Aiden
Nostro padre ci congeda ed io mi avvio nelle mie stanze, passando in mezzo ai preparativi e ai domestici, che freneticamente si aggirano per il palazzo trasportando casse di cibo, barili di birra e molte luminarie.
Guardo con disgusto gli umani che lavorano per noi e che cercano di non incrociare il mio cammino; e pensare che fino a quale centinaio di anni fa, ci ritenevano solo delle bestie, schiavi di istinti primordiali.
Certo, siamo anche questo, ma siamo esseri superiori, più longevi, forti ed immuni a gran parte delle loro malattie. I veri schiavi sono solo, deboli di fisico e mente, patetici e incapaci di tenersi ciò che avevano a disposizione.Esseri infimi e traditori, pronti a voltare le spalle ai propri simili.
Non è un caso se sono riusciti a perdere il dominio della Terra.
Una volta in camera mi spoglio, lasciando in terra gli abiti sporchi a terra – farò venire una domestica a pulire – ed entro nel bagno, chinando prima la testa perché lo stipite è più basso rispetto a me.
Aziono il miscelatore, spostandolo quasi completamente sul punto rosso, ed entro nel box doccia solo quando si è creata una discreta quantità di vapore.
Sotto il getto forte degli zampilli sento i muscoli allentare la morsa e rilassarsi gradualmente, smettendo di contrarsi per la troppa tensione a cui sono sottoposti.
Oggi è un giorno importante, dopo decenni mio padre abdicherà per lasciare a me il comando. Certo, comandare tutta la comunità dei Licantropi e tenerne sotto controllo i qui presenti 400 membri non è facile e non è un lavoro da tutti.Fortunatamente io non sono come tutti.
Sono nato per questo.
Mi insapono con innata flemma, facendo scivolare via dal mio corpo tracce di polvere e qualche rametto ancora impigliato tra i capelli. È una doccia lenta quella che mi concedo, non avvertendo la minaccia pressante dello scorrere del tempo.
Lascio che l'acqua scorra libera su di me, così come assurdi pensieri che prendono prepotentemente il sopravvento sulla razionalità.
La mente, senza motivo o fattore scatenante, mi riporta all'altra notte e a quell'incontro assurdo con quella femmina umana.
È la seconda volta che quella dannata fa da padrona sui miei pensieri e la cosa comincia seriamente a stancarmi.
Sicuramente tutto ciò è dovuto al fatto che non mi ero mai comportato così nei confronti di una femmina, specialmente se umana.Ho sempre trovato un profondo ed autentico gusto nello spaventarli, in alcuni casi sono arrivato persino ad uccidere i maschi di quella specie, senza provare rimorso, ma sono sicuro che il suo ricordo non è niente che una sana scopata non possa cancellare.
Esco dal box ancora grondante acqua, afferro un asciugamano con il quale mi tampono il corpo ed un secondo che uso per i capelli che, ormai, mi ricadono sulle spalle e ritorno in camera.Non ho il tempo di aprire l'anta dell'armadio che qualcuno bussa alla porta.
Innervosito dalla visita inaspettata, vado ad aprire solo con l'intento di mandare via il seccatore.
"Ciao Aiden." dice smielata una formosa e provocatrice Caroline, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare innocente.
Innocente, questa qui!
Nemmeno i suoi capelli biondi lo sono.
"Cosa vuoi?" purtroppo la voce mi esce meno seccata di quello che vorrei.
"Volevo sapere come stavi..." si avvicina di un passo, fingendo uno sguardo timido.
Alzo un sopracciglio, scettico e per nulla convinto dalle sue parole.
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L'amante dell'alfa
WerewolfI vampiri ed i licantropi sono diventati le razze dominanti sulla terra a seguito di una guerra che ha quasi portato la razza umana all'estinzione. Tutto quello che gli uomini possono fare è lavorare per loro e giurare fedeltà assoluta a queste due...