9. Harry e una nostra vecchia conoscenza

2.6K 320 36
                                    


" Sulla schiena ha due strane cicatrici ad arco...tu sai come se le è fatte?"

Louis si voltò e si trovò di fronte uno dei medici che avevano operato Harry.

Erano davanti alla rianimazione ed osservavano, attraverso il vetro, il corpo del ragazzo monitorato da diverse macchine.

" No, non lo so " rispose Louis tremando leggermente " lo conosco da poco e non così a fondo "

" Sai se ha dei parenti? Abbiamo trovato nelle sue tasche solo il portafoglio con i documenti, ma non ci sono i numeri da chiamare in caso d'emergenza..."

Louis si passò una mano sul volto e si ritrovò a rispondere:

" Non ha parenti, è solo. È...è qui da poco...io l'ho conosciuto perché è uno psicologo e si occupa di assistere i malati terminali..."

L'altro medico annuì e disse:

" Allora, dato che sei l'unico che lo conosce, lascio i suoi effetti personali sulla scrivania del tuo ufficio..."

Louis avrebbe voluto dire che non li voleva, ma non ci riuscì e annuì semplicemente alle parole del collega.

Quando fu solo, entrò nel reparto di rianimazione e, dopo aver indossato mascherina, camice e soprascarpe si accostò al letto su cui giaceva Harry.

Osservò il volto pallido del ragazzo e si ritrovò ironicamente a pensare che fosse davvero bello come un angelo.

" Allora...che cosa ti è successo?" sussurrò sottovoce " Dove sono le tue ali e il tuo essere immortale? Sei fatto di carne e sangue come ciascuno di noi umani, adesso e non capisco il perché"

Gli sfiorò la mano con un dito e aggiunse:

" Adesso hai bisogno di aiuto, angelo, hai bisogno di aiuto....spero che qualcuno da lassù ti dia una mano.
Hai assistito tante persone e spero che ora un altro dei tuoi simili possa assistere te...
Coraggio..."

Detto questo uscì ed Harry rimase solo.

All'improvviso, accanto a lui, si materializzò un angelo biondo con occhi azzurri e grandi ali bianche.

Sorrise, mise una mano sul petto di Harry e vi soffiò sopra.

" Ehi, amico mio...cerca di comportarti bene da mortale " sussurrò con una espressione birichina.

L'angelo guardò un'ultima volta Harry, poi svanì, nel momento in cui il ragazzo riccio ricominciò a respirare autonomamente e tutti i macchinari a cui era attaccato emisero una serie di inquietanti bip.

Un angelo accanto a me.....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora