Capitolo 9.

3.7K 143 0
                                    

Sabato mattina, oggi niente lezioni.
Meno male, almeno evito di incontrare la David.
Mentre faccio colazione, yogurt al caffè e cereali, arriva Alice pronta per uscire che con una voce squillante esclama "Ehi lupetta io esco, e dormirò fuori con molta probabilità! Ci vediamo domani sera!"
Mi fece un occhiolino e se ne andò sculettando.
Chi l' avrebbe mai detto, Alice che esce regolarmente da qualche giorno a questa parte ancora col solito ragazzo, stai a vedere che zitta zitta se ne sta innamorando.
"L'amore, che cosa così stupida.." parlottai tra me e me.

Mi misi a studiare, nel pomeriggio  suonó il campanello.

Aprii.

Era il postino, gentilmente mi lascio una lettera e mi auguró una buona giornata.

Guardai quella curiosa busta, colore rosa con sopra scritto :
Per la dolce Anastasia Rosh.

Aprii la busta sempre più curiosa e  all'interno c'era un piccolo biglietto.

"E inaspettatamente arrivi tu. Con il sorriso sul volto e 50 centesimi in pugno a spazzare via i miei no."

Vediamoci alle 18:30, sulla nostra panchina.

"ODDIOOOOO" urlai! "ODDIOOO"
Mi mancava il respiro, ero rimasta sbalordita davanti a quelle parole.
Mai nessuno mi ha mai scritto una cosa così bella, personale e dolce, quelle parole mi facevano sentire importante.
Nemmeno la mia ex , in due anni , aveva fatto qualcosa di così bello.
Poco dopo realizzai la cosa...
"Lei vuole vedermi ... che faccio vado o non vado?"
Ma in automatico andai all'armadio e iniziai a scegliere che mettere, ma niente mi sembrava all'altezza di quell'incontro.
Andai allora a frugare tra i vestiti di Alice, ed eccolo lì.
Un bellissimo abito color prugna, lungo fino a sopra il ginocchio. Aveva uno spacco dietro la schiena che arrivava fino all'altezza dei fianchi,
davanti c'era un bellissimo scollo a V, non tanto profondo comunque molto provocante.
Dato che c'ero presi anche il cappotto ,sempre di Alice, dello stesso colore. Infine un paio di tacchi neri e sensuali.
"Se devo fare le cose, le voglio fare in grande."
Andai in bagno, decisi di lasciare i capelli sciolti e super ricci, matita , mascara e rossetto viola. Semplice ma elegante.
Ero pronta, mi sentivo carina, volevo vederla anche se dentro di me avevo paura, paura di non essere abbastanza ... abbastanza per lei.

Arrivai nervosa ma puntale.

Poco dopo due minuti..

"Buonasera dolcezza.."

Prof, ho bisogno di Lei. [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora