1-Take me

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Un tonfo sordo in lontananza mi desta dal mio inquieto sonno.

Provo ad aprire gli occhi, ma un tessuto setoso impedisce alle mie palpebre di muoversi. Le mani sono legate, sento del materiale freddo e metallico contro i miei polsi; le labbra tentano di proferire qualcosa, quel qualcosa che però mi muore in gola, bloccato da un nastro isolante.

Sono immobilizzato, impotente, inerme, eppure il fatto di sentire la mia schiena nuda aderire al tepore di un lenzuolo a me ben noto mi rassicura.

Questo è il mio letto, le mie lenzuola, sento l'odore di vernice del comodino che ho ridipinto due giorni fa, seguo con le dita, per quanto mi è possibile, la testiera del letto a cui sono legati i miei polsi, riconoscendo i ghirigori del mio letto.

Eppure l'atmosfera che circonda questa stanza ora è passione ossessiva, un intreccio frenetico di emozioni che vorticano fin sul soffitto, sono penetranti, lacerano l'aria, ti entrano fin nelle viscere.

Questo deve essere un cliente diverso dagli altri.

Credo di non aver mai acconsentito a trattamenti preclusivi e limitanti, e tanto meno non sono mai stati menzionati clienti con possibili inclinazioni sadomasochiste, ma ora come ora non sto sicuramente pensando alle future cause legali in cui il mio cliente misterioso dovrà incorrere.

Sento il rumore plastico di qualcosa che viene aperto o chiuso, poi un click ben definito e infine un rumore metallico.
In qualche secondo la stanza viene inondata da una sinfonia: non ne capisco molto di musica, ma so con certezza che queste note stridule e graffianti, questo violino così protagonista, questi brividi di pura passione carnale, sono tango.

Tango argentino.

Sento il materasso abbassarsi lentamente alla mia sinistra e una mano fredda scivola sul mio braccio teso, un po' per via dell'ansia, un po' per via della canzone spigolosa.

Fa dei movimenti circolari che mi inondano di un'insensata eccitazione; dovunque quelle dita ghiacciate passino lasciano una scia bollente. Sento il mio petto fremere sotto il suo tocco, si alza e si abbassa sempre più convulsamente, mentre le mie dita tremano inermi.
Piano piano si avvicina al mio collo, perpetuando questa lenta tortura; posa le sue labbra calde e piene contro il mio collo con una naturalezza disarmante, così mi lascio inebriare dal suo profumo seducente.

Sono completamente in balia del suo tocco esperto sul mio stomaco, delle sue labbra e della sua calda e morbida lingua sul mio collo, mentre intanto lui mi sta sbottonando i pantaloni, liberando parzialmente la mia dolorosa erezione.

Il non poter vedere e il non poter fare nulla, il dover unicamente subire, senza difendermi o agire, amplificano tutto quello che una semplice scia umida di baci mi potrebbe provocare.

A me, un gigolò acclamato e conosciuto proprio per la mia fama di essere andato a letto con oltre cinquanta persone in una giornata sola, uomini o donne, non importa chi; come potrebbe questo soggetto procurarmi questi brividi a fior di pelle? Sarà la melodia sensuale? Il suo profumo erotico? Il suo tocco esperto?

Mi abbandono a lui, attendendo che mi sfili anche l'ultimo indumento rimastomi, ma non lo fa.
Intanto la traccia cambia, sempre un altro tango, ma più passionale, più caldo, come l'aria che ci circonda.
Si sposta a torturarmi il lobo dell'orecchio, passando dall'uno all'altro sfiorando appena le mie labbra; mi mordicchia, mi lascia baci umidi, caldi e dolci come il miele soffiandoci sopra per mandarmi fuori controllo.

A un tratto, del tutto inaspettatamente, scende dal letto e mi lascia lì, legato alla testiera del letto, avvolto da questo tango sublime e travolto da questa bruciante insoddisfazione.

L'uomo misterioso incarica Jimin di liberarmi, obbligandolo a tacere con un'ingente somma di denaro; così, quando ritorno a vedere, fisso imbambolato uno stereo sulla mia scrivania, e, con la stessa premura con cui toccherei l'uomo misterioso, accarezzo il CD contenuto al suo interno.

- Non essere come Roxanne, sii solo mio. - Pronuncio, flebile quanto un sussurro, affinché solo il mio cuore possa custodire nella sua memoria la scritta a caratteri corsivi sopra quel CD.

Passano i giorni, continuo a chiedermi cosa potrebbero mai significare quelle parole, non mi do pace, lo cerco in ogni cliente, in ogni bacio, in ogni profumo, in ogni brivido, ma niente.
Ogni minuto trascorso con i clienti sembra non passare mai, ogni spinta, ogni amplesso, ogni bacio rubato, mi fa sentire sporco come non mi sono sentito mai; come se stessi tradendo qualcuno, come se fossi colpevole di chissà quale atto ingiurioso.

Questo senso del peccato, questo senso bruciante di colpevolezza, non fa altro che aumentare in me il piacere.

Attendo ormai da tempo il suo arrivo, la sua imminente punizione; così come un cane fedele attende il suo padrone davanti alla porta, io lo attendo con un'ansia crescente di ora in ora, di giorno in giorno.

Sono le 22:47 quando alle mie spalle sento il rumore sordo della porta che sbatte e il cigolio metallico della chiave che gira nella serratura.

Sto per girarmi, ma una forza a me sconosciuta mi impedisce ogni movimento; sono pietrificato, pervaso da un senso di sublime elettrizzazione che fa rabbrividire ogni fibra del mio corpo; seduto alle gambe del letto attendo chissà cosa con crescente piacere.

- Non girarti -

Inspiro cinque litri d'aria, colto completamente alla sprovvista.

Non mi aspettavo di sentire la sua voce, men che meno mi aspettavo una voce così dolce e cristallina, appartenuta sicuramente a un ragazzino, un mio coetaneo forse, addirittura più piccolo probabilmente.

Come posso essere succube di un ragazzino?

Eppure quelle parole sono penetrate nel mio corpo come un fulmine a ciel sereno. Non riesco a pronunciare nulla che sia più intenso di un sibilo, figurasi muovermi anche solo di un millimetro.

Percepisco dei passi alle mie spalle e lo immagino nella mia testa accingersi al letto con movimenti sinuosi ed eleganti.
L'aria è elettrica, l'eccitazione e tangibile in ogni angolo di quel buco di stanza; le mie mani fremono, sento il rimbombo del pulsare del sangue nelle orecchie, le gambe tremano e sono certo che se fossi stato in piedi avrebbero già ceduto, la testa mi gira e la mente è completamente annebbiata, assuefatta da quel dannatissimo profumo che ho cercato in ogni dove.



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Gio's corner ^-^

Questa mia prima FF sui BTS è interamente dedicata alla mia migliore amica Alessia

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Questa mia prima FF sui BTS è interamente dedicata alla mia migliore amica Alessia. Buon compleanno maggiorenne!💕
Tu sola sai quanto scriverla mi stia facendo male al cuore.

Anyway, che ve ne pare?

See you soon😊

Roxanne ~ VKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora