Aiden
Prendo coscienza non so quante ore dopo essermi addormentato, svegliato da un pensiero improvviso avuto durante il sonno.
Mi passo una mano sul viso, girandomi nel letto ma trovandolo occupato.
Spalanco gli occhi ritrovandomi a pochi centimetri una matassa di capelli rossi, legati in una treccia ormai del tutto sfatta.
Sposto lo sguardo sul corpo appena coperto della femmina che, di fronte a me, con un respiro regolare e calmo, sta ancora dormendo rannicchiata su se stessa. Tiene le braccia leggermente piegate e tra le mani tiene quello che credo sia un medaglione.
Piego il braccio e con la mano mi sorreggo la testa, mentre la scruto con attenzione, non avvertendo più l'odore della sua paura.
Infine sprofondo la testa sui cuscini, affranto e sconvolto che abbia permesso al mio lupo di prendere il sopravvento, facendomi comportare come un idiota, con quella cavolata di non spaventarla e non fare ciò per cui era stata mandata.
Ora capisco perché quella notte, nel bosco, piangeva da far pensa persino per uno come me, e si è sentita sollevata quando mi ha visto. Di solito avviene il contrario, ma non con lei. Nonostante la sua paura nel trovarsi faccia a faccia con uno della mia specie, ben sapendo che se io mi trovavo lì era solo perché lei aveva sconfinato, intorno al suo corpo aleggiava anche un vago sentore di leggerezza e pace.Sperava che la uccidessi per non essere costretta a fare questo.
Che ironia della sorte.
Salvata dallo stesso animale a cui doveva essere regalata.
Com'è crudele la vita, certe volte.
Lei è il mio regalo, sono io quello che doveva trattarla come sfogo per il mio istinto sessuale.
Nella nostra comunità è uso molto frequente fare queste cose, ed è per questo motivo che non riesco a concepire il fastidio che provo, praticamente da quando l'ho vista la prima volta, nel saperla così disperata e intenzionata a morire per colpa mia. Ancora meno chiaro mi è il fastidio e il primitivo odio che sto iniziando a covare nei confronti di Jack Warren.
Ma in fondo a tutto questo, sono contento di averle risparmiato la vita e di essermela ritrovata nella mia camera.
Allungo una mano per saggiare la consistenza dei suoi capelli, ma per fortuna ritiro in tempo la mano.
Stupida femmina umana.
Che diavolo mi stai facendo fare?
Mi alzo di scatto, incazzato con lei, con me stesso, e dopo aver indossato qualcosa di comodo, esco dalla camera da letto per andare a prendermi una tazza di caffè, dato che ne avrò bisogno.
Non ho mosso nemmeno dieci passi, che già mi ritrovo a camminare dalla parte opposta e ritornare in camera.
Prendo carta e penna e scrivo un messaggio alla ragazzina, sperando che sappia almeno leggere."Non ti muovere da qui."
Non voglio mica che esca e si faccia sbranare. Questo spetta solo a me, in caso.
O non vuoi che gli altri la vedano?
Faccio tacere il mio lupo e con l'umore ancora più nero, scendo a fare colazione.
In cucina trovo solo pochissimi membri, i pochi sopravvissuti alla sbornia di ieri sera ed ai festeggiamenti. Per lo più sono segugi e sentinelle che, devoti al loro ruolo ed alla loro missione, sono sempre vigili ed attenti.
Li saluto con un cenno del capo, mentre loro me ne riservano uno più rispettoso, posandosi la mano stretta in un pugno sul petto.
Mi riempo una tazza di caffè nero, bevendone piccoli sorsi perché ancora caldo."Guarda un po' chi abbiamo qui. Il trombatore per eccellenza!" urla tutto gasato Ryan, ancora spettinato.
Lo guardo torvo, buttando giù un grosso sorso di caffè, ma sembra non accorgersi del mio umore dello stesso colore della bevanda che stiamo bevendo.

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L'amante dell'alfa
Manusia SerigalaI vampiri ed i licantropi sono diventati le razze dominanti sulla terra a seguito di una guerra che ha quasi portato la razza umana all'estinzione. Tutto quello che gli uomini possono fare è lavorare per loro e giurare fedeltà assoluta a queste due...