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Arrivata alla palazzina, Alice si diresse immediatamente dalla signora Goggi.
Attese qualche minuto sul pianerottolo chiedendosi seriamente cosa stesse facendo, e che era una sciocca a pensare che la vicina sapesse qualcosa. Cosa, poi? Non lo sapeva! Però le era sembrato che in quell'invito per un tè ci fosse qualcosa di più di un semplice invito per un tè, ma un messaggio subliminale.

Va bene, era inutile rimuginarci su. Bussò alla porta sperando che la signora fosse in casa, visto che era in anticipo.

La donna aprì la porta, felice che la ragazza avesse accettato l'invito.

La fece accomodare.

Alice rimase colpita dall'arredo. Quell'appartamento sembrava un museo.

Ovunque posasse lo sguardo c'erano mobili antichi, servizi da te e caffè in argento finemente lavorati, cose che ormai non se ne vedono quasi più in giro. Se non nei negozi di antiquariato di un certo livello. Soprammobili in alabastro riccamente decorati, piedistalli in marmo nero con decorazioni in oro e con mezzi busti poggiati sopra, raffiguranti chissà, forse degli antenati. E tappeti persiani, e passatoie. Il pavimento si intravedeva appena!

Non c'erano dubbi: l'arredo della casa doveva avere la stessa età dell'acconciatura della signora Goggi. Pensò Alice.
L'anziana donna l'accompagnò in salotto e la fece accomodare su un fantastico divano che come minimo era appartenuto a Re Sole in persona. Si scusò, e corse in cucina a mettere il bollitore dell'acqua sul fornello.

Nell'attesa Alice si guardava intorno, sulla parete erano appesi dei ritratti. Dovevano essere sicuramente altri antenati risalenti ai Moti del '48! Osservava i loro mezzi profili e sentiva su di sé i loro sguardi severi. Poteva giurare che la stessero fissando, probabilmente chiedendosi chi osava interrompere il loro eterno riposo.

Si sentiva in soggezione. Già.

Poco dopo la donna tornò in salotto interrompendo i suoi pensieri sinistri.

Si accomodò di fronte a lei, su di una poltrona che faceva pendant con il divano.

"Allora mia cara, come si trova a vivere in questa palazzina? Lo so, siamo tutti vecchi qui, e un po' strambi, e a molti di noi non piacciono le novità, ma che vuole farci è l'età! Possiamo darci del tu? Potresti essere mia nipote e io mi sento ancora più vecchia quando si rivolgono a me con il lei."

"Ma certo con vero piacere! È molto che abita, voglio dire che abiti, in questa palazzina?"

"Oh sì. L'intera palazzina un tempo apparteneva alla nostra famiglia. Con il passare del tempo la gestione diventava sempre più complicata e soprattutto dispendiosa, così ci siamo dovuti ridimensionare. Abbiamo creato una serie di appartamenti, alcuni li abbiamo venduti, altri sono ancora di mia proprietà. Dove siamo ora era la parte della palazzina che mia madre adorava, così l'ho tenuta per me. È rimasto tutto come l'ho conosciuto da bambina. Sono tutti pezzi rari, appartenenti alla nostra famiglia da secoli, tutti intagliati a mano come non se ne vedono più. Purtroppo! Ah, questi mobili ne hanno viste di cose! Certo, potrei venderli e comprare quei mobili che a voi giovani piacciono tanto. Qualcosa di moderno sul bianco laccato darebbe molta più luce qui dentro..."

"Beh, in effetti non è molto luminoso, dei colori chiari sicuramente darebbero più luce."

"Lo so, il guaio è che sono una inguaribile sentimentale. È poi loro mi parlano sai, hanno tante cose da raccontare! Ogni scricchiolio del legno ha un preciso significato sai? I mobili moderni non hanno niente da dire, stanno lì, in silenzio. No! Non riuscire mai a vivere senza di loro." Rispose sospirando.

Furono interrotte dal sibilo del bollitore. Si alzò rapidamente dal divano e andò in cucina per il tè.

Alice non poté fare a meno di notare che l'anziana donna si era alzata da quel divano senza accusare il minimo dolore di ossa, come si suol dire.

Rapida la signora tornò in salotto con in mano un vassoio con sopra la teiera e tutto l'occorrente per il tè, rigorosamente in argento.

Poggiò il tutto su tavolino, invitando Alice a servirsi, senza fare complimenti.

"Mi sono permessa di portare dei pasticcini da tè, li ho presi dal forno della signora Paola, sono alla farina integrale di farro e semi di canapa, è un pizzico di cannella, un toccasana per la la salute, assaggiali."

Alice sorseggiò il suo te, e prese anche un pasticcino.

"La conosco, è il mio fornitore ufficiale di pizza."

"È lei che mi ha parlato di te. Mi ha detto che una cara ragazza aveva preso in affitto l'appartamento all'ultimo piano, quello con le grandi finestre... era tanto preoccupata."

Seguì una pausa.

"Come ti trovi?», chiese sorseggiando il suo tè.

"Mi piace molto quell'appartamento, lo adoro. Non avrei potuto trovare di meglio... ma..."

"Ma?"

"Ecco, non saprei come spiegarlo senza sembrare una pazza da legare, ma..."

Visto che Alice non trovava il coraggio di parlare, la signora Goggi l'anticipò.

"Senti dei rumori... vedi delle cose...!" rispose lapidaria.

"E lei, voglio dire tu come lo sai?

"Eh, mia cara, se tu avessi la mia età, e sapessi le cose che so io..."

"Ti prego non tenermi sulle spine, so che c'è qualcuno che vuole prendersi il mio appartamento, e vuole farmi impazzire con qualsiasi mezzo, ma nessuno mi crede. Se sai chi è? Ti prego dimmi il suo nome così lo denuncio e la facciamo finita e torno alla mia vita"

"Qualcuno c'è, ma anche sapendo il nome, non ti crederebbe nessuno".

Mi scuso per il ritardo 😊 è passato troppo tempo dall'ultima pubblicazione. Nessun blocco dello scrittore, per fortuna, solamente troppi impegni e una nuova storia per un concorso a cui ho deciso di partecipare. A fine mese sapremo come ė andata a finire 😄

Sono consapevole che la descrizione dell'appartamento della Goggi è da rivedere. La descrizione degli ambienti e degli oggetti è davvero pessima. Ho sempre prestato poca attenzione a queste cose, per non dire che le saltavo a pie' pari. 😳 ditemi che ne pensate 😊.

Comunque, nel prossimo capitolo svilupperò la mia personale teoria sui fantasmi. Sono fermamente convinta che se una cosa non si vede o non si sente, non è detto che non esista. Gli imput sono presi qua e là: per sentito dire, TV, ecc. poi li ho rielaborati, con quali risultati? Lo scopriremo insieme.

Se ci sono errori, segnalateli senza pietà.
Bene, non mi resta che augurarvi buona lettura😄

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