"Dearly beloved are you listening?"

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Dean era rimasto seduto a guardare il suo corpo in coma per la seconda volta. Certo, la prima era stata piuttosto frastornata, questa invece era terribilmente tranquilla. Ogni medico o infermiere che passasse segnava su una cartella ogni singola cosa, variazione perché era un caso clinico. 'Perché non mi sveglio e basta?' Pensa triste. La tenda blu che lo protegge dal sole è tirata e non fa penetrare la luce se non dopo i piedi del letto. Sono appena le 7:30 di mattina e in ospedale non c'è quasi nessuno. -Svegliati Dean! Il sole è  sorto! È ora di svegliarsi!- dice al se stesso comatoso. Questo non dà neanche un cenno di vita. Butta fuori il fiato dalle narici con fare da duro e si avvicina svelto al suo corpo. Lo guarda scrutandolo per vedere qualche cenno di vita. Gli viene un'idea: si tira uno schiaffo per vedere se succede qualcosa all'altro ma purtroppo nulla. Salta sul corpo a cavalcioni e gli tira su la testa:
-Allora, ma ti vuoi svegliare?!- lo schiaffeggia forte ma niente. Così gli viene un'altra idea: forse con lo schiaffo era difficile a vedersi, quindi prova a prendere un bisturi ma non riesce ad afferrarlo. Decide di provare con le unghie. Si incide un piccolo segno sull'avambraccio e corre a vedere se c'è anche sul corpo: sì. Non ci poteva credere. Ora restava il fatto di svegliarsi. Nada. Non ci riusciva qualunque cosa facesse. Alle 9:00 circa arriva Sam. Con se ha portato un lettore di musicassette e alcune di esse.
-Hey... Dean...! Ti ho portato qualcosa da ascoltare. Di sicuro qui girano quello che passa alla radio e se va bene, ho... I Metallica, Aerosmith, Bon jovi che anche se dici di odiare trovi fantastici, i Kansas, Ramones e Black sabbath.- si ferma dallo sfogliare le musicassette e sorride nervosamente
-Mi mance cantare con te in macchina.-
Dean sorride ripensando a quante volte era successo. Era vero: adorava i Bon jovi. Ma quel giorno si sarebbe ascoltato volentieri gli Aerosmith. Sam sorride ripensando a quei bei momenti
-Mi manca anche portarti a mangiare la crostata.
-Oddio quanto mi mancano le crostate!
-O vederti guidare l'Impala e prendertene cura come fosse la tua fidanzata. Sentirti camminare per casa o andare a sbattere contro qualche sportello. Sentirti lavare i denti la mattina nel modo più rumoroso e fastidioso che conosci, le tue squallide battute e citazioni a film, serie TV e canzoni che conosci. Mi manca potermi bere una birra con il mio fratellone.- dice perdendo qualche lacrima. Dean gli cinge un braccio attorno alle spalle piangendo -Manchi anche a me fratellino.- Mary entra e vedendo Sam lacrimare si siede di fianco a lui -Hey. I medici dicono che è stabile. Vedrai che si riprenderà. È un ometto forte.- dice con sorriso e scombinandogli i capelli. Sam riprende a sorridere. Arriva anche Castiel per dare il cambio. -Torno stasera Dean. A più tardi.- dice andandosene. Castiel aspetta che siano usciti per sedersi accanto a lui sul letto. Notando il lettore mette gli Aerosmith, ma solo perché come copertina avevano un paio d'ali. -Che musica strana che ascolti. Non penso che la capirò mai...- dice inserendo la cassetta. La prima canzone è "I don't wanna miss a thing" la preferita di Dean. Gli era sempre piaciuta. Mentre la musica scorre fluente, Castiel fissa il corpo incosciente di Dean mentre quello invisibile cerca di farsi sentire ma poi si perde a guardare lo sguardo sorridente e intenerito dell'angelo
-Immagino che questa sia la tua preferita. In ogni caso mi piace. Forse ascoltando la tua musica riuscirò a capirti meglio.- Castiel ascolta le parole della canzone. Dice "I don't wanna close my eyes, I don't wanna fall asleep 'cause I miss you babe, and I don't wanna miss a thing..." Guarda Dean pensando 'perché i tuoi occhi rimangono chiusi? Forse tu non mi ami? Se non voi farlo per me o per te fallo per tuo fratello... Chissà dove sei adesso... Spero che tu stia meglio, in un luogo più felice, ma spero ancora di più che torni da me e che tu ne abbia voglia.' -Voglio ascoltarle tutte.- aggiunge tirando su con il naso. Dean lo fissava imbambolato -Cas, non hai bisogno di ascoltare la mia musica per capirmi... Lo fai già. Vorrei solo che tu riuscissi a sentirmi.- così gli viene in mente la cosa del braccio. Si provoca molto dolorosamente un taglio lungo l'avambraccio. Il braccio del Dean inanimato prende a sanguinare sotto lo sguardo incredulo di Castiel: -Dean! Sei qui! Riesci a sentirmi?- per rispondere si provoca un altro taglio. In quel momento Lucifero varca la soglia:
-Allora, fratellino... Salviamo il tuo amore o no?
-Assolutamente si.
Dean non sa cosa fare: non vorrebbe l'aiuto di Lucifero ma non ha altra possibilità di riuscire a svegliarsi. L'arcangelo lo fissa dritto negli occhi
-Buongiorno principessa...!- dice sarcastico -Puoi sentirmi?
-Posso fare di meglio: vederti e guarirti!
-Lucifero con chi stai parlando?
-Con la tua principessa...!- Castiel abbassa lo sguardo e Lucifero scoppia a ridere sorpreso -Allora sei tu la sua principessa! E chi se lo sarebbe mai immaginato?
-Hey! Non ti azzardare a prenderlo in giro sai?!- dice Dean venendogli incontro con fare minaccioso
-Altrimenti che fai?- chiede con aria di sfida e come se sapesse già di aver vinto
-Proverai a capire cosa vuol dire per un uomo "diventare donna".
-Uuh che paura!
-Bene...!- dice per poi tirargli un calcio bello potente là dove non batte il sole. L'arcangelo si piega dal dolore e guardando Castiel dice: -Il tuo principe azzurro ci sa fare...- quando si riprende prosegue la conversazione con Dean
-Dunque, di stoffa ne hai... Credo che ti aiuterò ma ad una condizione...
-E quale?
-Cercate di non starmi col fiato sul collo per qualche settimana, vorrei una vacanza! Sai, spiaggia, cocktails, mare, bermuda,... Belle signore...!- dice sotto voce e parando la mano davanti alla bocca in modo da oscurarne la vista dei movimenti a Castiel, il quale aveva già socchiuso gli occhi confuso e Dean:
-Sai, dato che i tuoi genitori di sicuro non te l'avranno spiegato, con... Le belle signore... Meglio usare questi per evitarsi future rogne...!- dice indicando dei preservativi nel suo borsone. L'arcangelo sorride grato e di china a prenderne un paio: -Grazie! Sono anche giusti..!- poi se li infila in tasca e aggiunge -Allora... Vogliamo fare questa cosa o no?- Dean sospira e risponde solenne -Sì. Voglio tornare ad aprire gli occhi.
-Molto bene.- afferma Lucifero serio. Si avvicina al corpo comatoso di Dean e Castiel lo ferma da un polso: -E se non dovesse andare bene...?- Lucifero alza uno spigolo delle labbra con fare sarcastico e chiede -Non ti fidi di me?- Cas non risponde ma continua a fissarlo triste e preoccupato. L'altro sbuffa e prosegue: -Vuoi dirgli le ultime parole nel caso in cui andasse storto?- chiede al fratello, ma questo sta zitto così si gira verso il Dean invisibile -Tu?
-Digli che lo amo.- risponde il cacciatore chiudendo gli occhi e lasciando cadere la testa a ciondoloni mentre con le mani si tiene aggrappato alla sponda del letto. Lucifero sposta lo sguardo da uno all'altro ed esclama:
-Oooh, ma che carini...! Mi fate commuovere!- Castiel di tutta risposta dice -Salvalo.
-Okay, restiamo calmi, non c'è bisogno che ti agiti! Prima, la musica.- cambia musicassetta e mette i Metallica con a capo "Fade to black". Con la testa fa cenni di approvazione, poi si avvicina al corpo comatoso lasciando sospese le mani a mezz'aria una sopra il torace e una sulla fronte. Guarda il Dean cosciente negli occhi e dice serio: -Farà male...
-Allora andiamo...! E... Grazie.- Lucifero attacca le mani al corpo sprigionandone una luce candidissima ed estremamente calda. Dean non ha visto più nulla da quel momento. Ricorda solo di aver sentito un forte, fortissimo dolore. Forse il più grande che abbia mai provato, poi nulla. Il buio totale. Sentiva nelle orecchie ancora la dolce culla della chitarra dei Metallica che si affievoliva sempre di più. Sentiva un tocco sulle sue braccia che si staccava lentamente da una presa salda. -Com'è andata?
-Castiel, mi conosci, ho mai detto una bugia?
-Sì molte.
-Okay hai ragione, ho mai infranto una promessa?
-...No...
-Ecco.
Rumore di passi
-Lucifero!
Si fermano
-Grazie.
-Aah, cosa non farei per il mio fratellino...!
Passi in lontananza. Si sentiva davvero stanco e le tenebre lo tiravano a sè. Sentiva la tenue voce di Castiel sussurrargli parole: -Ciao Dean. Mi dispiace che tu abbia sofferto ma era necessario. Forse sono stato egoista a non lasciarti andare, ma non sopportavo l'idea di non rivedere più il tuo sorriso, i tuoi occhi del colore del più puro tra gli smeraldi, il tuo buffo modo di masticare la torta.- ride e gli prende una mano -Mi mancano i tuoi baci...- dice sfiorando le sue labbra sulla mano. Poi gli accarezza la testa sistemandogli le sopracciglia, i capelli, le coperte, con delicatezza, come se volesse stare lì tutto il giorno. Castiel guardava come le luci del tramonto giocassero con i colori sul viso di Dean. Sembra quasi che si sia rilassato, è diverso dalla sua solita contrattura. L'angelo gli dà un bacio sulla fronte e sorride mentre pensa a un lui sorridente. -Sai Dean, un giorno mi piacerebbe portarti al mare. So che non l'hai mai visto, uno con la spiaggia fine, l'acqua azzurra, il sole che picchia incessante, le palme, la leggera brezza del mare, il verso dei gabbiani. Perché no? Sarebbe bello poter stare lì con te, tra la terra e l'acqua, da soli e senza problemi... Tra sogno e realtà...!- Sam da dietro la porta sorrideva sentendo quello che Castiel avrebbe voluto per suo fratello. Lo amava davvero e forse solo lui avrebbe potuto dargli quella pace che tanto si merita. Era contento di sapere che ci fosse qualcuno a vegliare su di lui. Dopo un po' decide di entrare: -Hey, Cas!
-Sam. Come stai?
-Solito. Tu?
-Solito. Dean è stabile.
-Lo so, lo dicevano anche ieri...!- dice stiracchiandosi la schiena. Allora nota il taglio sul braccio di Dean -E questo da dove arriva?
-Non lo aveva già?
-No, che io mi ricordi no...
-Potreste fare meno casino per favore?- chiede una voce stanca e biascicante. I due si girano verso il letto e Dean ha gli occhi di chi si è appena svegliato da un sonno profondissimo con un sorriso ebete stampato in volto. -Dean!- esclamano i due all'unisono. Si abbracciano a lui come se fosse stato babbo natale con i bambini -È bello riaverti fra noi!- il medico di turno fece un sacco di esami e domande. Aveva deciso di tenerlo sotto controllo per la notte e dimetterlo l'indomani. Quando salutano per andarsene Dean chiama indietro Castiel per un attimo -Hey Cas!
-Dimmi.- fa avvicinare il viso al suo e poi gli bisbiglia all'orecchio -Per quanto riguarda la spiaggia... Voglio fare l'amore con te lì quando esco di qui.- ride lievemente e si allontana dall'orecchio per guardarlo negli occhi più da vicino -E per la cronaca ... Ti amo anch'io.- dice per poi baciarlo con passione. Quando lo lascia andare si morde il labbro inferiore con fare vittorioso e lo osserva uscire con lo sguardo colmo di gioia.

Titolo: "Dearly beloved are you listening?" Tratto dalla canzone dei Green Day "Jesus of Suburbia".

SPAZIO AURTICE
Hey-ya guys! I'm back in the saddle again! Vedo che siete sempre di più a leggere la mia storia! Sono moooolto contenta che vi piaccia!! In queste due settimane sono riuscita a convertire due persone a Supernatural e ne sono molto fiera, so.... LOVE ME! Quella che ho messo è una gif ma non so se si vede come tale... Se qualcuno sa come si fa me lo può spiegare?? Muchas gracias in anticipo. Per il resto solite cose etc.

Smell ya later bitches😎🖖🏻
Ade

Behind blue eyes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora