Capitolo 24-L'estasi

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-Cosaaaaa? - urla la mia migliore amica nel bel mezzo del corridoio, incredula-tu..lui voi avete-
-shh,zitta. Non voglio che mezza scuola sappia cosa faccio nella mia vita privata grazie-le metto una mano sulla bocca per zittirla
-si scusami Matt, ma non riesco ancora a credere che sia successo una cosa del genere con Luca-mi risponde stavolta sottovoce
-Neanche io,fidati neanche io-
-ciao ragazzi, di che parlate?-ci sorprende la voce del proprietario dei nostri discorsi alle spalle che mi fa venire i brividi
-niente, proprio di niente-esclama un po' troppo vivacemente Teresa
-ehm si, stavamo parlando solo di quanto ci volesse una bella bibita fresca in questo momento e infatti andrò giusto a comprarmela, bye bye a dopo-scappo via arrossendo, senza dargli tempo di controbattere
Sono proprio un cagasotto:ieri gliel'ho preso in bocca senza esitare un attimo e ora non riesco nemmeno a guardarlo in faccia senza diventare rosso come un peperone! Sono senza speranze!
Però non riesco a smettere di pensare alla sua voce calda che mi sussurra quanto vorrebbe scoparmi e dio santo quanto lo vorrei, cazzo se lo vorrei!
Il suono della campanella mi risveglia dai miei pensieri poco casti e dal rigonfiamento che stava cominciando a crescermi nei pantaloni.
Cerco di focalizzarsi sui compiti che dovevo fare, per calmarmi mentre mi dirigo in classe e mi siedo vicino alla fonte dei miei problemi.
-che fai, mi eviti?-mi chiede lui a bassa voce
-certo che no, perché? - gli sorrido fintamente
-forse perché ti sei pentito di quello che è successo ieri - mi sorprende, guardandomi fisso negli occhi
-non mi pentirò mai di quello-gli rispondo in un tono più dolce di quanto vorrei, toccandogli la spalla per rassicurarlo-forse dovrebbe essere il contrario, eri tu quello etero fino a poco fa-
-lo so, infatti non sono ancora pronto per dirlo in giro, ma non riesco proprio a negare questa forte attrazione che sento per te-
Deglutisco, senza farmi vedere
-anche adesso se potessi, ti scoperei qui su questo banco fino a farti urlare dal piacere-mi sussurra con voce calda, facendo risvegliare il mio amichetto la sotto all'istante
Lui se ne deve essere accorto, perché se la sta ridendo sotto i baffi e mi sta accarezzando un fianco, per poi cercare di scendere sul mio inguine.
Trattengo un gemito e mi accascio sul banco mentre lui inizia ad accarezzarmi la stoffa dei pantaloni.
-Peterson tutto apposto? - mi riscuote la professoressa dalla mia eccitazione-ti ho visto con la faccia appoggiata sul banco e ora che ti guardo meglio sei tutto rosso in viso. Sicuro che vada tutto bene? -
Mi guarda con gli occhi carichi di preoccupazione quasi da farmi sentire in colpa
-sisi, ho bisogno solo di rinfrescarmi un po', potrei andare in bagno?-le chiedo, dopo che ho spostato senza farmi vedere la mano di Lucca dalla mia patta dei pantaloni
-certo, vada pure - mi sorride lei
Sto per varcare la soglia della porta, quando sento dire da Luca-prof posso accompagnarlo? Secondo me ha la febbre, magari lo porto in infermiera per un controllo se per lei va bene-
-si si vada-
Oh cazzo!! Cosa avrà in mente??
Comincio a correre più velocemente possibile verso i bagni e mi fiondo in uno di essi per cercare di chiudermi dentro, ma vengo fermato da Luca che entra e ci chiude dentro ad entrambi
Lo guardo con uno sguardo misto a paura e eccitazione, mi sento come se lui fosse un cacciatore e io la sua presa e forse è proprio questo il gioco a cui sta giocando.
-hai finito di scapparmi? - si avvicina a me,bloccandomi con la schiena contro il muro
-i..io non sto scappando-balbetto
-ma guardarti sembri un agnellino spaventato, davvero eccitante-ghigna prima di appropriarsi della mia bocca e di baciarmi con una passione tale da farmi girare la testa.
-dio quanto sei bello-esclama,prima di cominciare a baciarmi il collo e ad aprirmi la cerniera dei pantaloni, facendo uscire il mio membro sofferente
-scusami se ti ho fatto aspettare-sorride parlando più con il mio pisello che con me e iniziando a fare su e giù sulla mia asta
Preso dall'eccitazione gli sbottono subito i jeans in un batter d'occhio, gli abbasso le mutande e comincio anche io a dargli piacere come lui sta facendo con me
I suoi gemiti si mischiano ai miei, mentre le nostre bocche continuano a cercarsi e i nostri cuori continuano a battere all'impazzata
Mi sembra di impazzire a sentire il suo odore addosso, a baciare le sue morbide labbra, a toccarlo come se fosse solo mio. Dio ditemi che è il paradiso questo!
È così bello mentre è in preda all'eccitazione, con gli occhi chiusi e i capelli corti sparsi all'indietro. Potrei venire solo guardandolo!
Ma a quanto pare lui ha tutt'altra intenzione, poiché ad un certo punto sposta la sua mano libera sulle mie natiche cominciando a massaggiare la mia apertura.
Piano piano si fa spazio dentro di me con un dito e comincia a spingere, facendomi provare un brivido di piacere.
Poi al primo dito ne viene aggiunto un secondo e io non riesco a capire più niente.
Sento solo lui che continua a spingere sia davanti che dietro, facendomi vedere l'estasi.
E io quasi urlo dal piacere, dimenticandomi che ci troviamo in un bagno scolastico e che potrebbe vederci chiunque e cerco di fare impazzire anche lui, aumentando la presa sul suo membro.
Ed è così che arriviamo al culmine tutti e due nello stesso momento, sporcando il pavimento del bagno.
Ci sorridiamo mentre puliamo lo schifo che abbiamo lasciato e ci sistemiamo e continuiamo a farlo quando usciamo dal bagno, assicurandoci che non ci sia nessuno nei dintorni.
-be non eri tu quello che voleva scoparmi? - lo sfido mentre camminiamo nel corridoio, sorprendendo anche me.
Forse tutta sta eccitazione mi ha dato il coraggio che mi mancava
-oh piccolo, mi vuoi vero?! - si avvicina a me pericolosamente
-s..si-boccheggio di nuovo intimidito da lui
-tranquillo succederà presto e quel giorno sappi che non riuscirai manco più ad alzarti dal letto, talmente tanto ti avrò fottuto per bene-mi sorride sfacciato, prima di ritornare in classe.
Oh santo dio, quando arriverà sto maledetto giorno?!!

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