Capitolo 14.

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Ero emozionantissima.
Alice mi aveva dato un vestito tutto nero in pizzo, mi sentivo bellissima e provocante.

Avevamo prenotato per le 20, quindi verso le 19:30 partii di casa e mi avviai a quello che doveva essere il ristorante scelto dalla mia Elisa.

Erano le 20 e ancora di Elisa non c'erano tracce ma decisi di entrare e il cameriere mi fece accomodare.

Presi un calice di bianco per l'attesa.

20:15
"Elisa Elisa quando imparerai ad arrivare puntuale?!" Ridacchiai tra me e me.

20:30
Secondo calice di vino.
"Le manderò un sms."

"Dove sei Elisa? Ti è successo qualcosa?"

20:45

Nessuna risposta.
Ancora.

21:00
Il cameriere si avvicina e mi chiede "signorina che vuole fare?"
Io con le guance rigate dalle lacrime con tono addolorato risposi " Mi porti il conto dei calici di vino "

"Offre la casa signorina." E mi sorrise.
Mi alzai e andai all'auto quando una voce femminile attirò la mia attenzione.

"Ciao bellezza, come mai quel broncio ? Una bella ragazza come te non dovrebbe piangere.."

Mi voltai ed ecco una ragazza vicino a quella che doveva essere la sua moto, bionda con giubbotto di pelle che lasciava intravedere tatuaggi sparsi ovunque. Occhi verdastri, e piercing al naso. Aveva una bandana verde che risaltava i suoi occhi, legata con un carinissimo fiocco tenuto sulla destra.

"Non sono affari tuoi." Risposi acida.
"Ehi ehi micia, non tirare fuori gli artigli, non servono con me." E piano piano si allontanò dalla moto e mi raggiunse .
"Piacere Gaia, e tu saresti ...?" "Anastasia.."
"Anastasia...non scorderò questo nome."

Quella ragazza mi incuriosì parecchio, ma ero troppo giù di morale per farci chissà quale pensiero a riguardo.

"Io ora devo andare, meglio se torno a casa, è stato un piacere Gaia..." lei non mi fece finire la frase che mi bació.

Un bacio veloce ma dolce e deciso insieme. Si staccò , io era imbarazzata a livelli incredibili, non dissi nulla e la guardai. Dovevo realizzare ciò che era successo, ma lei senza darmene il tempo mi disse "A presto Anastasia..." Pronunciò il mio nome con una carica sessuale incredibile.
Ma finalmente mi decisi a salire in auto.

Arrivai a casa e c'era Alice che sorpresa di vedermi così presto, preoccupata mi chiese "Wolfy che hai? Ma tu hai pianto!! Raccontami tutto!"

Le dissi del bidone che mi aveva tirato Elisa , del fatto che non so che fine abbia fatto ne tanto meno del perché di quel mancato appuntamento, tra l'altro organizzato da lei.

Non le dissi nulla di Gaia, tanto non era un fatto di chissà quale importante , o almeno credo..

Mi struccai e mi misi il pigiama.
Infilai a letto, e piangendo mi addormentai.

"Dove sei Elisa?".

Prof, ho bisogno di Lei. [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora