Come tutto ebbe inizio ~parte 1

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-Un angelo del Signore?- chiede Sam sconvolto mentre fa dondolare le gambe dallo spigolo del bracciolo del divano di Bobby -Sul serio?
-Come te lo devo dire? SÌ DANNAZIONE! Tutti i sigilli, marchi e oggetti che c'erano non l'hanno minimamente toccato. Niente.
-Wow. E che aspetto aveva?
-Un tizio basso, capelli corvini, spettinati, occhi azzurri, impermeabile e vestito da consulente bancario. Quando brillava di luce propria (o così mi è sembrato), si sono viste le sue ali. Sammy sono immense! E nere! Gli angeli sono molto diversi da come te li aspetti!- disse Dean annuendo convinto
-Quindi era un umano?
-Sembrava di sì, sì direi di sì.- Bobby ancora era arrabbiato con Castiel per averlo messo fuori gioco con uno sforzo minimo. Nei giorni a seguire cercarono di cacciare ma qualcosa era cambiato in Sam: era evasivo, poco loquace e la notte spesso usciva di nascosto con l'Impala. 'L'Impala. Ma come si permette?' Pensava ogni volta Dean. Pensava che già modificandole l'impianto stereo avesse oltrepassato ogni limite ma avere una relazione? No signore, Baby è off-limits. Castiel era già riapparso a casa di Bobby mentre Dean dormiva in cucina ma non ne aveva parlato con nessuno. Quella sera nella camera del motel Sam era uscito di nuovo e Dean non lo aveva sentito. Castiel campare seduto sul letto di Dean facendolo sobbalzare: -Castiel!- sobbalza -Che spavento..- aggiunge fra sè e sè -Che ci fai qui?
-Stavi dormendo?- Dean indica la luna fuori dalla finestra e l'ora della sveglia
-Direi di sì. Le persone a quest'ora di solito dormono.
-Che cosa stavi sognando?- 'che razza di domanda è?' Pensa Dean 'Oltre che essere strana è anche inquietante...'
-Dunque c'eravamo io, Jessica Alba e... Secondo te te lo vengo a raccontare? Il rispetto per la privacy, Cas!- lo rimprovera -Comunque, che cosa ci fai qui?
-Devi fermarlo.
-Fermare cosa?-  l'Angelo non risponde e con lo stesso tocco che ha steso Bobby lo teletrasporta.
Dean si risveglia su una panchina che si affaccia su una strada. Tutto intorno ci sono negozi e tavole calde. Si siede sconsolato: a dirla tutta non gli dispiaceva la presenza di Cas sul suo letto ma lo faceva sentire anche molto in imbarazzo. Ogni volta che Castiel compariva, lo faceva a pochi centimetri di distanza; 'Forse non sa cos'è lo spazio personale' pensa il cacciatore. Non solo: non riesce a guardarlo negli occhi troppo a lungo perché lo fa sentire a disagio, così di solito abbassa lo sguardo ma capita sempre sulle labbra o sul collo quindi continua a muovere gli occhi. Cas invece tende a fissare troppo e il fatto che raramente batta le palpebre rende ancora più insostenibile il suo sguardo. Tornato alla realtà, Dean si dà uno scrollone alla testa per levarsi Castiel dalla mente e si rende conto che qualcosa non va: gli uomini hanno dei baffi assurdi, tutti sono vestiti in modo antiquato e le macchine sono tutte vintage. Entra nella prima tavola calda e si siede vicino ad un ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri. Il che gli fece tornare in mente Castiel 'Per la miseria Dean!' Pensa e senza rimuginarci su troppo, ordina uno scotch liscio.
-A quest'ora della mattina? Amico sei messo davvero male...!- dice il ragazzo di fianco a lui: -Già infatti... Potresti dirmi il giorno già che ci sei? Devo aver bevuto troppo ieri sera...
-28 settembre 1973 e sono le 9:10 del mattino.
-1973? Oh mio... Castiel...- sbuffa rabbioso.
-Non te la prendere. Sai che ti dico? Uno scotch liscio anche per me!- ordina alla barista: -Va così male anche a te?- chiede Dean divertito: -Sono appena tornato dal mio battaglione.
-Marins?
-Sì.- a Dean viene in mente un dubbio
-Io mi chiamo Dean.- dice porgendogli una mano: -John Winchester.- suo padre. Non ci poteva credere. Erano passati 2 anni dalla sua morte e dio solo sa quanto gli mancava -Tu non ce l'hai un cognome?- chiede John -Sì... Eeeeeh... Smith. Dean Smith.- i due chiacchierano ancora per poco, più che altro del fatto che John voglia chiedere alla sua fidanzata Mary di sposarlo. Passati i migliori auguri, si dividono mentre Dean pensa a cosa volesse dire Castiel con "devi fermarlo" e nel frattempo riesce a rubare un'auto in un negozio di macchine usate. Il suo occhio cade immediatamente su una di esse: Baby. Era lì davanti a lui, nera, splendente, con il carattere spavaldo da macchina da cacciatore che aveva sempre sottolineato e tutte le storie ancora da scrivere ma che nel suo anno, erano già state profetizzate e avverate. -Oooh piccola...! Quanto mi sei mancata!- poi intravede John davanti ad un furgoncino hippie color marrone neutro.
-Allora, è sicuro di volerlo comprare?- chiede il venditore -Assolutamente. Ho fatto una promessa...
-No, non ne è davvero sicuro.- interviene Dean -Le lascio qualche minuto per pensarci sopra...- aggiunge il venditore. John si gira verso Dean sorridente -E tu come lo sai?
-Questo ammasso di ferraglie non ha stile, non ha carattere! Ma... Questa...- prosegue portandolo verso l'Impala
-Questa è un vero gioiellino.- John ride
-Ti intendi di macchine?
-Tutto quello che so me l'ha insegnato mio padre... E devo dire... Che lui se ne intendeva più che bene.- John si affaccia a guardare quella macchina: sembrava che lo stesse chiamando e invitando. Sorride e annuisce. -Sei un venditore?
-No. Consideralo più un consiglio da amico.
-Ma noi non siamo amici!- dice John ridendo e alzando la voce perché Dean si stava allontanando -Allora un ricambio di favore! Prima mi hai offerto tu da bere e ora io ti salvo da quel catafalco da hippie!- sale in macchina e vede il venditore tornare:
-Allora, ha deciso?
-Decisamente. Prendo l'Impala.- dice John sorridente. Dean si allontana di pochi chilometri e quando riesce a raccattare un giornale trova una notizia che faceva proprio al caso suo: bestiame decimato nel giro di 2 giorni. Presenza demoniaca. 'Oh sí'. Ma decide che se ne sarebbe occupato l'indomani. Si trova un motel e la sera esce per mangiare in una trattoria e da fuori intravede John seduto al tavolo con la sua fidanzata. -Mamma.- dice Dean a fil di voce e immobilizzandosi. -Che sventola! Se solo Sammy fosse qui... Andrò all'inferno per averlo pensato. Di nuovo.- continuava a fissare sua madre: i capelli biondi alle spalle, occhi azzurrissimi e lo sguardo ancora da ragazzina, ma aveva un non so che di rigido. Mary si allontana e Dean guarda John che si rigira tra le mani la scatola dell'anello. Lo apre e lo studia: -PORCA PUTTANA!- esclama Dean vedendolo:
-Non ci posso credere! Sammy ma dove sei quando dovresti esserci?
-Ci stai pedinando?- dice una voce flebile ma severa alle sue spalle -Io? No. - Dean si gira e vede Mary fissarlo con occhi fermi e impassibili -Sì è da oggi pomeriggio in macchina che ci stai seguendo.- era vero ma perché Dean voleva vedere sua madre. -Io non vi stavo seguendo... Ero solo nei paraggi.
-Come no.- Mary sferra i primi tre pugni a Dean, il quale non reagisce perché due ovvi motivi: 1 era una donna; 2 era sua madre. Poi però la immobilizza e vedendo i simboli su un suo bracciale avviene il colpo di scena:
-Una cacciatrice?

SPAZIO AUTRICE
Hey-ya guys!! Come vi sembra? Ho cercato di introdurre un po' i Destiel ma per ora è davvero niente ve lo giuro (più avanti si arriverà al pesante davvero) ma mi sembrava doveroso introdurre un po' la chimica e tenervi soprattutto sul filo del rasoio (sì lo so sono molto cattiva ma mi diverto troppo). Scrivendo ti rendi conto davvero di quanti episodi ci sono e MADONNA SANTA QUANTI CRISTUS SONO?!? E pensare che ho ancora 8 stagioni da scrivere... AAAAAH MUOROOO!!! Comunque, fatemi sapere se vi è piaciuta o se ci sono cose da mettere a posto con un commento o in privato.

Smell ya later bitches🖖🏻😎
                              Ade

Behind blue eyes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora