino
-oh si..certo-mi risponde,sorridendo-entra pure..non sapevo che avevamo ospiti sennò avrei pulito meglio la casa..é un disastro-
-stai tranquilla Giorgia non é un problema-le sorrido ,cordialmente
Lei mi rivolge un altro sorriso prima di comunicarmi che Luca è al piano di sopra in camera sua
La ringrazio e faccio per salire sulle scale,quando una palla di pelo mi si butta letteralmente addosso,cominciando a saltellare e a leccarmi ovunque
-Theooo-esclamo felicissimo,cominciando ad accarezzarlo sulla testa e sul dorso
Questo bellissimo esemplare di Labrador é entrato in questa famiglia circa 6 anni fa e in quanto migliore amico di Luca ci passavo intere giornate a giocare con lui
Quanto mi era mancato e quanto é cresciuto!!
-quanto sei cresciuto cucciolotto-continuo rivolgendomi al cane-mi sei davvero mancato tanto-sussurro,avvolgendolo in un abbraccio
Gli do un ultima carezza prima di dirigermi verso la camera di Luca
Adesso che ci penso una cosa non é cambiata:il padre non é quasi mai in casa,sembra quasi un fantasma vagante
Lavora come impiegato in una ditta che fa pezzi per le auto,in un paesino che é fuori Roma,per questo non ritorna che a sera inoltrata
Giorgia invece lavora a part time in un bar nel centro,vicino a Piazza di Spagna e quindi ha sicuramente più tempo da dedicare ai suoi due figli:Luca e sua sorella più piccola di 3 anni:Sofia
Busso alla porta piano,finché non sento dire "avanti"
Timidamente spalanco la porta e mi guardo intorno
Come immaginavo non é cambiato niente:ha il solito letto a una piazza e mezzo in cui passavamo il tempo a fare la lotta da piccoli e la scrivania con sopra il pc portatile che si trova dalla parte opposta della porta
C'e anche un piccolo televisore e un lettore dvd,mentre le pareti dell'armadio sono imbrattate di poster di calciatori ,mai visti prima
Luca é posizionato su una sedia,davanti alla scrivania con un libro in mano e una penna infilata tra labbra
È davvero un vizio quello che ha..e non posso fare a meno di ammettere che mi eccita da morire
-finalmente sei arrivato Peterson,stavo iniziando a spazientirmi-esclama lui,sorridendo
-sono in ritardo solo di 5 minuti eh-
-5 minuti sono tanti-
-si certoo come no,allora vogliamo iniziare o vuoi farmi perdere altro tempo?-
-sempre educatissimo mi dicono-mi risponde,indicandomi la sedia accanto alla sua
Mi siedo tirando fuori il libro di diritto e cominciando a sfogliarlo
-dovremmo studiare il capitolo 1 e 2 e fare gli esercizi di pagina 80-81-82 che sarebbero domande aperte,domande a crocette e anche a risposta multipla.
Allora cos'è che non hai capito sta volta?-
-la parte sull'art.117-
-ma come fai a non averla capita?é facilissima!!-
-scusa se non siamo tutti intelligenti come sua maestà Peterson-
Sbuffo cercando di non rispondergli male e comincio a spiegargli-secondo l'art.117 le competenze turistiche sono attribuite in concorrenza stato-regione,però a cause di alcune modifiche apportate, la competenza turistica diventa esclusivo potere delle regioni..questo perché..-
Lui mi ascolta rapito,annuendo ogni tanto e fermandomi giusto il tempo di andare a compilare le domande a risposta chiusa
-mm ma nella domanda 3 ,quella sul principio di sussidiarietà cosa devo scrivere?-mi chiede dubbioso
-oh ma é facile..allora guarda-continuo avvicinandomi a lui e cominciando a scarabocchiare sul suo quaderno-c'è scritto anche in questa pagina..vuol dire che l'amministrazione turistica spetta agli enti più vicini che in questo caso sarebbero i comuni,hai capito?-
-certo-mi risponde,sorridendo,sfilandomi la matita dalla mano e facendomi provare una scossa dritta al petto
Il suo viso é davvero troppo vicino al mio..il mio cuore sta cominciando a battere davvero troppo velocemente e non ne capisco il motivo ,sarà anche tremendamente sexy,ma devo darmi un contegno
Lui si blocca di botto ,fissando i suoi occhi verdi nei miei azzurri-allora l'hai più richiamato quel tipo?
-io...cosa..ma che cazzo te ne frega a te?-balbetto,diventando completamente rosso
-ma guardati sei diventato rosso come un peperone-ridacchia lui-non dirmi che sto tipo é davvero così bravo a letto?-
-cos'..?ma che dici?non ci sono mica andato a lettoo-esclamo ,alzando la voce
-ah no?eppure sembrava che volevate mangiarvi a vicenda dal modo in cui vi baciavate-ribatte lui freddo
-ripeto non sono affari tuoi-urlo arrabbiato-e comunque si da il caso che io non sia uno che lo fa con il primo che capita ,a differenza di qualcuno-
-sei solo invidioso perché la figa tu te la sogni,non sai neanche cosa voglia farsi una bella scopata-si rivolge lui a me strafottente
-sai quanto me ne frega a me della figa.Tanto ormai lo sai é inutile fingere..a me piace il cazzo ,ma questo non mi autorizza a fare sesso con il primo che capita ,come a te non ti autorizza ad usare le ragazze per scopare-
-io uso chi voglio e quando voglio,non sei nessuno per dirmi cosa fare-
-vale lo stesso per me-sbraito,guardandolo in cagnesco
-e comunque non mi interessa richiamarlo-sussurro a bassa voce,cercando di non farmi sentire
-perché no?-mi chiede lui tutto ad un tratto serio
-perché non é la persona giusta per me,sempre che esista questa persona-gli sorrido amaramente
-sono sicuro che esiste-mi rassicura lui con un sorriso,stupendomi
-con questo non pensare che tu mi stia simpatico Peterson-si riprende lui
-oh e chi lo pensa-ribatto io,facendogli la linguaccia,ma gioendo tantissimo dentro di me
-Matt-mi chiama lui tutto ad un tratto serio ,cominciando a torturarsi le mani
Lo guardo preoccupato con uno sguardo interrogativo-ieri mio padre ha ricevuto una chiamata da New York-
Io mi irrigidisco,capendo immediatamente dove voglia andare a parare
Lui continua con calma la spiegazione,cercando di rassicurarmi con lo sguardo-John ha chiamato e gli ha detto che ora vive lì ,nella sua città natale e che si é risposato con una giovane donna statunitense che gli ha dato alla luce un piccolo che ha circa un anno adesso-
Io lo fisso incredulo ,non potendo a credere a quello che ho appena sentito
-perché me lo stai dicendo?-
-volevo che sapessi la verità..mi dispiace-
-certo ti dispiace..come se ci credessi..é da anni che non desideri altro che farmi soffrire e adesso hai trovato il modo giusto..spero che tu sia contento-gli urlo contro con una faccia malinconica,cercando di trattenere il dolore..ma non c'è la faccio ,é davvero troppo forte
-non é vero ,non ho mai voluto questo..non fino a questo punto-esclama ,alzandosi in piedi
Io abbasso il viso ,evitando il suo sguardo..non posso stare un minuto di più in questa casa..da un momento all'altro crollerò e lui è l'ultima persona al mondo che voglio che mi veda così
Non bastava il fatto che ci ha abbandonati..adesso viene fuori che si é fatto pure un 'altra famiglia..fa così male l'idea di non essere amati dal proprio padre
Le lacrime cominciano a scendermi dalle guance una dopo l'altra,andandomi a bagnare la maglietta,ma a me non importa..voglio solo andarmene di qui
Faccio per scappare, ancora tenendo la testa bassa per nascondere le lacrime,quando Luca mi viene vicino,alzandomi il volto con le dita e sussurrandomi-Matt guardami-
Appena i miei occhi pieni di lacrime incontrano i suoi ,comincio a singhiozzare senza riuscire a controllarmi,mentre le lacrime continuano a scendere,anche se con la mano destra cerco di disperatamente di asciugarle
-Matt mi dispiace-sussurra dolcemente lui-ci sono io qui adesso..puoi sfogarsi-
Senza chiedere il permesso mi prendere le mani e mi cinge forte tra le sue braccia,cominciando prima ad asciugarmi le lacrime ,poi ad accarezzarmi leggermente i capelli
-io..lo odio-balbetto tra i singhiozzi senza smettere un secondo di piangere,stringendomi sempre di più a lui
-shhh..stai tranquillo..andrà tutto bene vedrai-mi risponde lui continuando ad accarezzarmi teneramente
Lo so é tutto sbagliato..tutto tremendamente sbagliato..non dovrei essere qui tra le braccia del mio peggior nemico a piangere come un disperato..però sento che questo é il posto giusto dove stare,l'unico in cui mi senta veramente protetto e amato da qualcuno..l'unico in cui posso essere finalmente me stesso ..

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