-Qualche problema, Occhi neri?- chiede Mary irritata. Dean viene colto di sorpresa: -Occhi neri?- poi riflettendoci meglio realizza che l'ha scambiato per un demone. 'Non male scambiare il tuo futuro figlio con un demone!' Pensa Dean: -Non sono un demone! Sono un cacciatore anche io!- vedendo la faccia di Mary dubbiosa alza le mani come per dirle "Okay, va bene, aspetta!" E dalla tasca estrae il coltello di Ruby e si taglia, ma Mary non è ancora contenta (e come darle torto, non aveva mai visto un coltello simile, era ovvio che pensava fosse una presa in giro) così Dean passa al piano B, molto più semplice: prende del sale che aveva in tasca e se lo mangia. Ora Mary è contenta. -Quel coltello... Uccide davvero i demoni?- chiede incuriosita
-Sì e mi ha salvato il culo diverse volte- ammette Dean con un sorriso beffardo. Mary rientra nella trattoria, ma per dire a John che per un'emergenza doveva scappare e così lo pianta lì con un anello da togliere il fiato e con tutte le migliori intenzioni di questa terra. Dean vedendo la scena si sente molto contrariato e si chiede 'Cosa? Ma perché? Mamma che stai facendo?' E quando Mary esce gli viene in contro:
-Ma che fai? Lui ti...
-...Stava per chiederti di sposarlo? Sì lo so, ma se c'è un altro cacciatore in città vuol dire che la cosa è grossa e dobbiamo andare.- lo interrompe mentre cammina veloce sistemandosi i capelli e la giacca. 'Fantastico Dean. Complimenti! Hai rovinato la richiesta di matrimonio ai tuoi genitori! Ma che bravo figlio!' -Che fai non vieni?- chiede Mary spazientita -Certo.- risponde Dean sottovoce. La sua futura madre lo porta a casa dei futuri nonni e sul porta, la giovane cacciatrice guarda Dean -Scusa, non ci siamo neanche presentati. Io sono Mary Campbell.
-Dean.- poi si ricorda di dover riferire il cognome -Smith.
-Sì... Smith... Come no...- guarda meglio il ragazzo di fianco a lei mentre aspettano che qualcuno apra la porta e gli sembra che abbia qualcosa di familiare... Gli occhi, lo sguardo, alcune espressioni... Ma non ne era tanto sicura era una cosa astratta e sfuggevole, così azzarda una domanda indiretta: -Sai, hai un'aria familiare...- Dean viene colto alla sprovvista e Mary coglie un attimo di panico nei suoi occhi, ma Dean, abituato a inventarsi scuse sul momento per qualunque situazione, cerca di rimediare con una frase scontata -Me lo dicono spesso...!- per poi sorridere nervosamente. Sapeva che Mary non aveva abboccato ma cos'altro poteva dirle? '"In effetti sono tuo figlio venuto dal futuro per volontà di un angelo particolarmente influente per chissà quale motivo?
Aspetta Dean, frena frena frena. Hai per caso detto "angerlo particolarmente influente"?
Cazzo. Di nuovo.' Pensa Dean nel frattempo che un uomo calvo apre la porta.
-Mary. Già di ritorno? Quel John ti ha fatto del male?
-Nulla del genere.- e con il braccio indica Dean che era alla sua sinistra. Una volta entrati mettono il giovane cacciatore seduto a capo tavola mentre loro viaggiano da una parte all'altra della cucina per spreparare la tavola e cominciare a fargli il terzo grado.
-Io sono Sammuel Campbell e questa è mia moglie Deana. Tu chi sei?
-Dean Smith. Cacciatore. - i genitori di Mary sembrano contenti al suono della parola "cacciatore": -Mary, figliola, vuoi dire che hai finalmente deciso di mollare quel meccanico e metterti con un cacciatore più carino e rispettabile?- Mary alza gli occhi al cielo nella via di mezzo tra il divertito e lo scocciato -No papà. Non ti darò mai questa soddisfazione.- aggiunge dando un bacio in testa al padre. -Da dove vieni Dean?- chiede Sammuel rivolgendosi al giovane cacciatore -Dal Missouri.- mente Dean -E anche nella tua famiglia sono tutti cacciatori?
-Sì. Per quello che siamo rimasti... Ormai ci siamo solo io e mio fratello. Nostro padre è morto circa due anni fa.
-Uh mi dispiace. Com'è successo?
-Un demone.
-E vostra madre?- chiede Mary sedendosi accanto al padre. Questa volta sentiva che c'era qualcosa di vero in ciò che diceva. -Un demone l'ha uccisa quando io avevo 5 anni e mio fratello aveva appena 6 mesi. Non ho molti ricordi di lei, ma sto cominciando a scoprire molte più cose ora di quanto avrei potuto fare prima...- Mary sembra comprendere in un primo momento ma poi si smentisce. -Allora cosa ti porta qui?- chiede Deana mentre asciuga un piatto -La morte del bestiame e di 2 persone.
-Nei giornali non c'è scritto delle 2 persone... Come lo sai?
-Sono un buon cacciatore.- ammette con un sorriso spavaldo. La verità è che sapeva che sarebbe accaduto grazie al diario di suo padre. Ma una cosa l'aveva sbagliata: -In realtà ne è morta una sola. - dice Mary. Dean si era scordato che la seconda sarebbe morta l'indomani. -Sì è fatto tardi, forse è meglio che vada...- ammette Dean
-No resta!- dice Sammuel dispiaciuto
-No! Deve andare!- lo interrompe Mary
-Lo accompagno alla porta!- prosegue con un sorriso più che finto. Mentre apre la porta a Dean gli intima -Senti, non so chi tu sia, ma stai alla larga da questo caso. Ce ne occupiamo noi.- e gli sbatte la porta in faccia. Dean riamane un po' sconvolto. Poi si gira e scendendo i tre gradini che innalzano la casa dice fra sé e sé: -Seee... Come no.
La mattina dopo si veste da prete per andare alla fattoria e interrogare implicitamente i familiari della seconda vittima, uccisa durante la notte precedente. Interrogandoli scopre anche di chi si tratta: Azazel. Uscendo dalla casa, vede Mary con le braccia conserte appoggiata ad un albero in fondo alla fattoria, così va da lei:
-Ti avevo detto di lasciare perdere questo caso...
-E invece...- dice aprendo le braccia a modi paraculo -Come sapevi di una seconda persona morta?- Dean decide di inventarsi una mezza balla al momento -Sto seguendo questo demone da quando ha ucciso mia madre e questo è il suo modo superandi. Devi sapere che questo demone, non è come gli altri. Ha gli occhi...
-Gialli si lo so.
-Si chiama Azazel. Questo nome ti dice niente?- Mary ci pensa e poi scuote la testa -No... Proprio niente. Forse i miei ma... Dubito.
-Comunque è molto meglio non averci a che fare. Statene fuori.
-Come scusa? Questa è la mia città, sono nata e cresciuta qui. Le devo tutto. Non mi dire di lasciare questo caso. Spunti qui dal nulla, mi segui, non capisco perché mi sembra di conoscerti da sempre, ti dico di andartene e mollare il caso e non lo fai, ti vesti da prete per fare domande e cosa più importante John stava per chiedermi di sposarlo e per colpa tua l'ho dovuto lasciare là da solo. Non ti sto chiedendo di mollare il caso perché so che non lo farai. Ti chiedo solo di aiutarci.- Dean guarda con tenerezza sua madre. Gli viene in mente di quando era piccolo: era caduto dal l'altalena e si era sbucciato un ginocchio. Sua madre aveva preso un cerotto tutto colorato e lo aveva messo sulla ferita dopo avergli dato un bacio per farla guarire. -Se non posso proteggerti lasciandoti fuori, ci proverò coprendoti le spalle.- in quel momento avrebbe tanto voluto picchiare Castiel per quello che gli stava facendo ma avrebbe anche voluto ringraziarlo. Soprattutto ringraziarlo. Non avrebbe mai conosciuto sua madre se non fosse stato per lui. Gli doveva un enorme favore. Quella sera però le cose non andarono secondo i piani: Mary e Dean si divisero, Deana venne posseduta e uccisa e lo stesso accadde a Sammuel. John e Mary tentarono di scappare ma Azazel li trovò e uccise John e fece un patto con Mary per riportare in vita il suo amato e Dean arrivò tardi perché ferito quasi a morte. Quando Castiel lo riporta indietro Dean si sveglia e vede l'Angelo seduto di spalle sul suo letto con la faccia triste:
-Perché quella tristezza?
-Niente. Non è servito a niente. Il destino non vuole essere cambiato.- la tristezza pervade il cuore di Dean. Prima di andarsene disse a Mary "la notte del 2 Novembre 1983, qualunque cosa accada, non alzarti dal letto." 'Deduco che lei si sia alzata lo stesso' pensa triste. Cas vedendo la sua tristezza si intenerisce: -Dean, non è colpa tua. Non potevi farci nulla, avrei dovuto saperlo. Mi dispiace per quello che ti ho fatto.
-No Cas. Ti devo ringraziare perché grazie a te ho conosciuto mia madre. Non ti sarò mai grato abbastanza per questo. Ti sarò debitore a vita.
-Ma Dean...
-Cas, lasciami essere gentile per una volta...!- Castiel sorride e Dean ricambia. Era contento di vederlo felice: sprigionava una strana energia che agli angeli faceva particolarmente bene.SPAZIO AUTRICE
Hey-ya guys! I Destiel cominciano a prendere piede! Ieri era il compleanno di Jensen, che emozione!!!! 39 anni porca vacca! Ed è sempre più figo😱. Magia nera. Comunque, come vi sembra?? COMMENTATE CRISTUS!!Smell ya later bitches🖖🏻😎
Ade
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Behind blue eyes
FanfictionATTENZIONE: il contenuto di questa storia NON È ADATTO AI MINORI. Sono presenti scene ESPLICITE che POTREBBERO IMPRESSIONARE. Uomo avvisato mezzo salvato. Fu un attimo. Neanche se ne accorsero. La verità è che era già nell'aria, da un po'... Da sem...