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«Arima»

«Ma sei matto? Vuoi farmi prendere un accidente? Non puoi comparire all'improvviso senza avvisare!» esclamò Alice facendo cadere il pennello sul pavimento, schizzando il colore dappertutto. Prese lo straccetto, che aveva sempre a portata di mano per le emergenze come questa, e si chinò per pulire il pavimento.

«Se preferisci, posso attaccarmi una catena ai piedi, sai, quella con la palla di piombo, così quando mi sposto puoi sentirmi. Anche se non saprei dove attaccarla, si dà il caso che io sia incorporeo!» rispose con una punta di nostalgia, guardando quello che rimaneva del suo corpo.

«Incorporeo e difettoso, se vogliamo dirla tutta. Vai e vieni, sembri una interferenza del segnale TV!»

«Non so... non dovrebbe essere così... non dovrebbe essere così...», disse tra sé e sé. Alice non sentì.

«Arima, cosa? Non pensare che me ne sia dimenticata a causa di questo piccolo incidente. Per tua sfortuna, sappi che so fare più cose contemporaneamente!», rispose Alice, continuando a strofinare il pavimento con lo straccetto, tentando di togliere una macchia che non voleva saperne di andare via.

«Oh, vedo con immenso piacere che l'informazione è arrivata!»

«Oh, vedo che hai perso il tuo corpo ma non il senso dell'umorismo... Vabbè lasciamo stare!», rispose Alice con una battuta scontata. In effetti non sapeva nulla sull'ipotetico senso dell'umorismo del suo strano coinquilino.

«È il mio nome! Arima.»

«Arima, ma è un nome da donna!» rispose divertita.

«Forse nel tuo mondo...»

«Che significa 'nel tuo mondo'?»

«Dimentica... quello che ho detto!»

«No! Non dimentico proprio niente! Tu ora mi spieghi cosa significa 'nel tuo mondo'! Dai, comincia! Sono tutt'orecchi!»

Mise straccetto e pennelli nel barattolo, e rivolse tutta la sua attenzione all'ologramma. Tanto, la macchia aveva deciso che sarebbe rimasta lì, in bella vista, ancora per un po'.

«Avanti, parla!»

«No!»

«Parla!»

«No!»

«Sei in casa mia, devi fare quello che dico io! Parla, o...!»

«No!»

Proprio in quel momento suonò il campanello.

«Salvato dal campanello, ma non finisce qui... ora tu sparisci dalla vista! Non voglio che ti vedano! Via, via, sciò!» sussurrò, facendo segno con la mano di sparire, e un'espressione del viso che non prometteva niente di buono.

«Sofia, ma che bella sorpresa! Ma che ci fai tu qui?»

«Passavo da queste parti e... cos'è, disturbo forse? Non mi dire che c'è un uomo in casa!»

«Ma no, cosa vai a pensare...»

«Avanti, non fare la timida, confessa... dove lo nascondi?»

«Ti assicuro che non c'è nessun uomo, in casa! Ti sembra questo l'abbigliamento per un incontro galante?»

«In effetti, sei una vera schifezza! Ma come ti sei conciata? Sei tutta sporca di colori, persino sui capelli! Guarda, hai una ciocca verde e una gialla! Per caso usi i capelli come una seconda tavolozza? Se li mescoli insieme, viene fuori il celeste, o qualcosa del genere!»

«Sto dipingendo, ricordi? Il mio lavoro... o quello che dovrebbe essere il mio lavoro! Considerando che sono in ritardo sulle consegne, forse non ho più un lavoro» rispose Alice sospirando.

«A questo proposito, sappi che la mia offerta è sempre valida. Chiudo il mio negozio e apriamo una galleria d'arte! Cosa ne pensi? Non è un'idea fantastica? Lo so, lo so, io non ne capisco un fico secco di pittura, ma so gestire bene un'attività! Allora, che ne dici?»

«Dai sediamoci, parlami di questa galleria d'arte!»

«Ma ti siedi così? Imbratterai il divano!»

«Ma chi vuoi che se ne accorga! È una stoffa a fiori, una patacca in più chi vuoi che se ne accorga!»

Sedute sul divano, Sofia cominciò a esporre il progetto con grande entusiasmo. Era già da un po' che ci pensava perché stava esponendo il progetto nei minimi dettagli.

Alice era molto interessata alla cosa, avrebbe potuto dipingere i soggetti che più la ispiravano invece di dipingere su commissione.

Ad un certo punto, dietro le spalle di Sofia, Alice vide... Arima!

Bene, Bene, Bene! So cosa state pensando, il nome... Lo so, non ho molta fantasia con i nomi strani! Ma abbiate fede 😊♥️

Abbiamo lasciato Alice svenuta in casa della Goggi, quindi, tutto questo circo 😄è nella sua mente!
Si era capito, vero? Fate cenno di sì con la testa

Ringrazio tutti di essere giunti sin qui ♥️😊😊😊. Ma il viaggio continua...

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